Safety car in autostrada, le novità in arrivo e le multe

Le nuove regole per i conducenti e la polizia stradale per l'intervento in condizioni di pericolo su strade extraurbane e autostrade della safety car: le multe in caso di violazione

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

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Cambiano le regole della safety car in autostrada. Come avviene nelle corse automobilistiche, il termine identifica le vettura che si mettono in testa una colonna di veicoli per rallentarne l’andatura in situazioni di emergenza. Con le modifiche al codice della strada introdotte attraverso la riforma dello scorso dicembre, l’intervento delle pattuglie è stato finalmente disciplinato stabilendo in quali situazioni possono essere utilizzate e il comportamento dei conducenti a seguito.

Secondo la nuova normativa, il servizio potrà essere svolto anche da operatori privati e, inoltre, i veicoli in coda dovranno tenere accese obbligatoriamente le “quattro frecce”, pena la sospensione della patente.

Le nuove regole della safety car

All’art. 43 il Codice della strada ha recepito le modifiche della legge n.177 del 25 novembre 2024, regolando le procedure di intervento della safety car per prevenire situazioni di pericolo derivanti dalla presenza di persone sulla carreggiata, dall’installazione o rimozione di segnaletica per cantieri, da incidenti o da altri eventi imprevedibili.

La safety car è stata introdotta per la prima volta sulle autostrade e strade extraurbane del Nord Italia negli anni ’90, quando fu introdotto dalla Polizia stradale uno schema operativo per condizioni di pericolo, con una pattuglia a bassa velocità e con tutti i lampeggiati accesi a centro carreggiata, in modo da controllare la velocità dei veicoli in coda e impedire sorpassi.

Fino ad oggi, però, le modalità di intervento non erano normate nel codice della strada e sono state stabilite in un decreto ministeriale del 21 luglio scorso, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 19 agosto.

Le safety car

Nel decreto attuativo è previsto che le esigenze della presenza sulla strada delle safety car non siano più connesse esclusivamente con la fluidità e sicurezza della circolazione ma anche per tutelare gli operatori stradali, dal personale di cantiere ai soccorritori, dai manutentori alle forze di polizia.

Si introduce, inoltre, anche la possibilità che le vetture in carreggiata dopo incidenti o in condizioni di potenziali pericoli possano appartenere a compagnie private e non soltanto a forze di polizia.

In caso di safety car della stradale, le pattuglie dovranno essere in possesso di dispositivi supplementari di segnalazione visiva a luce lampeggiante blu e il pannello segnaletico di tipo a messaggio variabile.

Gli operatori privati, abilitati per le operazioni di scorte tecniche, dovranno invece avere in dotazione i dispositivi supplementari di segnalazione visiva a luce lampeggiante gialla o arancione, un pannello segnaletico rettangolare e un dispositivo di comunicazione via radio.

Le regole per i conducenti

Il decreto ministeriali stabilisce anche le regole per i conducenti che seguono la safety car che saranno obbligati a:

  • rallentare gradualmente per adeguare la propria velocità a quella della safety car, in modo da essere eventualmente pronti a fermarsi in sicurezza se sarà richiesto o necessario;
  • azionare le luci di emergenza (“quatto frecce”);
  • attenersi a tutte le altre prescrizioni imposte nella situazione specifica (per esempio, con i pannelli a messaggio variabile installati lungo la strada o sulla safety car).

In caso di mancato rispetto degli obblighi sono previste sanzione da 167 euro e sospensione della patente da uno a tre mesi (da tre a sei mesi per chi è titolare di patente da meno di tre anni).