Il Paese che ci paga il viaggio se ci andiamo in vacanza

Nel pianificare le vacanze è fondamentale trovare il giusto compromesso tra spese, relax e svago: nel Pacifico c'è un'isola che paga i turisti che arrivano

L’inverno è ormai alle spalle e con l’aumento delle temperature c’è chi inizia a pianificare le proprie vacanze. Tra i fattori decisivi nel scegliere la destinazione c’è spesso quello economico: chi si vuole godere le ferie senza spendere troppo va così alla ricerca delle occasioni più vantaggiose. Quest’anno un’isola che si affaccia sul Pacifico può essere particolarmente appetibile, in quanto ha deciso di pagare i turisti che decidono di recarsi lì. Stiamo parlando di Taiwan, nell’estremo Oriente. Si tratta di un luogo che ha tanto da offrire, tra spiagge tropicali, gole profonde, sorgenti termali e montagne.

Perché Taiwan vuole pagare i turisti

L’obiettivo di Taiwan è quello di tornare al livello di afflusso turistico pre-pandemia. Se nel 2019 l’isola ha ospitato 11,8 milioni di turisti, nel 2022 sono stati appena 600mila. Attraverso l’incentivo economico destinato a chi decide di organizzare le proprie vacanze nella località, Taiwan prevede di raggiungere nel 2023 circa 6 milioni di arrivi, e di riportare poi nel 2025 il numero ad almeno 10 milioni.

Secondo quanto reso noto dal ministero del Turismo, il finanziamento è destinato a tutti i turisti internazionali, in particolare a quelli provenienti dalle aree considerate strategiche per il mercato. Quindi Giappone, Corea, Sud Est Asiatico, ma anche Europa e Stati Uniti.

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Quanto paga Taiwan paga per andarci in vacanza

Ma allora quanto paga Taiwan per incentivare l’arrivo dei turisti? Le autorità dell’isola sono pronte a offrire 5.000 nuovi dollari locali (equivalenti a circa 150 euro) a 500mila singoli ospiti che faranno una vacanza nel 2023. Per 90mila gruppi di persone, famiglie comprese, si parla invece di una cifra fino a 20.000 nuovi dollari locali (circa 650 euro). Insomma, i turisti possono vedersi rimborsata una parte della spesa.

Le somme saranno versate in forma digitale dopo l’arrivo sull’isola e potranno essere utilizzate per coprire le spese sostenute, tra vitto, alloggio e attività. Non è però ancora chiaro quando gli incentivi dovrebbero prendere il via, e nemmeno come aderire all’iniziativa. Il direttore generale dell’ufficio turistico di Tapei, Chang Shi Chung, ha spiegato che il finanziamento sarà assegnato “come parte di diversi eventi promozionali”.

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Cosa si può fare a Taiwan

La nazione insulare non è soltanto un piccolo paradiso sull’Oceano Pacifico. Alla sua bellezza naturalistica, tra spiagge e foreste, si uniscono infatti anche enormi città. Il fiore all’occhiello di Taiwan per chiunque vuole trovare un po’ di relax sono le sorgenti termali. Tra strutture private e locali pubblici, i viaggiatori hanno un’ampia scelta.

Da non perdere Gole di Tarokouna, nota gola scavata dal fiume, con pareti particolarmente ripide. Partendo dall’area orientale, si estende nell’isola per diversi chilometri fino alle montagne. C’è poi il Geoparco Yehliu, situato a nord: i tifoni e i terremoti che si sono verificati durante i secoli hanno portato alla nascita di affascinanti formazioni rocciose.

La capitale Taipei era un tempo considerata una delle città più brutte dell’Asia, ma con il passare degli anni si è trasformata in una moderna metropoli. Il simbolo del suo cambiamento è rappresentato dal Taipei 101, che per un certo periodo è stato l’edificio più alto del mondo.

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