Cos’è il reddito energetico e a chi spetta

Arriva il reddito energetico: previsti contributi a fondo perduto per l'installazione di pannello solari. La misura è riservata ai nuclei familiari a basso reddito

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Un fondo da 200 milioni di euro per permettere alle famiglie a basso reddito di installare pannelli solari così da risparmiare sulla bolletta energetica. La somma viene messa a disposizione dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica tramite un decreto del ministro  Gilberto Pichetto Fratin. Il nome ufficiale: Fondo nazionale reddito energetico. La somma di 200 milioni complessivi riguarda va spalmata sul biennio 2024 e 2025.

Arriva il Fondo reddito energetico

E non solo: il Fondo può essere incrementato con un versamento volontario da parte di amministrazioni centrali, Regioni, Province, ma anche organizzazioni pubbliche e realtà no-profit. Occorre ricordare a questo proposito che esistono già delle realtà che hanno messo sul tavolo iniziative energetiche in ambito locale, come le Regioni Sardegna e Puglia.

Il fondo sarà gestito dal Gse (Gestore dei servizi energetici), società pubblica che eroga i sussidi alle fonti rinnovabili.

Gli impianti fotovoltaici dovranno avere una potenza nominale di almeno 2 kilowatt e non superiore ai 6. In ogni caso non dovranno andare oltre la potenza nominale in prelievo sul punto di connessione. I pannelli dovranno essere realizzati su superfici, coperture, aree e pertinenze di cui il beneficiario sia titolare di un diritto reale.

Reddito energetico: a chi spetta

Il Fondo reddito energetico è un contributo in conto capitale. Si tratta, cioè, di un contributo a fondo perduto. Potranno accedere al finanziamento i nuclei familiari:

  • che abbiano un Isee inferiore ai 15mila euro
  • oppure con Isee inferiore a 30mila euro ma con almeno 4 figli a carico.

“Con questo provvedimento perseguiamo un doppio fine”, ha spiegato il ministro Gilberto Pichetto. “Quello sociale di sostegno alle fasce più indigenti e, allo stesso tempo, quello ambientale, perché promuoviamo l’utilizzo di energia rinnovabile. È una nuova risposta del governo per concretizzare una reale ed equa sicurezza energetica”.

Con una mano si aiutano le famiglie a basso reddito, dunque, mentre con l’altra si fa qualcosa in favore della transizione verde.

Fondo nazionale reddito energetico: maggiori risorse al Sud

Considerando la situazione dei redditi in Italia, la maggior parte delle risorse saranno spese al Mezzogiorno. Quattro quinti delle risorse verranno suddivise fra 8 regioni:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Molise
  • Puglia
  • Sardegna
  • Sicilia.

In merito all’installazione dei pannelli fotovoltaici restano restano fermi i vincoli paesaggistici, naturalmente.

L’Istat certifica che l’8,9% delle famiglie italiane è in povertà energetica.

Il fondo che eroga il cosiddetto reddito energetico era stato previsto dalla delibera Cipe n. 7 del 17 marzo 2020. La ratio alla base è quella di favorire l’autoconsumo energetico delle famiglie a basso reddito. Le risorse però sono rimaste a lungo bloccate.

La misura va ad aggiungersi a quelle già predisposte dalla Legge di Bilancio in favore delle famiglie a basso reddito e a sostegno della transizione green.

Quanto costa un impianto fotovoltaico

Un impianto fotovoltaico da 6 kW ha un costo medio che va da 12mila ai 15mila euro. Con circa 3mila euro in più è possibile aggiungere un accumulatore. Un impianto di questo tipo consente un notevole risparmio sulla bolletta energetica, anche in misura del 75%.