Nuove accuse sono state mosse all’ex presidente della Liguria Giovanni Toti dall’imprenditore Aldo Spinelli, anch’esso coinvolto nell’inchiesta che ha portato alle dimissioni di Toti. Spinelli, imputato per corruzione, ha raggiunto ieri un accordo di patteggiamento con la procura per tre anni e due mesi di reclusione per corruzione.
Oltre alla condanna, Spinelli, che gestisce un’azienda di servizi portuali, si è visto anche imporre la confisca di 400mila euro, l’interdizione dai pubblici uffici e il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per tutta la durata della pena. Ora si attende la decisione del giudice per l’udienza preliminare sull’accoglimento o meno dell’accordo.
Le accuse di Aldo Spinelli a Toti
Nei giorni scorsi hanno raggiunto un accordo di patteggiamento anche Giovanni Toti, con una condanna a due anni e un mese, sostituiti con 1.500 ore di lavori socialmente utili, e l’ex presidente dell’Autorità portuale Paolo Signorini, condannato a tre anni e cinque mesi.
Una decisione, quella di patteggiare, che però Spinelli non voleva prendere: “I miei avvocati mi hanno consigliato di patteggiare perché lo hanno fatto Toti e Signorini. Io però non volevo, assolutamente. Ma se un medico dice che devi prendere la Tachipirina alla fine la prendi, belin…”, ha detto Spinelli in un’intervista a Repubblica. “Nessuno si aspettava che patteggiassero sia Signorini che Toti, non è che son rimasto fregato però i miei avvocati mi hanno spiegato “cosa vai al processo da solo?”. I magistrati gli hanno detto “chiedete al signor Spinelli se vuole patteggiare anche lui”, e alla fine ho detto ‘e va bene’. Ma non volevo, che le concessioni sono regolari l’ha dimostrato tutto il mondo. Io ho fatto sempre tutto alla luce del sole”, ha detto.
Spinelli non manca di lanciare accuse a Toti: “C’erano campagne politiche sue, campagne politiche del sindaco di Genova, campagne politiche a Savona, e il suo è un partitino… Però all’ultima cena elettorale eravamo in 600 e io sono quello che gli ha dato meno di tutti. Per lui in ogni momento arrivava un’elezione“.
Come già detto, l’84enne re della logistica portuale genovese ha riflettuto molto sulla decisione di patteggiare. “Avremmo voluto affrontare il dibattimento e dimostrare l’innocenza di Aldo Spinelli, ma la prospettiva di un processo lungo e complesso, specialmente come unico imputato, e il rischio di danni mediatici per le aziende e la famiglia, ha portato, su consiglio dei difensori, a scegliere di patteggiare”, hanno dichiarato gli avvocati Alessandro Vaccaro e Andrea Vernazza. Per questo motivo, “seppur a malincuore, Aldo Spinelli ha deciso di accettare la proposta di patteggiamento della Procura, la quale riconosce che tutte le pratiche amministrative coinvolte nel procedimento penale sono state corrette e legittime, rispettando l’interesse pubblico”.
Di cosa è accusato Spinelli
Con il patteggiamento di Aldo Spinelli, si conclude in poco più di quattro mesi il procedimento giudiziario iniziato il 7 maggio con gli arresti di Toti, Spinelli e Signorini, insieme ad altre misure per alcuni dei circa 30 indagati. I patteggiamenti rientrano nel filone principale dell’inchiesta (un secondo è ancora in fase di indagini) per corruzione e finanziamento illecito dei partiti che ha portato al giudizio immediato i tre principali indagati.
Le accuse a carico di Aldo Spinelli sono di corruzione per aver versato 74mila euro tra il 2021 e il 2023 in cambio di favori da Giovanni Toti. Quest’ultimo, esercitando pressioni su Paolo Signorini, avrebbe garantito a Spinelli un trattamento privilegiato in alcune pratiche portuali, inclusa la proroga di 30 anni della concessione dell’area Rinfuse. Spinelli ha anche patteggiato per aver corrotto direttamente Signorini con regali e benefit per un valore di 400 mila euro, tra cui 22 fine settimana a Montecarlo tutti a sue spese.