Contatori intelligenti: ecco lo strumento tramite il quale l’Unione europea può mettere in atto il piano di razionamento dei consumi allo studio della Commissione. Obbligare i cittadini a ridurre autonomamente e in modo coordinato l’utilizzo dell’elettricità sarebbe un’impresa inattuabile. L’unico modo per applicare il taglio della corrente durante le ore di punta è allora il controllo da remoto da parte del fornitore, tramite gli “smart meter”.
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Razionamenti luce e gas, dovremo cambiare i contatori? Cosa sono gli “smart meter”
Come spiega l’Autorità per l’energia e l’ambiente, Arera, la sostituzione negli edifici di tutta Europa dei vecchi contatori con questi di nuova generazione sta già avvenendo da alcuni anni.
Da quanto riporta l’Autorità, “l’Italia è stato il primo paese europeo a introdurre su larga scala gli smart meter elettrici per i clienti finali in bassa tensione” e secondo dati aggiornati al 2022 è tuttora il primo paese al mondo per numero di contatori intelligenti, circa 35 milioni.
L’Arera spiega ancora sul suo sito che “con il termine ‘smart metering’ si intendono i sistemi che consentono la telelettura e telegestione dei contatori di energia elettrica, gas e acqua”.
“I vantaggi dei sistemi di smart metering – si legge – sono numerosi: oltre alla riduzione di costi per le letture e per le operazioni di gestione del contratto (es., cambio fornitore, disattivazione etc.) che possono essere effettuate in modo automatico a distanza, e con maggiore frequenza, senza un intervento in loco dell’operatore, i sistemi di smart metering consentono altri vantaggi, che dipendono dal settore in cui sono applicati”.
Tra questi in particolare:
- migliore consapevolezza del cliente finale in relazione ai propri consumi e promozione dell’efficienza energetica e dell’uso razionale delle risorse;
- migliore gestione della rete e migliore individuazione delle perdite tecniche e commerciali.
- e per quanto riguarda i settori liberalizzati, facilitazione della concorrenza per la possibilità di ottenere una lettura “spot” (al di fuori del ciclo di lettura) in occasione del cambio di fornitore.
Luce e gas, il piano di razionamento Ue
Sarà tramite l’utilizzo dei contatori intelligenti che l’Unione europea potrà rendere possibile una riduzione della domanda del gas essenziale per alimentare le centrali elettriche.
Con l’autunno alle porte, la crisi energetica aggravata dalle conseguenze della guerra in Ucraina rende sempre più indispensabile un piano di razionamento dei consumi.
Nelle prossime ore la Commissione europea dovrebbe varare la prima parte del pacchetto sull’energia, che dovrebbe comprendere, oltre al taglio delle forniture di elettricità, la tassazione sugli extra-profitti per le multinazionali dell’energia e il contributo di solidarietà da parte delle società che lavorano i combustibili fossili.
Il piano verrebbe poi presentato ai governi nazionali ai quali rimarrà la decisione sulla fascia oraria nella quale limitare la corrente. Ai Paesi membri dovrebbe essere chiesto di tagliare la fornitura mensile del 10%, di cui il 5% nelle ore di punta, che sarebbero comprese tra le 8 e le 19.
Nella prima bozza del piano Ue di razionamento dell’elettricità, si legge che “la riduzione obbligatoria “dovrebbe risultare” da un taglio operato “in 3-4 ore per giorno lavorativo in media, che normalmente corrispondono alle ore di picco dei consumi. Tale fascia – si legge ancora – può includere ‘anche la generazione di elettricità di fonti rinnovabili'”.
Nella pratica il razionamento nelle ore di punta di consumo dell’elettricità si dovrebbe concretizzare nel divieto di utilizzare più elettrodomestici come lavastoviglie, lavatrice e forno nelle stesso momento.