Amministrative 2022: la lista dei candidati impresentabili

Amministrative 2022, a meno di 48 ore dal voto, sono 18 i candidati "impresentabili" individuati dalla Commissione antimafia: da nord a sud, "un numero record"

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

In molti Comuni giugno si apre con il ritorno alle urne: non solo referendum, perché sono diverse le regioni e le province dove i cittadini saranno chiamati a decidere sulle Amministrative 2022. A poco più di 48 ore dal voto, però, sono 18 i candidati “impresentabili” individuati dalla Commissione antimafia: da nord a sud, “un numero record di esaminati”.

I Comuni “boccati” dalla Commissione antimafia

Non solo referendum, dicevamo. Quasi mille i Comuni dove si vota nel secondo week end di giugno, 19.782 i nominativi esaminati dalla Commissione antimafia. “Un numero record di candidati esaminati – ha dichiarato a tal proposito il presidente del M5s a guida Giuseppe Conte, Nicola Morra -. I partiti? Non solo non ci hanno aiutato, ma devono fare molto di più per arginare le infiltrazioni. Le cose avvenute a Palermo rattristano e presto saprete cose altrettanto imbarazzanti”.

I motivi che hanno portato la Commissione a ritenere i candidati “impresentabili” per le Amministrative 2022 sono tutti legati a problemi con la legge. Si tratta di accuse o condanne per estorsione, corruzione, concussione, riciclaggio e, in alcuni casi, il reato è aggravato dalla finalità mafiosa.

Tra le regioni “bocciate”, in cima all’elenco (per il numero massimo di candidati impresentabili alle elezioni) troviamo il Lazio con 5 nominativi segnalati dall’antimafia.

A seguire si piazza la Sicilia con 4 incandidabili a Palermo, poi la Campania con 2, insieme a Puglia e Calabria anche queste con due a testa. Un nominativo segnalato invece in Veneto, uno in Emilia Romagna e uno in Friuli Venezia Giulia.

La lista dei candidati impresentabili secondo l’antimafia

Sono 18 i nomi dei politici, o aspiranti tali, che hanno deciso di concorrere alle Amministrative 2022 ma che sono considerati dalla Commissione antimafia “impresentabili“.

Nello specifico, come riporta Adnkronos, si tratta di:

  • Salvatore Lentini, per la lista ‘Alleanza per Palermo movimento di iniziativa popolare’, elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Palermo. Nei confronti del candidato è stato emesso decreto che dispone il giudizio per il reato di tentata concussione (per cui è in corso dibattimenti);
  • Olga Marsico, per la lista ‘Forza Italia – Italia al Centro Udc’, elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Piacenza. Nei confronti della predetta è stata emessa sentenza in primo e secondo grado di condanna alla pena di un anno e sei mesi di reclusione per il delitto di peculato (pertanto se eletta verrebbe sospeso il diritto alla carica);
  • Luigi Maiorino, per la lista ‘Pino Capalbo sindaco’, elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Acri (CS). Nei confronti del candidato è stato emesso in data 13 febbraio 2017 decreto che dispone il giudizio, dal GUP del Tribunale di Catanzaro per il delitto di concussione con aggravante mafiosa (prossima udienza fissata per il 7 luglio 2022);
  • Francesco D’Andria, per la lista ‘Taranto next generation’, elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Taranto. Nei confronti del candidato è stato emesso decreto che dispone il giudizio in data 20/ aprile 2018 per delitto di induzione indebita a dare o promettere utilità (è in corso il dibattimento con prossima udienza fissata per il 17 ottobre 2022);
  • Antonio Comitangelo, per la lista ‘Forza Italia Berlusconi per Cannito’, elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Barletta. Nei confronti del candidato è stato emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Bari in data 4 ottobre 2019, per il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (prossima udienza fissata al 16 giugno 2022);
  • Giuseppe Milazzo, per la lista ‘Giorgia Meloni Fratelli d’Italia’, elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Palermo. Nei suoi confronti è stata emesso decreto che dispone il giudizio per il reato di concussione (è in corso il dibattimento);
  • Carmelina Carrozzino, per la lista ‘Niti per Belvedere’, elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Belvedere Marittimo (CS). Nei confronti della candidata risulta emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Cosenza in data 13 dicembre 2019, per il delitto di fraudolento trasferimento di valori (prossima udienza fissata per il 14 luglio 2022);
  • Giuseppe Lupo, per la lista ‘Partito Democratico’, elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Palermo. Nei confronti del candidato è stata emesso decreto che dispone il giudizio per il reato di corruzione (è in corso il dibattimento);
  • Ernesto Garofano, per la lista Ideale per Ciampino, elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Ciampino (RM). Nei confronti del candidato risulta essere stata pronunciata sentenza di applicazione della pena di anni 2 mesi 2 di reclusione, in data 12 aprile 2013 dal Tribunale di Velletri, divenuta irrevocabile il 22 ottobre 2013. Pertanto risulta incandidabile, secondo quanto disposto dalla cd. “Legge Severino”;
  • Francesco La Mantia, per la lista ‘Noi con l’Italia-noi di centro-Mastella’, elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Palermo. Nei confronti del candidato è stata emessa condanna in primo e secondo grado per il reato di riciclaggio, nonché sentenza della Corte di Cassazione di annullamento con rinvio alla Corte di Appello di Palermo con udienza fissata il prossimo 17 novembre 2022;
  • Patrizia Giannoccoli, per la lista ‘Frosinone Capoluogo’, elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Frosinone. Nei confronti del candidato è stato emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Latina in data 20 gennaio 2021 per il reato di estorsione (prossima udienza fissata al 25 maggio 2023);
  • Antonio Valenza, per la lista ‘Forza Italia’, elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Mondragone. Nei confronti del candidato risulta emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Napoli in data 4 novembre 2019 per il reato di riciclaggio (è in corso il dibattimento);
  • Giuseppe Patrizi, per la lista ‘Piattaforma civica ecologistica’, elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Frosinone. Nei confronti del candidato è stato emesso dal GUP del Tribunale di Frosinone decreto che dispone il giudizio in data 14 luglio 2016 per i reati di corruzione per l’esercizio della funzione e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio (il dibattimento è in corso);
  • Patrizia Barbato, per la lista ‘Città Futura’, elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Mondragone. Nei confronti del candidato risulta emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in data 24 aprile 2019 per il reato di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio (il dibattimento è in corso);
  • Mauro Vicano, candidato Sindaco per la lista ‘Per Frosinone se vuoi si fà’, elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Frosinone. Nei confronti del candidato risulta emesso il decreto che dispone il giudizio in data 4 luglio 2019 per il delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (prossima udienza fissata per il 5 settembre 2022);
  • Brunella Pinciaroli, per la lista ‘Ardea al centro-Cambiamo con Toti’, elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Ardea (RM). Nei confronti del candidato è stata emessa dal Tribunale di Velletri, in data 25 febbraio 2020 sentenza di condanna alla pena di anni tre e mesi cinque di reclusione, per il reato di estorsione (pende giudizio di appello con udienza ancora da fissare).