Prezzo del pane, dove costa di più in Europa: la classifica

Ancora oggi il prezzo del pane continua ad essere alto. Dal 2020 i prezzi continuano a lievitare nel vero senso della parola

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Due anni fa è scoppiata la guerra in Ucraina. Da allora – era il mese di febbraio 2022 – il costo del pane e della pasta ha continuato a lievitare (anche nel senso figurato del termine). Ma i prezzi alti di questi beni di prima necessità erano cominciati ad aumentare da molto prima. Già nel 2020 si registravano degli incrementi pesanti, tanto che l’Eurostat aveva stilato una classifica dei paesi nei quali il pane costa di più.

Nel 2020, In Italia un chilo di pane aveva un costo variegato da città a città: a Milano e Bologna si può pagare oltre 4 euro, mentre a Napoli si scende sotto i 2 euro. Oggi le cose non sono migliorate di sicuro: a Bologna un chilo di pane costa 5,15 euro, mentre a Milano si spendono 4,85 euro. Ma scopriamo come sono cambiati costi e spese degli italiani.

Prezzo del pane in Europa nel 2020: dove costava di più e dove costava di meno

Eurostat ha analizzato il costo del pane in tutti i 27 Paesi membri dell’Unione europea nel 2019. I forni più cari sono quelli della Danimarca: fatto 100 l’indice del livello dei prezzi della media Ue, un cittadino danese paga il pane più caro, a 151 punti. Circa il triplo rispetto ai cittadini rumeni, il cui prezzo si attesta a un indice pari a 53 punti. Il podio è completato dall’Austria (con 133 punti) e dal Lussemburgo, insieme alla Finlandia (125 punti).

Al quinto posto ci sono Cipro e Svezia, mentre al settimo l’Irlanda va a braccetto con la nostra Italia (114,5 punti, quindi il 14,5% in più rispetto alla media europea). A seguire Belgio, Malta, Grecia, Francia, Spagna, Croazia e Slovenia. Il pane meno caro (sotto quota 100, dunque sotto la media europea) si può acquistare in Germania, Estonia, Portogallo, Slovacchia, Olanda, Lettonia, Lituania, Repubblica Ceca e Ungheria. Chiudono la classifica la Polonia (70), la Bulgaria (65) e la Romania (53).

Prezzo del pane nel 2020, l’analisi di Coldiretti

Sul tema è intervenuta la Coldiretti, che ha analizzato come dal grano al pane il prezzo aumenti di quasi 15 volte per effetto delle speculazioni e delle importazioni selvagge di prodotto dall’estero, con pagnotte spacciate come prodotti made in Italy all’insaputa dei consumatori. L’Italia registra un prezzo del pane superiore del 14,5% rispetto alla media europea: l’associazione presieduta da Ettore Prandini sottolinea come un chilo di grano tenero sia venduto a meno di 21 centesimi, mentre un chilo di pane costi ai consumatori intorno ai 3 euro (per fare un chilo di pane ne serve circa uno di grano, da cui si ottengono 800 grammi di farina da impastare con l’acqua per ottenere un chilo di prodotto finito).

In Italia il prezzo varia da città a città. A Bologna si arriva addirittura a 4,72 euro. Tra le grandi città seguono Milano (4,22) Torino (3,05), Palermo (3,02), Roma (2,63) e Napoli (1,89). Le forti differenze, sottolinea Coldiretti, sono una evidente dimostrazione che l’andamento del prezzo del pane dipende solo marginalmente dal costo del grano, con le quotazioni dei prodotti agricoli sempre più legati alle strategie speculative. Il risultato, denuncia Coldiretti, è che gli agricoltori “devono vendere ben 5 chili di grano per potersi pagare un caffè o una bottiglietta di acqua al bar“.

2024: quanto costa oggi un chilo di pane

A scattare una foto aggiornata del costo del pane ci ha pensato il Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), il quale ha messo in evidenza che i prezzi di pane e pasta continuano a pesare sulle tasche dei consumatori. E non sono stati riassorbiti. Solo per avere un’idea di quanto stia accadendo a Bologna il pane viene venduto a 5,15 euro al chilo, mentre a Milano ha raggiunto il prezzo di 4,85 euro.

Leggermente più abbordabili sono i prezzi a Roma e a Napoli, dove si arriva a spendere, nella prima, 3,26 euro al chilo e 2,33 euro al chilo nella seconda. Anche se in queste due piazze è stato registrato il rincaro più alto dal 2022: rispettivamente del +22% e del 23,9%. A Palermo, invece, si arriva a spendere 4,35 euro, tanto da far concorrenza a Milano.