Un dato piuttosto noto è quello del divario di scelta nelle materie scientifiche tra studenti maschi e femmine. Meno conosciute la condizione nelle prime fasi scolastiche, tra primarie e scuole secondarie. I risultati dell’indagine internazionale Timss mettono in luce proprio le competenze matematiche e scientifiche raggiunte dai bambini e dagli adolescenti in tutto il mondo. Per l’anno 2023, anno nel quale ha partecipato nella raccolta dati d’Italia, emergono importanti differenze di competenza a livello geografico e un purtroppo ben noto problema di divario di genere. Cosa ci dicono i dati?
L’Italia va bene, ma ci sono ancora problemi di accessibilità
L’indagine Timss, acronimo di “Trends in International Mathematics and Science Study”, esamina le competenze di matematica e scienze degli studenti in tutto il mondo, compresa l’Italia. La cadenza dell’indagine è quadriennale e l’Italia partecipa fin dal primo ciclo di raccolta dati, ovvero dal 1995. Il 2023, ottavo ciclo di raccolta dati, è stato l’anno in cui ha partecipato l’Italia con circa 8mila studenti, tra quarta primaria e terza secondaria di primo grado, in rappresentanza di tutti gli studenti italiani.
In tutto il mondo hanno inviato i dati 64 Paesi e 8 entità subnazionali, sono state coinvolte 12mila scuole e quasi 1 milione di studenti. Da questi è emerso che il punteggio medio, per gli studenti di quarta primaria, è di 503. Gli studenti italiani hanno raggiunto un punteggio medio pari a 513, superiore al valore medio internazionale e simile a quello di altri Paesi europei.
I vari livelli sono:
- “avanzato” fino a 625 punti
- “alto” fino a 550 punti
- “intermedio” fino a 475 punti
- “base” fino a 400 punti
Emergono però alcuni problemi, come l’accessibilità in alcune aree geografiche. Per esempio il Sud delle isole e il Sud presentano punteggi significativamente inferiori, soprattutto se viene calcolato il divario tra competenze di “base” e competenze “avanzate”, che si aggira intorno ai 50 punti di distacco.
Infatti in Italia la percentuale di studenti che hanno raggiunto il livello avanzato è del 7%, ma al Sud e nel Sud delle isole la percentuale è del 4%, mentre nel Nord ovest è del 10%. In generale però gli studenti italiani non sono né peggiorati né migliorati in maniera significativa. Dal 1995 al 2023 infatti il trend è piuttosto stabile.
Differenze di genere: non un caso purtroppo
L’accesso alle materie matematiche e scientifiche è spesso condizionato dal genere. Non è un fatto nuovo, ma ancora nel 2024 persistono dati di forti divario tra i risultati degli studenti maschi e femmine. Questo spesso comporta, nel medio-lungo periodo, una maggiore selezione di materie non scientifiche nelle fasi superiori di studi per le ragazze. A pesare sulla scelta delle giovani e giovanissime spesso è l’immaginario della famiglia o della limitatezza delle competenze al solo ambito umanistico.
Si tratta di un vero e proprio problema sociale ed economico, visto che le materie scientifiche (Stem) sono alla base di lavori maggiormente retribuiti. Non mancano però dei lavori nei quali sono le donne a primeggiare per stipendio.
Per questo risultati di Timss possono essere una fonte di riflessione dalla quale ripartire. Questi ci dicono che in 40 Paesi tra Nord e Sud del mondo, a livelli di ricchezza differenti, i bambini al quarto anno scolastico ottengono punteggi superiori rispetto alle bambine. Il solo Paese dove le bambine distaccano i bambini di 29 punti è il Sudafrica. Nei restanti 17 Paesi non ci sono differenze di genere significative. Purtroppo l’Italia non è tra questi e anzi il divario è tra i più alti registrati, con 22 punti di differenza tra maschi e femmine.
Anche per quanto riguarda gli studenti e le studentesse di terza il divario si fa sentire. In 18 Paesi non si evidenziano differenze di genere, in 4 Paesi il distacco è a favore delle ragazze, mentre in 22 Paesi le differenze sono a favore dei ragazzi. Non si differenziano di molti, purtroppo, i risultati delle materie scientifiche.