Medaglie green alle Olimpiadi di Parigi 2024: ferro riciclato dalla Torre Eiffel

Il ferro di parti della Torre Eiffel è stato incastonato nelle medaglie delle Olimpiadi di Parigi 2024, in linea con l'indirizzo green del comitato organizzatore

Foto di Claudio Carollo

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono ormai entrate nel vivo, con la delegazione dell’Italia che ha già iniziato a collezionare le prime medaglie di peso nelle discipline storiche degli Azzurri, come nuoto e scherma, per cercare di scalare la classifica e provare a eguagliare il record di 10 ori, 10 argenti e 20 bronzi centrato a Tokyo.

Le medaglie olimpiche simboleggiano il traguardo di una vita, la realizzazione del sogno rincorso dagli atleti per tutta la carriera, ma in questa edizione dei Giochi rappresenta un premio ancora più prezioso, perché ognuna di esse contiene un pezzo del monumento più emblematico di tutta la Francia: la Torre Eiffel.

Il ferro riciclato della Torre Eiffel

L’idea di riciclare il ferro della Torre Eiffel per realizzare le medaglie rientra nell’indirizzo green che il comitato organizzatore ha voluto imprimere a tutte le Olimpiadi di Parigi 2024.

Dalla sua costruzione, tra il 1887 e il 1889, la Dame de fer è stata inevitabilmente sottoposta a numerosi restauri, durante i quali diverse elementi architettonici sono stati rimossi e custoditi dalla Sete – Société d’exploitation de la Tour Eiffel, la società che gestisce il monumento.

In occasione delle Olimpiadi 2024, queste componenti derivate dai lavori realizzati nel XX secolo sono state riutilizzate per conferire ad ognuna delle 5.084 medaglie in palio un segno indelebile della Storia parigina e della Francia.

Un pezzo da 17 grammi del ferro prodotto dalle fucine di Pompey e dagli altiforni in Lorena, di cui è fatta la Torre Eiffel, è stato incastonato nel suo colore originale nelle medaglie olimpiche e paraolimpiche di Parigi 2024.

Il progetto delle medaglie

A realizzare questi veri e propri gioielli è stata la storica maison Chaumet, società fondata nel 1780 e oggi parte del gruppo LVMH, tra le più esclusive nell’industria dell’oreficeria nel mondo.

Gli artigiani francesi hanno disegnato il progetto delle medaglie dei Giochi posizionando al centro il ferro della Torre Eiffel a forma di esagono, a richiamare la sagoma della Francia, con impresso il logo di Parigi 2024.

L’inserto è fissato al cuore delle medaglie con dei piccoli dettagli in metallo dalla caratteristica forma chiodata Clous de Paris, che ricorda i caratteristici rivetti della Torre Eiffel. Tutto intorno all’esagono partono delle linee sottili in rilievo che si proiettano verso l’esterno a intervalli regolari.

L’originale design dei gioiellieri di Chaumet caratterizza una faccia della medaglia, comune anche ai premi delle paraolimpiadi, mentre nell’altra è stata rispettata la simbologia d’obbligo per i premi di ogni Olimpiade.

Come in ogni edizione, un lato della medaglia racconta la storia della rinascita dei Giochi in Grecia, lo stadio delle Olimpiadi di Atene 2004 e un adattamento della dea della vittoria Nike, disegnato da Elena Votsi, rappresentata in primo piano mentre emerge dallo Stadio Panathinaiko, che ha visto il rilancio dei Giochi Olimpici nel 1896. A Parigi 2024, il disegno ritrae l’Acropoli di Atene affiancata dalla Torre Eiffel.

Le medaglie paraolimpiche avranno invece nel rovescio la rappresentazione della Torre Eiffel ritratta dal basso verso l’alto e le parole “Parigi” e “2024” scritte in Braille con dei trattini incisi sul bordo, in numero corrispondente alla posizione raggiunta dagli atleti sul podio delle Olimpiadi.

Le medaglie sono costituite al 92,5% d’argento, con circa 6 grammi d’oro per dare il colore distintivo al primo posto. Quelle di bronzo sono composte invece da una miscela di lega di zinco, stagno e rame.

Le medaglie d’oro pesano 529 grammi, quelle d’argento 525, mentre quelle destinati al terzo posto 455 grammi.