Juventus calciomercato 2025-2026: saldo negativo di 52,80 milioni di euro

Juventus, il bilancio del calciomercato 2025/2026: acquisti mirati, cessioni importanti e un saldo che mantiene i conti in equilibrio

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

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La Juventus si presenta alla stagione 2025/2026 con un bilancio di mercato che evidenzia la ricerca di stabilità, un obiettivo già perseguito lo scorso anno ma non raggiunto con l’addio di Cristiano Giuntoli e dell’allenatore Thiago Motta. In questa sessione il club bianconero ha dovuto fare i conti con trattative già impostate 12 mesi fa e che di fatto andavano definite. Anche per questo le uscite hanno raggiunto i 137,30 milioni di euro e gran parte solo per riscatti già stabiliti. La squadra guidata da Igor Tudor ha confermato alcune pedine senza eccessivi stravolgimenti cercando al tempo stesso di alleggerire i costi soprattutto considerando il monte ingaggi.

Gli acquisti della Juventus, spesi oltre 137 milioni

Sul fronte delle entrate, la società bianconera ha chiuso diverse operazioni imbastite già nella scorsa stagione. L’investimento più significativo riguarda Francisco Conceição, acquistato dal Porto per 32 milioni di euro dopo 12 mesi di prestito. Subito dopo c’è la conferma di Nico González dalla Fiorentina per 28,1 milioni con la stessa formula. Proprio l’ex viola potrebbe però già lasciare i bianconeri per alleggerire il bilancio.

Con la stessa formula, prestito con obbligo di riscatto, sono stati “confermati” anche Lloyd Kelly dal Newcastle per 17,2 milioni, Pierre Kalulu dal Milan per 14,3 milioni e Michele Di Gregorio dal Monza per 14,3 milioni. Il primo vero acquisto di questa stagione è il terzino João Mário arrivato per 12,6 milioni dal Porto. In attacco la Juventus ha aggiunto Jonathan David, arrivato a parametro zero dal Lille. Il suo ingaggio, pur non avendo inciso sul costo dei cartellini, ha avuto un impatto sul monte stipendi. Spazio anche a Openda con un prestito di circa 3 milioni di euro più un obbligo di riscatto da 42 milioni di euro, condizionato al raggiungimento di determinate condizioni.  Nelle ultime ore c’è stato anche l’arrivo di Zhegrova dal Lille per 15,50 milioni. Complessivamente, considerando solo i cartellini, le spese ammontano a circa 137 milioni di euro.

Le cessioni della Juventus, entrate per 70,50 milioni

Sul fronte opposto, la Juventus ha incassato meno rispetto a quanto speso. La cessione più rilevante è stata quella di Nicolò Rovella alla Lazio per 17 milioni di euro. Sempre ai biancocelesti è passato anche Luca Pellegrini, per 4 milioni. Anche in questo caso prestiti con obbligo di riscatto. Tra le altre uscite figurano Alberto Costa al Porto per 15 milioni, Nicolò Fagioli alla Fiorentina per 13,5 milioni e Samuel Mbangula al Werder Brema per 10 milioni. A queste si aggiungono Hans Nicolussi Caviglia al Venezia per 3,5 milioni e Douglas Luiz che va via in prestito ad un anno di distanza dal suo arrivo. La cessione temporanea potrebbe trasformarsi in definitiva in base a determinati obiettivi raggiunti, nel frattempo la Juventus ha incassato 3 milioni e con altre operazioni minori ha ridotto i costi di ammortamento e ingaggi. Via anche Tiago Djalo in prestito per 3,5 milioni di euro al Besiktas. Nelle ultime ore di mercato è stato ceduto anche il giovane Savona per 13 milioni di euro e Nico Gonzalez all’Atletico Madrid con la formula del prestito con obbligo condizionato. Complessivamente, le cessioni hanno portato a entrate pari a circa 84,50 milioni di euro.

Il saldo di mercato

Sommando entrate e uscite, la Juventus ha un saldo negativo per quanto riguarda i cartellini pari a circa -52,80 milioni di euro. Considerando l’impatto complessivo su bilancio, tra plusvalenze, risparmi sugli stipendi e ammortamenti, il saldo stimato è leggermente positivo per 3,37 milioni di euro.

Operazioni Valore
Entrate (cessioni) 84,5 mln €
Uscite (acquisti) 137,30 mln €
Saldo -52,80 mln €

Il mercato estivo ha mostrato una Juventus attenta a equilibrare spese e uscite. Pur avendo investito cifre rilevanti per rinforzare la rosa, il club è riuscito a mantenere un bilancio sostanzialmente sostenibile anche grazie alle cessioni e alla gestione dei contratti. Con queste mosse, la società ha puntato a consegnare a Tudor una squadra competitiva senza compromettere la solidità economica. Pesa ancora il lavoro fatto negli scorsi anni con operazioni ritenute fuori dai parametri come il contratto di Dusan Vlahovic che è arrivato a 10,5 milioni a stagione.