Reddito di base, ai giovani 1700 euro al mese: parte l’esperimento

Se ne parla da parecchio tempo, anche di un’eventuale introduzione in Italia, e ora è partito il primo progetto pilota del reddito base ai giovani: ecco come funziona

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Se ne parla da diverso tempo, alcuni hanno addirittura ipotizzato potesse andare a sostituire il reddito di cittadinanza in Italia (qui vi abbiamo spiegato come e le ipotesi in ballo), ora finalmente è partito il primo progetto pilota che garantisce un reddito base universale di circa 1.700 euro al mese ai giovani in possesso di determinati requisiti.

Vediamo, nello specifico, di cosa si tratta.

Reddito base universale di 1.700 euro ai giovani: al via il progetto pilota in Galles

Dal 1° luglio 2022, a più di 500 persone che lasciano l’abitazione di famiglia per andare a vivere da soli, in Galles, verrà offerto un reddito di base dal valore di 1.300 sterline al mese, circa 1.700 euro, al lordo delle tasse.

Il sussidio statale sarà garantito per due anni ed è finalizzato a “sostenere i giovani durante il passaggio alla vita adulta”, a prescindere da quella che è la situazione economica e familiare personale.

Lanciata dal primo ministro Mark Drakeford, l’iniziativa – seppur definita da molti “radicale” – ha come obiettivo quello di mettere al centro la fiducia, promuovere l’autonomia e il rispetto. In questo modo i più giovani, durante la fase più critica della crescita, quando in pratica sono chiamati a decidere sul loro futuro (o a prendere scelte che incideranno sulla loro vita adulta), non saranno limitati economicamente né saranno costretti a fare delle rinunce perché privi di risorse.

Il ministro della giustizia sociale Jane Hutt ha affermato che il programma è un investimento diretto nelle vite e nel futuro di alcuni dei giovani più vulnerabili del Galles. Complessivamente – tra studio, messa in pratica e analisi – durerà 3 anni, per un totale di 20 milioni di sterline stanziate, quasi 24 milioni di euro.

Reddito base e reddito di cittadinanza: quali le differenze?

Ad un primo acchito, l’errore che molti potrebbero fare è quello di pensare che il reddito base sia una sorta di versione premium del reddito di cittadinanza. In realtà, non è proprio così.

In entrambi i casi si tratta di un aiuto statale garantito dal governo, ma il reddito base universale non è legato ad alcun vincolo reddituale: chi lo riceve, infatti, non deve dimostrare di essere in difficoltà, al contrario del sussidio Inps (qui i requisiti 2022).

Inoltre, il versamento del reddito base universale non richiede alcun impegno in cambio: se per ricevere il versamento sulla card RdC è infatti necessario firmare il cd. Patto di lavoro (qui della nuova clausola al vaglio), in Galles basterà solo essere cittadini residenti e avere l’età stabilita dal legislatore.

Coloro che prenderanno parte al progetto pilota riceveranno anche consulenza e supporto individuali per aiutarli a gestire le proprie finanze e sviluppare le proprie capacità finanziarie e di budgeting.

“Vogliamo che tutti i nostri giovani abbiano le migliori possibilità nella vita e realizzino il loro pieno potenziale. Lo stato è il custode delle persone che lasciano l’assistenza e quindi ha il vero obbligo di sostenerle mentre iniziano la loro vita adulta”, ha dichiarato il primo ministro Mark Drakeford.

“Siamo nel mezzo di una crisi del costo della vita come nessun’altra e quindi abbiamo bisogno di nuovi modi per sostenere le persone più bisognose”, ha invece affermato la ministra per la giustizia sociale Jane Hutt riferendosi al cd. fenomeno del caro prezzi (qui di quanto sono aumentati).

Trattandosi di un progetto pilota, però, l’accesso sarà limitato a un determinato numero di giovani per ora, che verranno accompagnati nel loro percorso e ascoltati, così che i feedback possano servire da monito a andare a migliorare le parti critiche.