Venezia, spaghettata sullo storico pozzo: maxi multa ai turisti

Dopo i fatti di Roma, i “turisti cafoni” tornano a colpire di nuovo, a Venezia: spaghettata di notte sullo storico pozzo, alcol e - ovviamente - maxi multa

Con la ripresa dei viaggi e il venire meno di molte restrizioni anti Covid, le città italiane hanno riaperto e riaccolto i turisti. Tra i tanti vantaggi (in primis la ripresa dell’economia), anche alcuni inconvenienti, come l’affollamento e le principali località e i posti più popolari letteralmente prese d’assalto. Così, dopo la Maserati di un saudita che ha rovinato la scalinata di Trinità dei Monti a Roma e i turisti che con il monopattino hanno scheggiato la celebre discesa di Piazza di Spagna, in questi giorni a Venezia due tedeschi e due cechi hanno banchettato a due passi da San Zaccaria, con tanto di spaghetti fumanti e consumo di alcool.

Turisti cafoni a Venezia, maxi multa per la spaghettata sullo storico pozzo

Come riportano le cronache locali, a chiamare le forze dell’ordine di Venezia sarebbero stati passanti e residenti nella zona che, praticamente a notte inoltrata, hanno assistito a una scena che ha a dir poco dell’incredibile.

In uno storico pozzo della città, infatti, quattro turisti hanno deciso di organizzare un bizzarro pic-nic in una delle vie più trafficate. Il “banchetto” prevedeva spaghetti fumanti in mezzo alla strada e vino. La polizia locale, intervenuta sul posto, ha poi cercato di ripristinare l’ordine, sgomberando il tutto (ma non prima di aver inflitto loro una pesante multa).

La sanzione, ovviamente, non è stata fatta per la sola consumazione di cibo in strada. I vigili, in questo caso, hanno contestato ai quattro l’aver mangiato su una vera da pozzo e per il fatto di aver bevuto alcol in bottiglia di vetro, lontano da un locale e dopo le 22. Totale: 4 mila euro, 1.050 euro a testa.

Chi paga per i danni causati dai turisti?

Nel caso di Venezia, fortunatamente, non sono stati fatti danni irreparabili.

Non si può dire lo stesso, purtroppo, dei danni alla scalinata di Piazza di Spagna. Nello specifico, secondo quanto riferito da La Repubblica, ci vorranno circa 65mila euro di fondi pubblici per il restauro monumentale (qui invece quanto dovranno pagare i vandali). La valutazione dei danni è stata fatta dai tecnici della Sovrintendenza comunale che hanno analizzato nel dettaglio i 135 gradini patrimonio dell’Unesco.

Secondo i primi rilievi degli esperti, invece, il lancio dei monopattini elettrici ha un costo salatissimo. Nello specifico, l’impatto del mezzo con gli scalini pare abbia rovinato il marmo. A oggi i danni quantificati sono di 25 mila euro, cifra questa che andrà a sommarsi al danno precedente subito a maggio.

Il 37enne, proprietario del SUV protagonista dell’atto di vandalismo di Roma, intercettato in aeroporto mentre pronto per partire, ha dichiarato: “Sono stato io, ma ho solo sbagliato manovra e non pensavo di aver causato un danno tanto grave. Sono pronto a prendermi le mie responsabilità e a pagare“. I due turisti americani, invece, lui 29 anni lei 28, hanno dichiarato di aver compiuto quell’atto per “puro divertimento”, evidentemente non rendendosi conto della gravità della situazione.

Ma per i danni come questi, chi paga? Trattandosi di patrimonio artistico e storico di inevitabile valore, le multe inflitte non bastano per la riparazione. In questo caso, quindi, il Comune o gli Enti preposti devono far ricorso alle casse comunali. E come è finanziata la spesa pubblica? Con le tasse, che pagano i contribuenti.