Arriva il “ciclone equinoziale”: ecco dove e come colpirà

A causa del maltempo, la Protezione civile ha diramato una nuova allerta meteo gialla per i prossimi giorni, con temporali su due regioni del nord

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Dopo Betty e Poppea, una nuova perturbazione meteorologica si sta gradualmente avvicinando alle Alpi, con l’effetto di influenzare le regioni settentrionali dell’Italia. I segni di questa incursione atmosferica si sono manifestati già nella giornata di ieri, quando in molte parti del paese sono state registrate piogge abbondanti e intensi nubifragi, soprattutto nelle zone alpine e prealpine.

Inoltre, va sottolineato che la formazione di un minimo barico sul Mar Ligure sta giocando un ruolo determinante nell’indurre ulteriori tempeste nelle regioni centrali dell’Italia. Questo sistema meteorologico si sta intensificando e contribuirà a creare le condizioni favorevoli per fenomeni temporaleschi, piogge abbondanti e venti forti nelle regioni centrali, aggiungendo ulteriori preoccupazioni per la sicurezza e la stabilità del territorio.

Quali sono le zone più colpite

Sulla base delle attuali previsioni meteorologiche, il Dipartimento della Protezione Civile, in stretta collaborazione con le regioni coinvolte, ha rilasciato un avviso riguardante le condizioni meteorologiche avverse. Già nella giornata di ieri si sono presentate nel paese precipitazioni di varia intensità, spaziando da sparse a diffuse. Inizialmente, queste erano localizzate soprattutto nelle regioni di Piemonte e Liguria.

Tuttavia, tali fenomeni si espanderanno anche alle prime ore di oggi, venerdì 22 settembre, coinvolgendo un’area geografica più ampia, che includerà Lombardia, Emilia-Romagna, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia. Inoltre, dalla mattinata, queste condizioni si estenderanno anche a Toscana, Lazio, Umbria e ai settori centro-occidentali di Abruzzo. È importante notare che queste precipitazioni saranno caratterizzate da rovesci intensi, con la possibilità di grandinate locali, frequenti scariche elettriche e forti raffiche di vento.

Per questo, sulla base dei fenomeni previsti e in corso, sono state diramate le seguenti allerte per oggi: è in vigore quella arancione per i settori centro-settentrionali della Lombardia, mentre per Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio e alcune zone di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Abruzzo è stata emessa un’allerta di livello giallo.

Dopo le intense piogge e i temporali previsti per oggi, il fine settimana porterà ancora condizioni meteorologiche avverse, ma questa volta non a causa di una perturbazione atlantica, ma a causa di un vortice di bassa pressione che prenderà forma sull’Italia. Questo minimo inizierà a svilupparsi nella mattinata di sabato, concentrando la sua azione sul Mar Ligure e successivamente spostandosi lentamente verso le regioni centrali. In serata, il vortice sarà ancora posizionato tra la Toscana e il Lazio. La situazione meteorologica richiede una continua attenzione e preparazione da parte delle autorità e dei cittadini interessati.

Le previsioni per il fine settimana

Intorno al nucleo di bassa pressione, assisteremo alla formazione di consistenti masse nuvolose che avranno come conseguenza un significativo incremento dell’instabilità atmosferica. In aggiunta, un fronte temporalesco di notevole intensità si svilupperà principalmente lungo la zona di confine tra le masse d’aria fresca proveniente dall’Atlantico e quelle più calde provenienti dall’Africa mediterranea. Questa zona di convergenza sarà il fulcro di eventi meteorologici di notevole intensità, con la possibilità di vere e proprie nubifragi.

Nel corso della giornata di domenica, il centro di bassa pressione si sposterà sulle regioni meridionali, stabilendosi approssimativamente tra la Campania e la Puglia. Da questa posizione, che mostrerà poche variazioni nel corso delle ore, continuerà a generare un’elevata instabilità nelle regioni del medio Adriatico e, in generale, nell’intera area meridionale. Questa situazione meteorologica richiede una costante attenzione e preparazione da parte delle autorità e della popolazione coinvolta.