Un episodio spiacevole e potenzialmente pericoloso si è verificato il 15 marzo scorso all’interno della scuola elementare Dante Alighieri dell’istituto comprensivo Rinnovata Pizzigoni di Milano, dove un alunno ha trovato un bullone di metallo nel suo panino al prosciutto e formaggio durante il pranzo in mensa. Fortunatamente, il bambino si è accorto del bullone in tempo e non l’ha ingerito, evitando così gravi conseguenze.
Bullone di metallo nel panino: “Non è il primo episodio simile”
La scoperta del bullone ha fatto partire una serie di controlli e verifiche da parte di Milano Ristorazione, l’ente responsabile della gestione delle mense scolastiche. Tuttavia, non sarebbe la prima volta che vengono segnalate anomalie nel cibo servito agli studenti.
Lucie Boubnikova, rappresentante dei genitori della classe in cui si è verificato l’incidente, ha dichiarato che si tratta di un episodio gravissimo, ma che non sarebbe il primo, citando anche un insetto trovato all’interno della pasta qualche tempo fa e lamentando la scarsa qualità del cibo in generale.
Nonostante le segnalazioni dei genitori riguardo ai vari problemi, sembra che non ci siano stati miglioramenti nella qualità dei pasti serviti agli alunni. Boubnikova ha spiegato alle agenzie di stampa che il 75% del cibo viene rimandato indietro, e che i genitori continuano a chiedere più controlli e maggior attenzione da parte delle autorità competenti.
Il Comune di Milano si è mobilitato per far luce sull’accaduto e garantire la sicurezza alimentare degli studenti. La vicesindaca Anna Scavuzzo (qua la sua biografia) ha annunciato che l’Unità di controllo del Comune ha richiesto a Milano Ristorazione una relazione dettagliata sull’episodio e che verrà effettuato un approfondimento su tutta la filiera che ha portato alla consegna del panino incriminato. L’amministrazione è determinata a “evidenziare eventuali errori o disattenzioni che non dovranno più ripetersi”.
Allarme sicurezza nelle mense scolastiche italiane: l’indagine
Questo episodio arriva in un contesto di preoccupazione generale per la qualità delle mense scolastiche in Italia. Un’indagine condotta dal Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con il Ministero della Salute, ha rivelato che su 1.058 aziende di ristorazione collettiva operanti all’interno delle mense scolastiche di ogni ordine e grado, pubbliche e private, il 31%, ovvero 341 aziende, presentava irregolarità.
Le violazioni riscontrate riguardano la gestione degli alimenti, le condizioni igieniche nei locali di preparazione dei pasti, la mancata conformità in qualità e quantità ai requisiti stabiliti dai capitolati d’appalto e la regolarità di impiego del personale e delle relative qualifiche professionali.
In totale, sono state accertate 482 violazioni penali e amministrative, che hanno portato all’irrogazione di sanzioni pecuniarie per un totale di 240 mila euro. I dati dell’indagine sulle mense scolastiche, consultabili qua, mettono in evidenza la necessità di un maggiore impegno da parte delle istituzioni e delle aziende coinvolte nella loro gestione, per garantire sicurezza e benessere a tutti gli studenti.
È fondamentale che le autorità competenti, gli istituti e le imprese uniscano le forze per garantire un servizio di ristorazione sicuro, sano e di qualità, che rispetti il diritto dei più piccoli a una sana alimentazione, contribuendo al loro sviluppo, e proteggendoli da rischi anche particolarmente gravi. Ma il problema delle mense non è che l’ultimo dei tanti problemi delle scuole italiane, che da mesi sono al gelo, come spiegato qua.