L’assegno unico e universale è un supporto economico messo a disposizione delle famiglie che dei figli a carico. Viene erogato a partire dal mese di marzo 2023: quanti hanno già beneficiato dell’assegno non devono rinnovare la domanda: l’Inps provvederà a rinnovarlo d’ufficio. Continua a rimanere obbligatorio, invece, l’aggiornamento dell’Isee, in modo da poter usufruire dell’importo completo.
L’Inps, infatti, provvede ad erogare l’assegno unico proprio sulla base dell’Isee del nucleo familiare di appartenenza. Nel caso in cui non fosse presentato un Isee, l’istituto provvede ad erogare l’importo minimo previsto, indipendentemente dal reddito.
Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo come funziona l’assegno unico.
Indice
A chi spetta l’assegno unico per i figli?
Come sarà facile immaginare, l’assegno unico e universale non potrà essere elargito a chiunque. Ci sono infatti dei requisiti ben precisi secondo i quali spetterà o meno l’assegno unico. Vediamoli insieme.
Per poter beneficiare dell’aiuto costituito dell’assegno unico, le famiglie dovranno:
- presentare un Certificato Isee: soltanto le famiglie che dimostreranno di possedere un Isee – quindi un indicatore della situazione economica equivalente – in corso di validità e non superiore a 50.000 euro;
- essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
- presentare il documento relativo all’attestazione del pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- essere residente e domiciliato in Italia con i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età. È fondamentale che il genitore che presenta la domanda e il figlio siano coabitanti ma, nel caso di genitori separati, l’assegno sarà suddiviso al 50% per entrambe le parti;
- essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale;
Solo con questi requisiti di base, è possibile fare richiesta per ottenere gli aiuti derivanti dall’assegno unico a partire dal 2022.
Il provvedimento cita in massima parte i genitori, ma anche i nonni con nipoti a carico potranno beneficiare dell’assegno unico. Per farlo, essi dovranno essere in regolare possesso di formale provvedimento di affido o in ipotesi di collocamento o accasamento etero familiare.
Come avviene il calcolo dell’importo dell’assegno?
Come abbiamo avuto modo di capire, l’assegno unico sarà disponibile soltanto su presentazione dell’Isee. Per i meno ferrati, l’Isee è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Si tratta di un documento indispensabile per valutare e confrontare la situazione economica annua delle famiglie ed, eventualmente, accedere a bonus o prestazioni sociali… come l’assegno unico!
Nella tabella – aggiornata ai dati del 2024 – sottostante è presente il calcolo preciso dell’ammontare dell’assegno unico. Con questa, cercheremo di fare un po’ più di chiarezza tramite alcuni esempi specifici.
Soglia Isee | Assegno figli minori e disabili | Maggiorazione mensile per nuclei con almeno tre figli |
Fino a 17.000 € | 199,4 € | 96,9 € |
da 17.090 a 17.318 € | 198,8 € | 96,5 € |
da 17.318 a 17.432 € | 197,7 € | 95,9 € |
da 17.432 a 17.546 € | 197,1 € | 95,6 € |
da 20.166 a 20.280 € | 183,4 € | 88,0 € |
da 27.231 a 27.234 € | 148,1 € | 68,1 € |
da 36.459 a 36.574 € | 101,9 € | 10,9 € |
Sono oltretutto previste alcune maggiorazioni per alcuni casi specifici.
Se in famiglia è presente uno o più figli disabili minorenni (maggiorazione differenziata per grado di disabilità); se sono presenti uno o più figli disabili maggiorenni fino a 21 anni (differenziata per grado di disabilità); o se invece se sono presenti uno o più figli disabili di età superiore ai 21 anni (differenziata per livello di Isee). Sarà prevista una maggiorazione per ciascun figlio di madre di età inferiore a 21 anni (non differenziata per livello di Isee) e per ciascun figlio minore di un nucleo con entrambi i genitori titolari di reddito da lavoro (differenziata per livello di Isee).
Come fare domanda per l’assegno unico?
Come spiega il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, avanzare la domanda per ottenere l’assegno unico sarà semplice. La procedura verrà infatti snellita al massimo!
La domanda per l’assegno unico dovrà essere presentata annualmente a partire dal mese di gennaio. L’operazione verrà fatta grazie ad un format specifico nel quale si dovranno inserire pochi e semplici dati indispensabili. L’idea è infatti quella di rendere la compilazione della domanda il più agevole possibile, per procedere alla erogazione delle somme spettanti già a partire dalla fine del mese di marzo 2022.
Il nuovo assegno unico per i figli verrà accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario (o dei beneficiari), oppure mediante bonifico domiciliato.