Indagato per corruzione Werner Hoyer, ex presidente della Banca europea per gli investimenti

Werner Hoyer è indagato per corruzione, abuso di influenza e appropriazione indebita di fondi Ue: lui si difende definendo ridicola la situazione

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

L’ex presidente della Banca europea per gli investimenti (Bei), Werner Hoyer, è indagato per i reati di corruzione, abuso di influenza e appropriazione indebita di fondi Ue. La notizia è stata comunicata dall’Ufficio europeo della pubblica accusa (Eppo), con le indagini che hanno a oggetto alcuni movimenti economici svolti nel periodo della sua presidenza, tra il 2012 e il 2023. Hoyer ha respinto tutte le accuse a suo carico, definendole assurde e assicurando collaborazione alle autorità investigative.

Werner Hoyer indagato per corruzione

A spingere Hoyer nella lista degli indagati è stata una segnalazione dell’Olaf, Agenzia antifrode dell’Ue, che ha in seguito evidenziato il caso alla Procura europea. La Eppo, che si occupa dei casi di uso scorretto dei fondi europei, ha ottenuto dalla Bei l’eliminazione dell’immunità a due suoi ex dipendenti, così da poter effettuare le perquisizioni negli uffici. Il nome di Werner Hoyer non era stato inizialmente rivelato dai procuratori, con il diretto interessato che ha autonomamente specificato di essere tra gli indagati per un’inchiesta che riguarda i compensi in denaro pagati a un altro dipendente della banca, in uscita, che egli aveva firmato in qualità di presidente. In questa procedura, stando a quanto detto da Hoyer, sarebbero state seguite “le indicazioni del dipartimento che si occupava della questione e del segretario generale della Bei”.

Hoyer si dichiara estraneo ai fatti

Werner Hoyer, che è economista tedesco e politico del Free Democratic Party, ha definito le accuse contro di lui “decisamente assurde e infondate“, ma si è comunque dichiarato disponibile a collaborare con le autorità investigative per far emergere la propria estraneità ai fatti che gli vengono contestati. Il suo avvocato, Nikolaos Gazeas, ha poi precisato che il suo cliente ha dovuto firmare l’accordo in esame, ma non è stato coinvolto nelle trattative avendo agito invece sulla base di un memo sottopostogli da altri manager. Gli stessi avrebbero assicurato a Hoyer che l’intesa era stata legalmente approvata e sottoposta a tutti i controlli.

Cos’è la Banca europea per gli investimenti

La Banca europea per gli investimenti è la divisione che si occupa del credito per conto dell’Unione europea ed è la più grande istituzione multilaterale di credito al mondo (oltre 500 miliardi di euro). Con sede a Lussemburgo, la Bei è una proprietà comune dei paesi dell’Ue (sono azionisti) che persegue tre principali obiettivi:

  • far crescere il potenziale dell’Europa in termini di occupazione e crescita;
  • sostenere le iniziative volte a mitigare i cambiamenti climatici;
  • promuovere le politiche dell’UE al di fuori dei suoi confini.

La Bei eroga prestiti a condizioni estremamente vantaggiose per progetti che sostengono gli obiettivi dell’Unione europea, con il 90 per cento dei prestiti stessi che viene elargito all’interno dei confini dell’Unione. I prestiti più alti di 25 milioni vengono erogati direttamente, mentre per cifre più esigue vengono aperte delle linee di credito per istituti finanziari che a loro volta concedono fondi ai richiedenti.

Cosa sono i fondi europei

I fondi europei, anche noti come fondi strutturali e d’investimento (fondi Sie) rappresentano gli strumenti finanziari primari utilizzati per gestire la politica regionale dell’Unione europea. Il loro scopo è sostenere gli investimenti per lo sviluppo economico, la crescita sostenibile e una riduzione dei gap tra Paesi e all’interno degli stessi. Le risorse dei fondi sono distribuite con un programma settennale approvato dai Paesi membri Ue.