Quali sono i conti correnti più convenienti: tutti i servizi in aumento

Analisi approfondita alla scoperta dei servizi bancari online in aumento, così come degli istituti più convenienti oggi in Italia

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Pubblicato: 9 Gennaio 2024 09:34

Un’analisi approfondita dei conti bancari italiani è stata condotta da Altroconsumo per il Corriere della Sera, al fine di evidenziare le proposte più vantaggiose oggi sul mercato. Per farlo è stata effettuata una simulazione, indicando un conto tipo, con giacenza media di 4mila euro, sul quale viene accreditato uno stipendio ed è sfruttato per la domiciliazione bancaria del pagamento delle bollette.

Nell’arco di un anno, inoltre, i soldi che circolano su questo conto presunto garantiscono il pagamento di 12 rate del mutuo, con il titolare che opera altrettanti prelievi allo sportello e opera 10 bonifici su conti di altre banche. Ecco lo scenario da cui si parte e quali sono le proposte più interessanti.

L’analisi dei conti correnti

Altroconsumo ha portato avanti un’analisi su conti correnti proposti da un totale di dieci istituti bancari. Parliamo di Banco Bpm, Bnl Bnp Paribas, Bper, CheBanca!, Credem, Crédit Agricole, Intesa Sanpaolo, Mps, Poste Italiane e Unicredit. Ciò al fine di avere un quadro delle evoluzioni di commissioni e tassi.

Sono ormai lontani i tempi in cui il Bancomat veniva offerto gratuitamente. Il canone medio è ora di 10,80 euro, con un netto aumento registrato nell’arco del 2023, considerando la media di gennaio dello scorso anno, pari a 9,190 euro. Una proposta però differente rispetto al passato, che giustifica in parte la presenza di un costo di gestione. Si parla infatti di Bancomat internazionali, che si poggiano su ben altro sistema, considerando anche il mondo degli acquisti online e la tecnologia contactless.

Registrati aumenti anche sul fronte delle carte di credito, che già non vantavano canoni calmierati, per così dire. Aumento pari al +3,13%, con una media di 51,36 euro. Sempre più diffuso, inoltre, il pagamento delle spese connesse alla pubblica amministrazione. Un trend che sta generando commissioni in netta crescita. Il costo medio è oggi di 1,77 euro, in aumento del 4,5% da gennaio 2023. Non va di certo meglio a chi decide di affidarsi allo sportello bancario per il pagamento di bollette, multe e non solo, ovviamente con addebito su conto e non in contanti: 3,39 euro di media, con un innalzamento del +10,8%.

In un mare di incrementi, è in diminuzione la commissione relativa al bonifico allo sportello. Scende del 6%, con una media di 5,19 euro. Sul fronte dei tassi, invece, salgono i costi per i correntisti che vanno in rosso. Il tasso passivo su quello che risulta essere lo scoperto è al 18,24%. Un aumento considerevole, dato il tasso di gennaio 2023: 17,79% (già salito notevolmente dal 2022 al 2023, con una precedente quota fissata allo 17,08% in media).

Conti correnti meno cari

Se in precedenza abbiamo parlato di 10 grandi banche, così da ottenere una media degli aumenti, ora ci concentriamo sulla simulazione più ampia condotta da Altroconsumo. Si è fatto riferimento a ben 297 istituti bancari, tenendo fuori dall’analisi eventuali promozioni.

Il primato spetta alle banche con tasso attivo:

  • Banca Sistema: 1,5 lordo e 1,11% netto;
  • Banca Progetto: 0,25% lordo e 0,19% netto;
  • Banca Ifis: 0,20% lordo e 0,15% netto;
  • Ibl Banca: 0,10% lordo e 0,07% netto.

L’analisi scende nel dettaglio delle proposte, evidenziando come Banca Sistema abbia il suo fiore all’occhiello in SI conto! Corrente, proposta che, a quel tasso, garantisce 44,40 euro annui al cliente, tenendo conto della ritenuta del 26%.

Banca Progetto punta invece su Conto Key, con guadagno annuale di 7,40 euro, che cala verso quota 5,92 con Rendimax di Banca Ifis. E il mondo bancario tradizionale? Si impone Ibl Banca con Controcorrente-Semplice, che garantisce un guadagno di 2,96 annui.