Regolamento sui veicoli a fine vita, c’è l’accordo tra le associazioni dei demolitori di Italia, Spagna e Portogallo

L'accordo mira a creare un fronte comune contro il nuovo regolamento sui veicoli a fine vita che impone il recupero dell'85% delle componenti: si teme che il business venga stravolto

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Le più importanti associazioni dei demolitori di autoveicoli di Italia, Portogallo e Spagna hanno siglato un accordo per avere una rappresentanza europea più forte in vista del nuovo regolamento sulla filiera dei veicoli a fine vita. L’obiettivo dell’intesa è dare inizio a un dialogo più incisivo con la Commissione europea sulle nuove normative attraverso la presentazione di emendamenti congiunti e facendo leva sulle delegazioni parlamentari.

Veicoli a fine vita, l’accordo delle associazioni dei demolitori

L’accordo tra le associazioni dei demolitori di autoveicoli è stato siglato a Madrid e vede la partecipazione dell’italiana Associazione nazionale demolitori autoveicoli (Ada), della spagnola Asociación española de desguace y reciclaje del automóvil (Aedra) e della omologa portoghese Ancav (Associação nacional dos centros de abate de veículos). Lo scopo è realizzare un compatto fronte comune contro il regolamento sul fine vita dei veicoli che preannuncia di modificare completamente il settore delle demolizioni.

I presidenti delle tre associazioni di categoria, vale a dire l’italiano Anselmo Calò, lo spagnolo Germán Catoira e il portoghese Victor Norsider, si sono dichiarati comunemente intenti a salvaguardare la piccola e media impresa dalle modifiche del regolamento, impegnandosi a scambiarsi documenti e proposte prima della condivisione con le istituzioni comunitarie e con le altre componenti del fine vita dei veicoli.

Per Anselmo Calò l’unione fa la forza

A margine della sottoscrizione dell’accordo tra i demolitori italiani, spagnoli e portoghese, il presidente dell’Associazione nazionale demolitori autoveicoli, Anselmo Calò, ha così specificato le ragioni che hanno spinto la sua associazione a questo passo: “L’accordo sottoscritto con le associazioni spagnola e portoghese, segue una prima intesa raggiunta con gli operatori spagnoli a inizio anno e costituisce un passo molto importante verso il mercato dei prossimi anni. Pensiamo, infatti, di poter e dover affrontare insieme la sfida del nuovo regolamento sugli End Life Vehicle e le sue possibili modifiche”.

Per Calò a rendere molto forte la nuova intesa sono le problematiche comuni dei tre Paesi, il che permette di presentare in sede europea delle proposte congiunte dal maggiore peso specifico. “Quando più Paesi si uniscono – ha precisato Anselmo Calò – si ottiene maggiore ascolto per le proprie posizioni. Presto presenteremo emendamenti comuni, li invieremo alla Commissione e al Consiglio e soprattutto faremo leva sui nostri rappresentanti in Parlamento europeo perché le nostre posizioni vengano supportate”.

Il nuovo regolamento europeo sui veicoli a fine vita

Il cosiddetto End of life vehicles è il tanto discusso regolamento europeo sullo smaltimento dei veicoli a fine vita che preannuncia di cambiare drasticamente il settore. Il dibattito su questo tema è iniziato nei mesi scorsi e ha conosciuto un’interruzione forzata a causa delle elezioni europee di giugno 2024. Le discussioni riprenderanno dunque non appena verrà definita la composizione della nuova Commissione europea. La speranza dei demolitori è che qualcosa cambi al più presto, soprattutto in riferimento alla norma che prevede che ogni singolo operatore raggiunga il target di recupero dell’85 per cento del veicolo a fine vita. Stando alla scenario attuale, la norma sul business dell’autodemolizione entrerà in vigore a partire dal 2026.