Quando arriva la tredicesima 2023: date e pagamenti

Tutto pronto per l'arrivo della tanto desiderata tredicesima: ecco le date da cerchiare in rosso sul calendario per lavoratori pubblici o privati in Italia

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Dicembre, come ogni anno, è il mese del Natale e dei regali, non soltanto sotto l’albero, ma anche in busta paga. Sì, perché come ogni anno è il mese più atteso dai dipendenti pubblici e privati che bramano di incassare la tredicesima che quest’anno, anche grazie al taglio del cuneo fiscale, è un po’ più ricca. E allora conto alla rovescia per trovare accreditati in banca i soldi tanto attesi, con un calendario preciso che varia in base al tipo di contratto firmato. Ma intanto, guardando il cedolino, molti possono sorridere.

Tredicesime 2023, aumenti per tutti

Prima di andare a vedere quali saranno le date da cerchiare in rosso sul calendario per l’accreditamento delle tredicesime, è giusto sottolineare che quelle del 2023 potranno contare su un aumento interessante. Rispetto al 2022, infatti, il volume economico complessivo delle tredicesime che verrà erogato agli italiani è incrementato di 7 miliardi, con l’ammontare complessivo netto di 40,7 miliardi di euro che andranno a beneficio di 35 milioni di italiani tra pensionati, che l’hanno già incassata il 1° dicembre, e lavoratori dipendenti.

Questo aumento, innanzitutto, è dovuto al fatto che nel 2023 il numero dei dipendenti è aumentato di quasi 400mila unità e che il monte salari è cresciuto rispetto al 2022 grazie a tanti contratti rinnovati.

Ruolo importante, poi, è stato giocato anche dal taglio del cuneo fiscale, con le retribuzioni lorde annue inferiori a 35mila euro che ne godranno. Ma si tratta comunque di un beneficio limitato, in quanto il taglio è di 2 punti percentuali a condizione che la tredicesima mensilità non ecceda l’importo di 2.692 euro, e viene elevato a 3 punti percentuali se la mensilità aggiuntiva è inferiore a 1.923 euro.

Diversa sarà invece la situazione per l’anno che verrà, con le tredicesime 2024 che saranno più magre perché il governo Meloni ha deciso di non confermare il taglio del cuneo fiscale.

Tredicesima 2023, i pagamenti per i dipendenti pubblici

Ma veniamo finalmente alle tanto agognate date, perché c’è chi da mesi non vede l’ora di poter mettere le mani sull’extra in busta paga. A dettare i tempi sono i contratti di lavoro, ma anche la legge perché per i dipendenti statali, per esempio, è il decreto Legge 350 del 25 settembre 2001 a stabilire che la mensilità extra debba essere pagata con lo stipendio di dicembre. Ma a differenza degli altri mesi, il cedolino di dicembre viene anticipato e saldato a cavallo della metà del mese.

In generale le date da tener presente sono tre e vanno dal 14 al 16 dicembre. Gli insegnanti delle scuole materne ed elementari, per esempio, incassano la tredicesima il 14 dicembre, mentre il 15 dicembre è il turno del personale amministrato dalle direzioni provinciali del Tesoro con ruoli di spesa fissa.

Il 16 dicembre, invece, è la data per il personale insegnante supplente e per gli altri dipendenti pubblici. Ma attenzione, perché quest’anno verrà anticipata al 15 essendo che il 16 cade di sabato, giorno non lavorativo, e per legge verrà erogata il giorno precedente.

Le date della tredicesima 2023

Guardando invece il settore privato, l’arrivo della tredicesima dipende dai contratti nazionali. I metalmeccanici, per esempio, riceveranno il pagamento alla vigilia di Natale. Anche il contratto del Commercio stabilisce che la tredicesima deve essere pagata entro il 24 di dicembre, ma tutto a discrezione del datore di lavoro che può anche decidere di anticipare la data.

Per il contratto del Turismo la tredicesima deve essere corrisposta “in occasione della ricorrenza natalizia”, mentre il contratto nazionale delle Telecomunicazioni prevede che “la corresponsione deve avvenire, normalmente, alla Vigilia di Natale”. Insomma, tutti in attesa della Vigilia, insieme agli Studi professionali e i lavoratori del settore chimico-farmaceutico, i cui contratti “rinviano” il pagamento “entro la Vigilia di Natale”. Che però, cadendo quest’anno di domenica, porterà ad anticipare il pagamento a venerdì 22 dicembre.