Si è svolta la cerimonia di posa della prima pietra del nuovo Stadio di Venezia, che sorgerà all’interno dell’area del Bosco dello Sport, a nord della città. All’evento hanno partecipato il Sindaco Luigi Brugnaro, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, l’Assessore regionale Federico Caner e il Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Gianni Petrucci, in rappresentanza del CONI. Presenti anche numerose autorità civili e militari. Il nuovo stadio rappresenta un progetto di ampio respiro, pensato per coniugare sport, sostenibilità e valorizzazione del territorio. Sarà in grado di ospitare partite di Serie A, incontri di rugby e grandi eventi musicali, diventando un punto di riferimento per la comunità locale e per tutto il Nord-Est.
Un impianto moderno e multifunzionale
L’opera è stata progettata dagli studi Maffeis Engineering e Populous su incarico del raggruppamento di imprese formato da Costruzioni Bordignon, Fincantieri Infrastrutture e Ranzato Impianti, vincitore dell’appalto nel marzo 2024. Il progetto è stato concepito secondo i più avanzati standard di design inclusivo e sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di creare un impianto accessibile, efficiente e immerso nella natura. Secondo quanto dichiarato da Silvia Prandelli, Senior Principal di Populous,
“il nuovo stadio sarà l’infrastruttura sportiva che la città merita: un impianto innovativo, immerso nel verde e capace di offrire un’esperienza unica ai tifosi”.
La struttura, infatti, è progettata per integrarsi con l’ambiente del Bosco dello Sport e con i volumi della vicina arena e del centro sportivo.
Architettura e caratteristiche del progetto
L’architettura del nuovo stadio trae ispirazione dal paesaggio veneziano, con una facciata caratterizzata da elementi verticali che richiamano le linee dei palazzi storici. Questo design conferisce leggerezza e trasparenza, consentendo di intravedere il campo anche dall’esterno. Il podio a mezzaluna che circonda il volume principale ospiterà parcheggi e spazi di servizio, mentre la cavea, sviluppata su tre lati, garantirà la massima visibilità da ogni punto.
La configurazione compatta avvicinerà i tifosi al campo, creando un’atmosfera più intensa e partecipata. La tribuna ovest, riservata all’ospitalità VIP, offrirà servizi dedicati e viste panoramiche, mentre una galleria coperta a 360 gradi permetterà di muoversi attorno al catino principale, con aree di ristoro e spazi per l’interazione sociale.
Il progetto prevede una capienza di 18.500 posti e si inserisce all’interno del più ampio piano di sviluppo del Bosco dello Sport, un’area di 116 ettari dedicata a sport, educazione e benessere. Come sottolineato dall’ingegnere Simone Agrondi, direttore dell’Area Lavori Pubblici del Comune di Venezia, “si tratta di una delle principali infrastrutture sportive in corso di realizzazione in Italia”.
Il nuovo Stadio di Venezia è pensato come un’infrastruttura multifunzionale, in grado di ospitare partite di calcio, eventi di rugby e concerti. La flessibilità degli spazi consentirà di adattare la struttura a diverse tipologie di manifestazioni
Un cantiere simbolo per la città
Durante la cerimonia, il Sindaco Luigi Brugnaro ha ricordato il valore simbolico dell’opera: “Questa prima pietra è dedicata ai cittadini e ai tifosi, ma soprattutto ai bambini, ai quali vogliamo offrire un esempio di comunità unita e di opportunità per il futuro”. Il primo cittadino ha ribadito come il progetto sia il risultato di una collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini.
Il Ministro Andrea Abodi ha definito il progetto “un modello per tutta l’Italia, perché è riuscito a coniugare sport, socialità e sostenibilità”. Ha inoltre ricordato come lo stadio rappresenti un intervento di rigenerazione urbana e umana, in linea con i valori costituzionali dello sport come strumento di crescita civile e sociale.
Anche il Presidente Gianni Petrucci ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dall’amministrazione comunale, sottolineando come l’iniziativa rappresenti “un’occasione per guardare al futuro, mantenendo vivi i valori dello sport e della comunità”.