L’hamburger di McDonald’s conservato 10 anni, ecco come si presenta

La storia del panino 'islandese': dopo una decade non ci sono segni particolari di decomposizione

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Una storia a dir poco incredibile, che contribuisce di certo ad alimentare quella che è la fama di McDonald’s, nel bene o nel male. Tutto è pubblicità, del resto, purché se ne parli. La curiosa vicenda dell’ultimo panino islandese della celebre catena di fast food ha fatto il giro del mondo. Di fatto, dopo ben un decennio, non molla e continua a mostrarsi senza particolari “difetti”, per così dire.

A nessuno verrebbe la malsana idea di assaggiarlo, questo è certo. Può considerarsi infatti non commestibile ormai da tanto tempo. Ma cosa direbbe una persona che non fosse a conoscenza della storia? Di fatto il panino potrebbe ancora ingannare qualcuno, dal momento che il suo aspetto resta, per così dire, dignitoso.

La curiosa notizia è presto rimbalzata sul web, divenendo virale e facendo il giro del mondo. La foto del panino “miracoloso” è stata diffusa dal profilo Facebook dell’ostello Snotra House, situato a Hella (località islandese della regione di Suðurland). Ed è qui che al momento si trova la “reliquia alimentare” che incredibilmente non si è decomposta, nonostante abbia un decennio di vita.

La storia del panino islandese

Proviamo però a fare chiarezza e ripercorrere la storia di questo panino. La prima domanda è: com’è arrivato alla Snotra House? Qual è la sua storia? E perché in Islanda è il solo rimasto della catena McDonald’s? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito. A partire dal 2009 i prodotti della celebre multinazionale statunitense non possono essere più gustati dagli islandesi, in nessuna area del Paese. Infatti, 10 anni fa sono stati chiusi gli unici tre ristoranti che erano presenti sull’isola.

Hjortur Smarason, un cittadino particolarmente affezionato agli hamburger McDonald’s, prima che le attività chiudessero i battenti ha deciso di comprare il suo ultimo panino con patatine fritte: non per consumarlo, ma per tenerlo come ricordo e verificare che la pietanza non tendesse a decomporsi, come aveva sentito dire.

Risultato? Dopo una decade il panino è ancora in ottima forma: niente muffa e nessun segno di decomposizione. E pensare che l’hamburger di strada ne ha fatta…

La conservazione

Prima è stato conservato da Smarason in un sacchetto di plastica, nel suo garage. Passati tre anni, visto il suo buono stato, l’islandese si è recato al Museo Nazionale d’Islanda per donarlo. Tuttavia l’ente ha rifiutato il regalo, spiegando di non avere le apparecchiature adatte per conservare il cibo. Così, la “reliquia” è tornata in possesso di Smarason. Alla fine è stata prima esposta in un ostello della capitale Reykjavik, poi ha trovato posto alla Snotra House, divenendo una vera e propria attrazione turistica.

Attualmente il panino riposa in una teca e se ne può ammirare la resistenza. Ma non è l’unico nel suo genere e nemmeno il più datato. In Australia c’è un hamburger McDonald’s che risale addirittura al 1995. Anch’esso non si è decomposto ed è duro come un mattone, dopo essere stato conservato in un capannone da due amici, Eduard e Casey. Il reperto è stato mostrato in tv, in un programma di Network Ten.