Dall’Auditorium Parco della Musica alla Rai: l’impatto culturale di Carlo Fuortes

Il Percorso del dirigente ed economista, recentemente diventato presidente della Fondazione Teatro San Carlo di Napoli

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

La figura di Carlo Fuortes rappresenta un esempio brillante di talento e dedizione nel campo culturale e dell’intrattenimento. Dall’Auditorium Parco della Musica all’impiego in Rai, il suo percorso professionale e il suo contributo culturale hanno lasciato un’impronta significativa nella nostra società. In questo articolo, esploreremo la sua vita e il ruolo cruciale che ha svolto nel promuovere l’arte e la cultura in Italia.

La nascita dell’Auditorium Parco della Musica

Carlo Fuortes ha iniziato il suo viaggio nel mondo della cultura come direttore dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Questo complesso, progettato dall’architetto Renzo Piano e inaugurato nel 2002, è diventato rapidamente uno dei centri culturali più importanti del paese. Grazie alla sua visione, l’Auditorium è diventato un luogo di riferimento per la musica, il teatro, la danza e la letteratura, attirando artisti e spettatori da tutto il mondo.

Sotto la guida di Fuortes, l’Auditorium ha ospitato concerti di famosi musicisti, spettacoli teatrali di alto livello e conferenze di intellettuali di spicco. La sua abilità nel creare un ambiente accogliente e stimolante ha attirato un vasto pubblico e ha permesso di avvicinare l’arte a una nuova generazione di spettatori.

Oltre a essere direttore dell’Auditorium, è stato anche Commissario Straordinario della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli, Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma (ruolo che tutt’ora ricopre dal 2013) e Commissario Straordinario della Fondazione Arena di Verona.

Il passaggio in Rai

Dopo un decennio di successi, Carlo Fuortes ha intrapreso una nuova sfida entrando a far parte della Rai, la principale emittente televisiva pubblica italiana. Il suo ingresso in Rai, in qualità di Direttore Generale, è stato accolto con grande entusiasmo e aspettative da parte del mondo dell’intrattenimento.

Fuortes ha portato con sé l’esperienza acquisita nell’ambito culturale, cercando di rinnovare l’offerta televisiva dell’emittente pubblica. Ha promosso la produzione di programmi culturali di qualità, sostenendo la realizzazione di documentari, spettacoli teatrali e programmi d’arte, dando spazio a nuovi talenti e favorendo l’inclusione di contenuti culturali nelle reti nazionali.

Il suo mandato si sarebbe dovuto concludere nel 2024, ma nel maggio 2023 ha rassegnato le dimissioni e rimesso il mandato. “Dall’inizio del 2023 sulla carica da me ricoperta e sulla mia persona si è aperto uno scontro politico che contribuisce a indebolire la Rai”, denunciava l’Ad, aggiungendo di aver registrato in cda “il venir meno dell’atteggiamento costruttivo che lo aveva caratterizzato”. “Non posso – prosegue -, pur di arrivare all’approvazione in cda dei nuovi piani di produzione, accettare il compromesso di condividere cambiamenti, sebbene ovviamente legittimi, di linea editoriale e una programmazione che non considero nell’interesse della Rai”. Il 23 luglio 2023 diventa il nuovo sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli.

L’impatto culturale nella società

L’impatto di Carlo Fuortes sulla nostra società è stato profondo e duraturo. Il suo impegno nel promuovere l’arte e la cultura ha influenzato positivamente la vita di molte persone e ha contribuito a rafforzare l’identità culturale del paese.

Innanzitutto, la sua gestione all’Auditorium Parco della Musica ha permesso di democratizzare l’accesso alla cultura. Grazie a una programmazione variegata e a iniziative di inclusione sociale, l’Auditorium è diventato un luogo aperto a tutti, senza distinzioni di età o estrazione sociale. Ciò ha contribuito a creare una coscienza culturale più consapevole e ha alimentato la passione per l’arte in molte persone, giovani e adulti.

In secondo luogo, l’arrivo di Fuortes in Rai ha dato un nuovo slancio alla produzione e alla diffusione di programmi culturali di qualità in televisione. Questo ha permesso a un pubblico ancora più ampio di accedere a contenuti artistici e culturali, spesso trascurati dalle reti commerciali. L’arte è stata portata nelle case di milioni di telespettatori, stimolando la riflessione e l’interesse verso temi culturali e sociali importanti.

Inoltre, la sua presenza alla guida di una realtà mediatica come la Rai ha contribuito a rafforzare il legame tra cultura e tecnologia. Ha sostenuto l’uso innovativo delle piattaforme digitali per la diffusione di contenuti culturali, incoraggiando la creazione di contenuti originali per il web e per i social media. Ciò ha permesso di raggiungere un pubblico giovane e digitalmente connesso, ampliando ulteriormente l’impatto della cultura sulla società.