Tappi attaccati alle bottigliette, scatta l’obbligo dal 3 luglio: lo dice l’Ue

Dal 3 luglio, ci saranno per legge solo bottiglie di plastica con tappi attaccati, per ridurre la dispersione e promuovere il riciclo. Lo dispone l'Ue

Foto di Francesca Secci

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Dal 3 luglio entra in vigore una nuova normativa europea che prevede la vendita esclusiva di bottiglie di plastica con tappi progettati per rimanere attaccati al contenitore. Questa misura, definita “tappo solidale”, mira a ridurre la dispersione dei tappi nell’ambiente e si inserisce nel panorama della lotta contro l’inquinamento da plastica.

Una mossa per tutelare l’ambiente

Il design innovativo è semplice ma efficace. I tappi non si staccano completamente dalle bottiglie, grazie a strisce di plastica che li mantengono collegati. Grandi marchi come Coca-Cola sono stati tra i primi a implementare questo cambiamento, distribuendo il nuovo design in tutta Europa nel corso dell’ultimo anno.

Da circa un anno l’Europa ha adottato una nuova regolamentazione che riguarda le bottiglie di plastica e i relativi tappi. La normativa impone che i tappi rimangano attaccati ai contenitori, una misura che mira a ridurre la dispersione delle microplastiche e a salvaguardare l’ambiente. Questa iniziativa ha suscitato reazioni diverse, con alcune persone che hanno accolto favorevolmente la novità e altre che hanno segnalato difficoltà nell’uso quotidiano.

Questa iniziativa rientra nell’ambito delle ultime disposizioni della direttiva sulla plastica monouso (Sup) del 2019. Già dal 2021, Bruxelles aveva vietato l’immissione sul mercato di vari prodotti in plastica monouso, inclusi piatti, posate, cannucce e cotton fioc. Ora, il percorso normativo prosegue con l’obbligo di adottare tappi solidali per le bottiglie di plastica.

Questo indirizzo è anche in linea con l’Agenda Onu 2030 per l’economia circolare, che prevede il divieto di vendita di alcuni articoli monouso, che costituiscono una parte significativa dei rifiuti plastici in mare e sulle spiagge.

La direttiva evidenzia come tappi e coperchi di plastica siano tra i rifiuti più comuni rinvenuti sulle spiagge europee. Questo ha spinto l’Ue a introdurre misure più stringenti per combattere l’inquinamento marino e terrestre, puntando su standard di progettazione più rigorosi per i prodotti.

Le regioni italiane come Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte, che rappresentano il 70% della produzione nazionale di plastica, sono particolarmente coinvolte da questa normativa. Queste aree ospitano oltre 10.000 aziende, che devono adattarsi alle nuove disposizioni per mantenere la loro competitività e sostenibilità.

Regole non solo per le bottiglie di plastica

Le nuove norme non si applicano solo alle bottiglie di plastica, ma anche agli imballaggi compositi, come i cartoni del latte o dei succhi di frutta. Sono invece esclusi i contenitori in vetro, che non rientrano nelle categorie interessate dalle nuove disposizioni.

Presto saranno vietati gli imballaggi di frutta e verdura fresca, i prodotti da toilette nei mini hotel e gli imballaggi per fast food nei ristoranti, come stabilito dalla norma approvata a marzo. Queste misure fanno parte di un piano più ampio che include anche il Green Deal europeo, nonostante le critiche e l’opposizione dei lobbisti.

La speranza è che i tappi attaccati alle bottiglie riducano la tentazione di gettarli via, poiché ciò comporterebbe dover buttare l’intera bottiglia. Ogni Stato membro può stabilire i propri requisiti di progettazione, a condizione che i tappi rimangano attaccati ai contenitori durante l’uso.

Non tutti i consumatori hanno accolto con entusiasmo il nuovo design. Molti si sono lamentati sui social media, segnalando che i tappi colpiscono il viso durante il consumo e complicano il versamento delle bevande.