Allegri denuncia l’ex moglie: scoppia il caso sull’allenatore della Juve

Il terreno di scontro tra il tecnico bianconero e la vecchia compagna sono i soldi per il figlio avuto nel 2011: l’accusa dello sportivo e l’approdo in tribunale

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Redazione

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Durante i primi anni di rapporto, il loro amore aveva ricoperto le copertine dei principali settimanali di gossip del nostro Paese: soprattutto nel periodo tra il 2011 e il 2012, quando nasce il loro primo figlio voluto dopo 8 anni di relazione molto intensa e altrettanto chiacchierata. Stiamo parlando di Massimiliano Allegri – attuale allenatore della Juventus, a quei tempi campione d’Italia con l’ultimo Milan targato Silvio Berlusconi – e dell’allora compagna Claudia Ughi.

Oggi gli strascichi di un rapporto che si è consumato dopo 13 anni di convivenza sono svelati dalle carte dell’inchiesta in cui la donna è accusata di appropriazione indebita e violazione degli obblighi di assistenza familiare. A farla finire sul banco degli imputati è stato il tecnico bianconero, che l’estate scorsa ha presentato una denuncia in Procura accusandola di aver “distratto in tutto o in parte a fini personali” il denaro versato ogni mese per il mantenimento del figlio.

Massimiliano Allegri porta l’ex compagna in Tribunale: i dettagli della vicenda

La coppia si era separata nel 2017 e nel giro di pochi mesi in Tribunale era stato sancito l’accordo per il mantenimento del piccolo. Claudia Ughi non aveva chiesto nulla per sé, ma era riuscita a ottenere un assegno mensile di 10 mila euro e un contributo per la casa, le vacanze e gli studi del piccolo. Sono mesi non semplicissimi per l’allenatore toscano originario di Livorno, che nel maggio 2019 si divide anche dalla Juventus.

Due anni dopo, nel gennaio 2021, Massimiliano Allegri si rivolge al Tribunale di Torino. Racconta di “essere disoccupato” (in quel lasso di tempo aveva rifiutato diverse offerte da parte di alcuni dei più prestigiosi club europei, dai francesi del Paris Saint-Germain agli inglesi dell’Arsenal) e che il “suo reddito è mutato per la cessata collaborazione calcistica con la Juventus“: di conseguenza chiede che l’assegno mensile venga dimezzato da 10 mila a 5 mila euro.

Con l’udienza fissata per lo scorso settembre, nel frattempo l’allenatore bianconero (assistito dall’avvocato Pietro Gaetano Nacci Manara) querela la ex, accusandola di “aver usato per sé o per i suoi prossimi congiunti gran parte delle somme da lui versate esclusivamente per il figlio” e di averne compromesso il patrimonio con investimenti e acquisti di immobili in cui lei risulterebbe come unica intestataria. Allegri arriva persino a ipotizzare che, in caso di morte della ex coniuge, i beni sarebbero stati ereditati in maniera paritaria tra il loro figlio e la figlia di lei (avuta da una precedente relazione).

La difesa di Claudia Ughi alle accuse dell’allenatore bianconero

Attraverso i suoi avvocati Davide Stecchella e Paolo Davico, la donna respinge le accuse. Per i difensori la denuncia di Allegri sarebbe funzionale a “ridurre il contributo mensile a suo favore”. I legali evidenziano anche il valore diseducativo dell’intera vicenda: “Appare poco sostenibile che si rimproveri a una madre di non pesare con il bilancino tra due fratelli conviventi, facendo figli e figliastri”.

Le carte processuali fanno anche esempi pratici, affermando che “sarebbe come pretendere che in un ambito familiare composto da tre persone, una madre acquisti un maglioncino di minor pregio alla sorella rispetto a quello del fratello, solo perché il padre del secondo è più ricco“. Intanto la Guardia di Finanza non ha rilevato alcuna attività illecita da parte di Claudia Ughi, che avrebbe investito nell’interesse del nucleo familiare. Ora dovrà dimostrarlo anche davanti al giudice.