Il governo italiano ha designato il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, come nuovo commissario europeo. La nomina è stata annunciata da Giorgia Meloni durante il Consiglio dei ministri del 30 agosto. La premier ha spiegato che la decisione avviene in un contesto di grandi sfide e opportunità e la nomina intende rafforzare la presenza dell’Italia In Ue. L’Italia ambisce quindi a ottenere una delega importante e, possibilmente, una vicepresidenza esecutiva nella Commissione europea, ma anche a recuperare i rapporti logorati dopo le elezioni.
L’uomo giusto in UE: Fitto “è persona di grandissima esperienza”
Il governo italiano ha ufficialmente indicato Raffaele Fitto come nuovo commissario europeo, una decisione che la premier Giorgia Meloni ha presentato come frutto di un’attenta riflessione durante il Consiglio dei ministri. “Chiedo a tutti di rivolgere un applauso e un grande in bocca al lupo a Raffaele, che avrà davanti un compito estremamente complesso e allo stesso tempo entusiasmante – ha dichiarato Meloni – È una scelta dolorosa per me, credo anche per lui, e per il governo. Ma è una scelta necessaria”.
Il nome di Fitto era già oggetto di discussione nei corridoi di Palazzo Chigi da diversi giorni, con l’esecutivo motivato a garantire all’Italia un ruolo di rilievo nella futura Commissione europea. Meloni ha voluto sottolineare le qualità del ministro, definendolo “una persona che ha una grandissima esperienza e che ha saputo governare le deleghe affidategli in questo governo con ottimi risultati”.
La premier ha inoltre rimarcato l’importanza del ruolo che l’Italia riveste nell’ambito dell’Unione Europea, affermando che, nonostante le resistenze di alcuni, “all’Italia sarà riconosciuto un ruolo adeguato, non per simpatia o antipatia verso il nostro governo, ma per il peso specifico che il nostro Paese ha in Europa”.
Chi è Raffaele Fitto: i diversi ruoli nel tempo
Raffaele Fitto, nato a Maglie (Puglia) nel 1969, ha una carriera politica di oltre trent’anni. Iniziata nella Democrazia Cristiana, dopo essersi laureato in giurisprudenza, si è unito al Partito Popolare Italiano e, successivamente, a Forza Italia, con cui è stato eletto presidente della Regione Puglia nel 2000. Divenne il più giovane governatore nella storia della Repubblica.
Nel corso della sua carriera, Fitto ha ricoperto diversi ruoli di rilievo, tra cui quello di ministro per gli Affari regionali nel governo Berlusconi IV, dal 2008 al 2011.
La sua esperienza europea invece si è consolidata con l’elezione al Parlamento Europeo nel 2014.
Nel 2019 si è avvicinato a Fratelli d’Italia, con cui è stato rieletto deputato nelle elezioni politiche del 2023. Come ministro per gli Affari europei nel governo Meloni, Fitto ha gestito il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Sotto la sua guida, il piano è andato avanti tra le continue revisioni per garantire un’equa distribuzione delle risorse, soprattutto nel Mezzogiorno.
Tra i suoi progetti principali figura la revisione delle Zone Economiche Speciali (Zes), un piano strategico per rilanciare il Mezzogiorno in un contesto mediterraneo più ampio. Per Fitto il piano mira a posizionare il Mezzogiorno come un centro di attrazione per nuovi investimenti, soprattutto esteri, introducendo al contempo un meccanismo di semplificazione burocratica di fondamentale importanza.