La beffa dei corridoi umanitari: ecco dove portano, e dove si sposterà la guerra

L'invasione russa dell'Ucraina continua nella sua seconda settimana. I corridoi umanitari paiono una farsa, per ora. Zelensky prospetta la Terza guerra mondiale

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Mentre l’invasione russa dell’Ucraina continua nella sua seconda settimana, il bilancio delle vittime civili è in aumento e diverse città hanno ormai bisogno di rifornimenti, dopo che le truppe russe hanno violato gli impegni a mantenere i corridoi di evacuazione.

La Russia ha violato il diritto umanitario

Secondo un alto funzionario della difesa Usa, la Russia avrebbe già impegnato “quasi il 100%” della potenza di combattimento che era stata organizzata al confine tra Ucraina e Bielorussia. Ma questo per ora non sembra fermare Putin. Mosca aveva proposto una nuova sospensione temporanea degli attacchi a cinque città – Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol – per consentire la fuga dei civili, ma poi ha proseguito l’attacco.

Lunedì, l’ambasciatore dell’Ucraina presso le Nazioni Unite ha accusato la Russia di bloccare i tentativi di evacuazione dei civili, aggiungendo che è stato “spaventoso” che le truppe russe abbiano aperto il fuoco sugli sfollati dopo che entrambi i Paesi avevano assegnato alcune strade da utilizzare come corridoi umanitari.

L’organizzazione internazionale Human Rights Watch ha affermato che le forze russe hanno “violato” i loro obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale di non condurre attacchi indiscriminati o sproporzionati che danneggiano i civili.

“Per diverse ore il 6 marzo 2022, le forze russe hanno bombardato un incrocio su una strada che centinaia di civili stavano usando per fuggire dall’avanzata dell’esercito russo nel nord dell’Ucraina verso Kiev”. Circa una dozzina di membri delle forze di sicurezza ucraine e almeno due veicoli militari erano all’incrocio durante l’attacco, ma erano ampiamente superati in numero dal gran numero di civili in fuga”, si legge nella dichiarazione ufficiale che cita i testimoni.

Com’è andato il terzo round di negoziati tra Russia e Ucraina

Ieri 7 marzo si è tenuto il terzo round di colloqui tra i negoziatori di Ucraina e Russia. La delegazione russa ha presentato agli ucraini una bozza di documento di accordo, ma è stato un nulla di fatto. Putin si fermerà, forse, a una sola condizione (ne abbiamo parlato qui). Non ci sono novità in merito al conflitto: “Per quanto riguarda l’aspetto politico, che comprende un cessate il fuoco e la fine in generale delle ostilità, continuano intensive consultazioni” hanno detto i delegati.

Qualche risultato positivo è stato raggiunto solo per i corridoi umanitari e il cessate il fuoco per permettere l’evacuazione dei civili da Kiev, Chernihiv, Sumy e Kharkiv dalle 10 ora di Mosca (le 8 in Italia). Lo ha riferito, riporta la Tass, il quartier generale di coordinamento interdipartimentale della Federazione russa. Bisognerà vedere se Mosca, questa volta, rispetterà gli accordi presi.

La farsa dei corridoi umanitari

Kiev deve ancora accettare formalmente l’accordo, dopo aver precedentemente respinto la proposta come inaccettabile, sottolineando che le rotte indicate portano alla Russia o alla Bielorussia e richiederebbero alle persone di attraversare aree di combattimento. Una farsa, insomma, nonché un atto di una gravità assoluta.

L’ok del governo ucraino è arrivato solo per un corridoio di evacuazione per i civili in fuga dalla città nord-orientale di Sumy, che negli ultimi giorni ha assistito a continui attacchi di aerei russi, uno dei quali contro un palazzo civile ha ucciso 9 civili, tra cui 2 bambini, secondo i servizi di emergenza statali (SES) in Ucraina.

La ministra ucraina per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati, Iryna Vereshchuk, ha affermato che il corridoio è stato concordato dal ministero della Difesa russo in una lettera al Comitato internazionale della Croce Rossa.

Quante sono le vittime civili della guerra e quanti i profughi

Secondo le Nazioni Unite intanto in Ucraina sono state già registrate più di 1.200 vittime civili. Più di 1,7 milioni di persone sono fuggite dall’inizio della guerra il 24 febbraio, numero che potrebbe raggiungere i 5 milioni.

1,2 milioni di rifugiati hanno attraversato solo il confine con la Polonia. 141.500 rifugiati hanno attraversato il confine solo lunedì, secondo la Guardia di frontiera. Sebbene la maggioranza sia entrata in Polonia, molti altri sono arrivati anche in Ungheria, Slovacchia, Moldavia e Romania.

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Per Zelensky sarà Terza guerra mondiale: quali Paesi saranno colpiti

Il presidente ucraino Zelensky dal canto suo ha avvertito che la guerra non si fermerà in Ucraina. “Tutti pensano che siamo lontani dall’America o dal Canada. No, siamo in questa zona di libertà. E quando i limiti dei diritti e delle libertà vengono violati e calpestati, allora devi proteggerci. Perché noi verremo prima. Tu verrai secondo”.

“Questo conflitto non finirà così, ma scatenerà una guerra mondiale. Oggi la guerra è qui, domani sarà in Lituania, poi in Polonia, poi in Germania“. Il presidente ucraino in un’intervista alla Abc è stato più che esplicito. La guerra tra Russia e Ucraina è solo l’inizio di una escalation perché Mosca “non si sazierà”. “La gente muore ogni giorno, ogni minuto”.

Alla domanda se consideri Vladimir Putin un criminale di guerra, ha risposto: “Tutti quelli che sono venuti qui sul nostro suolo, tutti quelli che hanno dato ordini, tutti i soldati che hanno sparato sono criminali di guerra”. Putin “può porre fine ad una guerra che ha iniziato. E se non pensa di aver dato inizio a tutto, deve sapere che può porre fine alla guerra”.

Il ruolo di Usa e NATO, e il quarto round di negoziati

Gli Stati Uniti intanto hanno annunciato che altre 500 truppe statunitensi verrano dispiegate in Europa per rafforzare il fianco della NATO in Polonia, Romania, Germania e Grecia, con lo scopo di supportare le forze statunitensi già presenti, hanno affermato i funzionari statunitensi. L’amministrazione Biden ha ripetutamente detto che avrebbe tenuto le truppe statunitensi fuori dal conflitto.

La NATO dal canto suo ribadisce il suo secco no alla no-fly zone (qui abbiamo spiegato cos’è, e perché l’Alleanza atlantica non la vuole). Intanto, Putin ha deciso di disconnettere la Russia da internet (qui cosa significa e quali sono le conseguenze). Qui gli affari russi in Italia e quelli italiani in Russia, qui chi rischia con la guerraqui quanti soldi l’Italia ha già inviato a Zelensky e qui quanto spenderà l’Europa in aiuti militari.

Il presidente della Commissione esteri della Duma e membro della delegazione di Mosca alle trattative, Leonid Slutsky, ha già annunciato che “nel brevissimo futuro” si terrà un quarto round di negoziati tra Kiev e Mosca. Il prossimo round si terrà nuovamente in Bielorussia, ha aggiunto, parlando alla televisione russa. “Non dico ancora la data esatta, che sarà definita forse domani”, ha concluso.