Btp Valore piace agli italiani: la prima emissione del 2024 non ha deluso le aspettative del ministero dell’Economia e delle Finanze e dal 26 febbraio, giorno del lancio, il titolo di Stato ha incassato quasi 15 miliardi di euro. Btp Valore è un titolo di Stato a medio termine (6 anni) e a tasso variabile. Si tratta di un buon prodotto per chi voglia mettere al sicuro il proprio denaro per alcuni anni salvandolo dall’inflazione e ricavando un piccolo margine. Ma oggi in Italia esistono anche altre forme di investimento a 6 anni dedicate ai piccoli risparmiatori. Scopriamole.
Indice
Il rendimento di Btp Valore
Btp Valore ha un tasso cedolare minimo garantito al 3,25% per il primo triennio, mentre per il secondo triennio il rendimento sale al 4%. C’è poi l’extra premio finale di fedeltà pari allo 0,7% per chi acquista Btp Valore e lo detiene fino alla scadenza naturale.
Qui avevamo raccontato in dettagli il funzionamento di Btp Valore 2024.
Buoni fruttiferi postali
I piccoli risparmiatori sono spesso attratti dai buoni fruttiferi postali. Poste Italiane li distribuisce, ma sono emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano. Chi intendesse bloccare parte del proprio patrimonio nell’acquisto di titoli di Stato per un termine di 6 anni potrebbe invece valutare alcune alternative rivolgendosi a un ufficio postale.
Buono 3×2
Gli interessi maturano al completamento del primo triennio. Alla fine del terzo anno vengono riconosciuti interessi pari all’1,25% lordo e alla fine del sesto anno gli interessi salgono al 2,25% lordo.
Buono Rinnova
Si tratta di un prodotto dedicato a chi abbia rimborsato un buono fruttifero postale scaduto a partire dall’1 agosto 2023. Anche in questo caso gli interessi maturano al completamento del primo triennio. Questo il rendimento lordo: 1,75% alla fine del terzo anno e 2,50% alla fine del sesto anno.
Buono Risparmio Sostenibile
Si tratta di un prodotto dalla durata massima di 7 anni, ma è possibile chiuderlo anche prima. Questi gli interessi lordi:
- primo anno – 0,50%;
- secondo anno – 0,60%;
- terzo anno – 0,75%;
- quarto anno – 1%;
- quinto anno – 1,10%;
- sesto anno – 1,25%;
- settimo anno – 2%;
- previsto infine un premio extra per chi mantenga la sottoscrizione fino alla chiusura del settimo anno.
Buono 3×4
Anche in questo caso si tratta di un prodotto a interessi crescenti, ma anche in questo caso chi volesse potrebbe chiuderlo prima. Questi gli interessi lordi:
- dopo 3 anni – 1,25%;
- dopo 6 anni – 1,75%;
- dopo 9 anni – 2%;
- dopo 12 – 2,50%.
Buono ordinario
- primo anno – 0,50%;
- secondo anno – 0,50%;
- terzo anno – 0,67%;
- quarto anno – 0,87%;
- quinto anno – 1%;
- sesto anno – 1,12%;
- settimo anno – 1,25%;
- ottavo anno – 1,40%;
- nono anno – 1,53%;
- decimo anno – 1,62%;
- 11esimo anno – 1,70%;
- 12esimo anno -1,77%;
- 13esimo anno – 1,90%;
- 14esimo anno – 2,01%;
- 15esimo anno – 2,11%;
- 16esimo anno – 2,23%;
- 17esimo anno – 2,36%;
- 18esimo anno – 2,48%;
- 19esimo anno – 2,61%;
- 20esimo anno -2,75%.
Btp aprile 2030
Btp aprile 2030 ha una cedola dell’1,35% e un rendimento del 3,55% e non ha premio a scadenza. Al 26 febbraio ha una quota a 88,8. Il suo rendimento netto, in caso di recupero di credito fiscale a seguito di precedenti minusvalenze, sarebbe superiore al Btp Valore in collocamento. Ma attenzione: se chi lo ha sottoscritto punta su un flusso cedolare come quello garantito dal Btp Valore, Btp aprile 2030 mostra una dinamica cedolare inferiore.
BTpi
BTpi è indicizzato all’inflazione europea, ha cedola reale dello 0,4% e rendimento reale dell1,74%. La scadenza è fissata al 15 maggio 2030. Secondo Mario Allegra, responsabile investimenti Alfa Scf, intervistato da Il Sole 24 Ore, “è migliore quindi del nuovo BTp Valore (senza premio) in caso di inflazione media europea annuale superiore al 1,90% (inflazione implicita). Il problema di questo titolo è che a parità di nominale è piuttosto caro perché incorpora il rateo di inflazione maturato dall’emissione a oggi”.
BTp Italia
BTp Italia ha cedola reale all’1,6% e scadenza a fine giugno 2030, con rendimento reale al 2,51%. “In questo caso l’inflazione implicita è molto più bassa, circa 1,15%, perché l’inflazione italiana può essere più bassa della media europea, come accaduto nel 2023. Questo titolo ha il vantaggio di non pagare in questo momento una rateo di inflazione e quindi si compra ‘tel quel’ poco sopra 95”, spiega ancora Allegra.