Non si tratta più del cosiddetto assegno ponte, ma di un provvedimento a carattere permanente, che sostituirà quello a carattere temporaneo. Il governo ha deciso una data per l’entrata in vigore dell’assegno unico per i figli in quanto misura strutturale e non provvisoria. La mossa si accompagna a una rideterminazione dell’importo.
A quanto ammonta la nuova cifra? E a partire da quando l’assegno unico per i figli permanente sarà disponibile? Come si confrontano i nuovi parametri con quelli che caratterizzano invece l’assegno ponte in vigore fino al prossimo 31 dicembre 2021? Ecco tutte le risposte ai più frequenti interrogativi.
Indice
Assegno unico figli 2021: pagamenti, importo, requisiti per riceverlo
Dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, è stato introdotto un assegno temporaneo detto “assegno ponte”, destinato alle famiglie con figli minori che non abbiano diritto a nessuno degli altri assegni destinati alle famiglie. L’assegno ponte, che viene riconosciuto a cadenza mensile, è valido per le famiglie con figli di età compresa tra gli 0 e i 18 anni.
Il beneficio medio riferibile alla misura è pari a 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio (per il periodo che va dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021), gli importi tengono conto di una maggiorazione equivalente a 37,5 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari fino a due figli e di 55 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari di almeno tre figli.
Qui tutti i dettagli riguardanti i requisiti indispensabili a fare domanda del sussidio. Ecco invece un focus sui tempi e sulle modalità di pagamento.
Come cambierà l’assegno unico per i figli nel 2022 e quando
L’ufficialità arriverà con il Consiglio dei Ministri della prossima settimana. Fonti ministeriali, alle quali si è accennato nei giornali, hanno fatto riferimento ai nuovi importi dell’assegno unico per i figli cosiddetto “strutturale”.
A seconda del reddito – determinato in base all’ISEE – si va dai 50 euro ai 180 euro. Dal terzo figlio in poi si potrà arrivare fino a circa 250-260 euro per ogni figlio. L’assegno dovrebbe essere erogato su base annuale ma da marzo al marzo successivo, invece che da gennaio. Le domande invece sarebbero da presentare entro gennaio, per avere accesso, nel terzo mese dell’anno, al beneficio. Non si tratterebbe quindi di uno slittamento, ma di un modo di garantire alle famiglie i tempi per la presentazione dell’ISEE.
Assegna unico: di cosa si tratta?
Con il Family Act – approvato dal Consiglio dei Ministri in data 11 Giugno 2020 – è prevista per il 2022 l’introduzione di quello che viene chiamato “assegno unico”: un sostegno economico alle famiglie con figli a carico. I figli, saranno considerati a partire dal settimo mese di gravidenza, fino a 21 anni di età, a patto che questi studino, facciano tirocini con redditi minimi o siano impegnati nel servizio civile universale.
Calcolato in base al modello ISEE familiare, l’assegno unico si propone come una tra le novità più rilevanti, per svariati motivi. In primis, si tratta di un’agevolazione di immediata attuazione: basterà davvero poco – come vedremo – per fare richiesta e ottenerlo. In secondo luogo, si tratta di un provvedimento che – come suggerito dal nome “unico” – mira a diventare l’universale aiuto economico alle famiglie da parte dello Stato, abolendo la frammentazione di sostegni attualmente vigenti. Addio assegni familiari, assegni familiari, ANF, bonus mamme domani, bonus bebè e detrazioni figli a carico: tutti i sostegni verranno riuniti sotto l’unica bandiera dell’assegno unico.
A differenza di tanti altri provvedimenti, l’assegno unico ha eccezionalmente carattere di università: spetta a chiunque – in base ai requisiti – sia lavoratore autonomo, lavoratore subordinato o inoccupato.
A chi spetta l’assegno unico per i figli?
Come sarà facile immaginare, l’assegno unico non potrà essere elargito a chiunque. Ci sono infatti dei requisiti ben precisi secondo i quali spetterà o meno l’assegno unico. Vediamoli insieme.
Per poter beneficiare dell’aiuto costituito dell’assegno unico, le famiglie dovranno:
- Presentare un Certificato ISEE: soltanto le famiglie che dimostreranno di possedere un ISEE – quindi un indicatore della situazione economica equivalente – in corso di validità e non superiore a 50.000 €.
- Essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale.
- Presentare il documento relativo all’attestazione del pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- Essere residente e domiciliato in Italia con i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età. È fondamentale che il genitore che presenta la domanda e il figlio siano coabitanti ma, nel caso di genitori separati, l’assegno sarà suddiviso al 50% per entrambe le parti.
- Essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale;
Solo con questi requisiti di base, è possibile fare richiesta per ottenere gli aiuti derivanti dall’assegno unico a partire dal 2022.
Il provvedimento cita in massima parte i genitori, ma anche i nonni con nipoti a carico potranno beneficiare dell’assegno unico. Per farlo, essi dovranno essere in regolare possesso di formale provvedimento di affido o in ipotesi di collocamento o accasamento etero familiare.
Come avviene il calcolo dell’importo dell’assegno?
Come abbiamo avuto modo di capire, l’assegno unico sarà disponibile soltanto su presentazione dell’ISEE. Per i meno ferrati, l’ISEE è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Si tratta di un documento indispensabile per valutare e confrontare la situazione economica annua delle famiglie ed, eventualmente, accedere a bonus o prestazioni sociali… come l’assegno unico!
Nella tabella sottostante è presente il calcolo preciso dell’ammontare dell’assegno unico. Con questa, cercheremo di fare un po’ più di chiarezza tramite alcuni esempi specifici.
Soglia ISEE | Importo mensile per nuclei con al massimo due figli
(importo previsto a figlio) |
Importo mensile per nuclei con almeno tre figli
(importo previsto a figlio) |
Fino a 7.000 € | 167,5 € | 217,8 € |
da 8.400 a 8.500 € | 151,8 € | 197,3 € |
da 13.300 a 13.400 € | 100,5 € | 130,6 € |
da 18.400 a 18.500 € | 76,3 € | 99,2 € |
da 23.700 a 23.800 € | 64,8 € | 84,6 € |
da 27.100 a 27.200 € | 57,5 € | 75,3 € |
da 36.300 a 36.400 € | 37,8 € | 49,9 € |
Qui sarà possibile consultare la tabella completa con tutte le fasce ISEE e i relativi importi spettanti, presente in allegato al testo normativo sulla Gazzetta Ufficiale.
Sono oltretutto previste alcune maggiorazioni per alcuni casi specifici.
Se in famiglia è presente uno o più figli disabili minorenni (maggiorazione differenziata per grado di disabilità); se sono presenti uno o più figli disabili maggiorenni fino a 21 anni (differenziata per grado di disabilità); o se invece se sono presenti uno o più figli disabili di età superiore ai 21 anni (differenziata per livello di ISEE). Sarà prevista una maggiorazione per ciascun figlio di madre di età inferiore a 21 anni (non differenziata per livello di ISEE) e per ciascun figlio minore di un nucleo con entrambi i genitori titolari di reddito da lavoro (differenziata per livello di ISEE).
Come fare domanda per l’assegno unico?
Come spiega il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, avanzare la domanda per ottenere l’assegno unico sarà semplice. La procedura verrà infatti snellita al massimo!
La domanda per l’assegno unico dovrà essere presentata annualmente a partire dal mese di Gennaio 2022. L’operazione verrà fatta grazie ad un format specifico nel quale si dovranno inserire pochi e semplici dati indispensabili. L’idea è infatti quella di rendere la compilazione della domanda il più agevole possibile, per procedere alla erogazione delle somme spettanti già a partire dalla fine del mese di marzo 2022.
Il nuovo assegno unico per i figli verrà accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario (o dei beneficiari), oppure mediante bonifico domiciliato. Coloro che invece percepiscono già il Reddito di Cittadinanza faranno eccezione: loro riceveranno l’importo con le stesse modalità di erogazione del RdC.