Crisi Rai, nuovo corso non funziona: l’allarme negli ascolti

I numeri dei dati auditel non premiano il nuovo corso Rai, con lo share a picco e Mediaset che ringrazia per l'assist vincente. E Sergio corre ai ripari

Foto di Luca Bucceri

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Peggio di così non poteva iniziare l’avventura del nuovo corso Rai, quello guidato dall’amministratore delegato Roberto Sergio sotto spinta del governo di centrodestra che ha rivoluzionato la dirigenza della tv di Stato. Tra nuovi arrivi, addii eccellenti e programmi che non sembrano avere più l’appeal  di una volta, sono infatti gli ascolti tv che penalizzano e non poco viale Mazzini che ha perso migliaia di telespettatori in avvio della nuova programmazione. E Mediaset, soprattutto Canale 5 e Italia1, ringraziano la tv di Stato per questo assist vincente che li ha fatti crescere ancor di più.

La grande fuga dalla Rai

Il nuovo corso Rai sembra non piacere. Non lo dice la critica, non lo riportano i giornali, bensì i risultati che fin qui sono stati raccolti dalla tv di Stato nell’avvio della nuova programmazione da quando la dirigenza di viale Mazzini è stata cambiata in toto.

Gli addii di alcuni alfieri come Fabio Fazio, Lucia Annunziata e Bianca Berlinguer non hanno di certo dato una mano alla Rai che sembrerebbe non essere riuscita a sostituirli come sperato, con i numeri che non tornano nei dati auditel. L’ago della bilancia, infatti, sta sempre lì: quanti guardano i programmi.

Possono essere ben costruiti, con ospiti eccellenti e creare anche discussione e polemica, ma se alla fine lo share è piatto, o ancor peggio è distante anni luce rispetto ai competitor, è tutto fumo e niente arrosto. Ed è quello che sta succedendo oggi, perché i telespettatori sembrano essere in fuga dai primi canali della tv di Stato, tutto a favore di Mediaset.

Una clamorosa infilata di insuccessi che fin qui, purtroppo, hanno visto Pino Insegno col Mercante in Fiera e Roberto Inciocchi con Agorà tradire le aspettative della Rai. L’ultima a raccogliere la grande delusione è stata Nunzia De Girolamo che, col suo Avanti popolo, ha dovuto fare i conti con numeri allarmanti per Rai3. Chiamata a prendere quello spazio che fu di Bianca Berlinguer, proprio contro la ex della Rai ha perso il confronto a distanza facendosi doppiare. DiMartedì, su La7, l’ha surclassata e addirittura Le Iene su Italia1 sono andate meglio tre volte tanto.

Insomma, numeri che non fanno di certo piacere all’amministratore delegato Roberto Sergio.

Torna Giletti, cambia qualcosa?

Per chi se ne va, però, c’è anche chi ritorna. Parliamo di Massimo Giletti, che dopo aver rotto ad aprile con La7 sembra destinato al grande ritorno in Rai a partire dall’inverno.

A svelarlo è stato l’ad Roberto Sergio, ma anche il conduttore stesso in uno sketch creato a regola d’arte con Fiorello. “C’è molta mobilità nel sistema tv, dopo Balivo e De Girolamo, ora a gennaio arriva Giletti“ ha detto Sergio all’evento “Ceo For Life 2023” segnando in avvio del 2024 il ritorno di Giletti.

Il conduttore torinese, qualche ora prima, sui canali social di Fiorello si era mostrato in guanti rossi e caschetto mentre aiutava a montare il glass di Viva Rai2:  “Il direttore generale mi aveva detto: ‘guarda che se vuoi tornare in Rai, per noi è ottimo, porte aperte, solo che devi fare un passo indietro, devi ripartire dal basso‘. E io ho detto: ‘nessun problema’. Poi ci si mette Fiorello che dice: ‘Massimo, ti do una mano io’. Ecco, ma reiniziare dal basso per ricostruire il glass di Viva Rai2… me lo potevi risparmiare, anche se mi fa piacere”.

Un ritorno, il secondo in Rai per Giletti, che dopo aver abbandonato nel 2017 è ora chiamato a risollevare le sorti della tv di Stato. Anche se in viale Mazzini tutti sperano di non dover attendere gennaio per avere ascolti positivi.