Lunghe file in autostrada: quando e per chi scatta il rimborso

Autostrade per l’Italia riconosce fino al 100% di rimborso del pedaggio in caso di attese lunghe e file interminabili al casello: ecco come ottenerlo e calcolarlo

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Già da settembre 2021 Autostrade per l’Italia ha iniziato a riconoscere rimborsi ai viaggiatori in caso di lunghe attese e file interminabili al casello. Se prima, però, scattava per ritardi superiori a 15 minuti in caso di lavori in corso e cantieri che allungavano la durata del viaggio, adesso i tempi di attesa sono stati rivisti.

Vediamo come funziona e come ottenerlo.

Cashback autostrade, le novità 2022: cosa cambia dal 1° maggio

Il Cashback autostrade è stato riconosciuto fino ad ora tramite un rimborso fino al 100% del pedaggio a partire da 15 minuti di ritardo conseguente a cantieri per lavori sulla rete di Autostrade per l’Italia.

Dal 1° maggio però il rimborso del pedaggio scatterà superati i 10 minuti di ritardo. Le modalità di riconoscimento, invece, rimangono le stesse e saranno gestite tramite l’app di Free To X, start-up del Gruppo ASPI.

Come funziona il cashback autostrade

Per ottenere il rimborso del pedaggio, in caso di ritardi superiori a 10 minuti da domenica 1 maggio, per il Cashback con targa basta:

  • scaricare l’app di Free To X
  • registrarsi come utente e confermare la propria identità
  • inserire la propria targa.

Una volta ultimato il processo bisognerà attendere l’ok della motorizzazione. Il rimborso, in questo modo, verrà calcolato automaticamente dall’applicazione e riconosciuto al guidatore – tutte le volte che si verificano ritardi – senza che questo ne faccia apposita richiesta (sarà l’app a fare tutto, basta controllare il saldo online).

Per il Cashback con pedaggio il processo è simile, ma diverso. Nello specifico, bisogna:

  • scaricare l’app Free To X
  • fotografare la fattura e confermare i dati
  • registrarsi e confermare la propria identità
  • rimanere in attesa che il sistema notifichi i viaggi rimborsabili.

Ancora una volta, sarà l’applicazione a fare tutto. Quello che l’automobilista deve fare in questo caso è confermare i viaggi fatti (per cui spetta il rimborso) e poi controllare il saldo.

I soldi ricevuti possono essere poi trasferiti direttamente sul proprio conto corrente.

Chi può richiedere il Cashback autostrade

Il Cashback di Autostrade per l’Italia è disponibile per:

  • privati;
  • partite IVA;
  • aziende che pagano con dispositivi di telepedaggio, carte o contanti.

Per i consorzi, invece, il servizio verrà attivato nei prossimi mesi, con la possibilità di recuperare retroattivamente tutti i transiti rimborsabili a partire dal 15 settembre 2021.

Cashback autostrade: come si calcola il rimborso

Il rimborso tramite Cashback autostrade è valido solo sul pedaggio di competenza di Autostrade per l’Italia, nel caso di cantieri per lavori che impattano la fluidità del transito a causa della riduzione delle corsie originariamente disponibili (esclusa la corsia di emergenza).

Non si ha diritto al rimborso nel caso di cantieri per ripristini di sicurezza urgenti dovuti a incidenti, né per ritardi causati da traffico intenso, incidenti, eventi meteo, manifestazioni, o qualunque altra motivazione diversa dai lavori. Inoltre, ll Cashback non è disponibile sulle tratte di Autostrade per l’Italia in cui il pedaggio viene pagato forfettariamente al passaggio a un casello o barriera di esazione, e non è sempre pari al 100% (ma dipende dalla lunghezza del percorso).

Per esempio, per attese da 10 a 14 minuti spetta:

  • fino a 29 km spetta il 75% del rimborso;
  • da 30 a 49 km spetta il 50% del rimborso;
  • da 50 a 99 km spetta il 25%.

Dal 1° maggio, fino a 99 km, il rimborso del 100% scatta superati i 10 minuti di ritardo.