BTP Italia, nuova emissione: ecco date, durata e cedole. Conviene?

Il Ministero del Tesoro ha annunciato che a marzo arriverà un nuovo BTP Italia, investimento relativamente sicuro pensato apposta per i piccoli risparmiatori privati

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Il 2023, così come in parte il 2022, è l’anno dei BTP. Il Tesoro scalda i motori e annuncia che a marzo arriverà un nuovo BTP Italia, investimento relativamente sicuro che piace particolarmente agli italiani. Come per le precedenti emissioni, potranno aderirvi tutti i risparmiatori retail. Il BTP Italia è il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale, pensato proprio per i risparmiatori individuali.

Come funzionano i BTP classici

I Btp, Buoni del Tesoro Poliennali, sono titoli a medio-lungo termine, a reddito fisso. L’asta classica è riservata agli intermediari istituzionali, e cioè a banche, broker e agenti. La cedola fissa è pagata semestralmente.

Ci sono BTP da 18 mesi a 3, 5, 7, 10, 15, 20, 30 e 50 anni. Per aumentare la liquidità, il Tesoro emette Btp a 5 anni e mezzo, 10 anni e mezzo, 15 anni e mezzo e 31 anni, in modo che quando il ciclo di riaperture sarà terminato, la scadenza residua del titolo sarà prossima a 5, 10, 15 e 30 anni. Il MEF non emette invece più Buoni del Tesoro con scadenze di 2, 4 e 9 anni.

Le varie scadenze consentono agli investitori di programmare flussi di cassa regolari durante tutto l’arco dell’anno. Inoltre, i BTP sono particolarmente apprezzati per la loro liquidità: prima della scadenza gli investitori istituzionali possono comprare o venderli sia sul mercato secondario regolamentato (Mts), per operazioni non inferiori a 2 milioni di euro, che su quello non regolamentato, cosiddetto over-the-counter.

Come funziona il BTP Italia e cosa c’è di diverso dagli altri Buoni del Tesoro

Ma i cittadini invece cosa possono fare? I BTP Italia nascono proprio per questo: per consentire ai privati di effettuare queste transazioni sul mercato secondario regolamentato, il cosiddetto Mot-Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato, dove sono consentite operazioni dal taglio minimo di 1.000 euro.

I BTP Italia sono delle particolari tipologie di BTP, particolarmente adatti per quegli investitori che richiedono pagamenti costanti. I BTP Italia sono i primi titoli di Stato indicizzati all’inflazione italiana, con cedole semestrali e durata pari a 4 5, 6 e 8 anni, pensati soprattutto per le esigenze dei risparmiatori e degli investitori retail.

Sono infatti i primi titoli di Stato che il Tesoro emette utilizzando come detto non il meccanismo tradizionale dell’asta, ma la piattaforma MOT di Borsa Italiana-London Stock Exchange Group appunto su borsaitaliana.it. L’acquisto all’emissione, oltre che in banca, può essere fatto anche tramite qualsiasi home banking abilitato alle funzioni di trading.

Essendo indicizzati all’inflazione italiana, sono titoli studiati apposta per gli investitori al dettaglio. Garantiscono infatti all’investitore una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi italiani: sia le cedole, pagate semestralmente, che il capitale, la cui rivalutazione viene anch’essa corrisposta semestralmente, sono rivalutati in base all’inflazione italiana, misurata dall’Istat attraverso l’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (Foi), con esclusione dei tabacchi.

Grazie a questo meccanismo di indicizzazione, ogni 6 mesi viene riconosciuto all’investitore il recupero della perdita del potere di acquisto che si è avuta in quel periodo, attraverso il pagamento della rivalutazione semestrale del capitale sottoscritto. Inoltre, le cedole, anch’esse pagate semestralmente, garantiscono un rendimento minimo costante in termini reali.

È previsto, infine, un “premio fedeltà”, ossia una percentuale del valore nominale dell’investimento esclusivamente per gli investitori che acquistano i titoli durante la prima fase del periodo di collocamento e li detengono fino alla scadenza.

Il BTP Italia conviene? A chi?

Come abbiamo visto, i BTP Italia sono un investimento di medio termine che prevede una remunerazione sempre allineata all’evoluzione del costo della vita. Le modalità di acquisto lo rendono un prodotto ideale per chi è abituato a gestire in autonomia i propri investimenti tramite i sistemi di trading online. Si possono infatti anche acquistare tramite le Poste con Conto Banco Posta, così come tutti gli altri titoli di Stato.

Ma che succede se non c’è inflazione e ci troviamo invece in una fase di deflazione? In questo caso, le cedole vengono comunque calcolate sul capitale nominale investito, quindi con una protezione estesa non solo alla quota capitale, ma anche agli interessi.

I BTP Italia hanno un lotto minimo pari a 1.000 euro. Per quanto riguarda la prima fase del periodo di collocamento destinata ai risparmiatori individuali, il taglio minimo acquistabile di ciascun ordine è di 1.000 euro e se ne possono acquistare all’emissione per multipli di 1.000 euro.

Il tasso viene comunicato dal Tesoro ogni volta prima dell’apertura del periodo di collocamento e dipende dalle condizioni di mercato del periodo.

L’ammontare di ogni cedola viene calcolato moltiplicando la metà del tasso di interesse reale cedolare annuale fisso, stabilito all’emissione, per il capitale sottoscritto, rivalutato sulla base dell’inflazione verificatasi su base semestrale. Alla scadenza finale, i Btp Italia garantiscono la restituzione del valore nominale sottoscritto.

Essendo l’unico titolo di Stato che non viene messo all’asta in modo tradizionale, chi acquista il titolo durante la prima fase del periodo di collocamento ha la sicurezza di potersi aggiudicare sempre il quantitativo richiesto.

L’altra buona notizia è che non è prevista alcuna commissione bancaria a carico degli investitori per l’acquisto all’ emissione, come per gli altri titoli di Stato a medio lungo termine. Le commissioni per la vendita anticipata o l’acquisto successivamente all’emissione sono quelle concordate con la propria banca. Come per tutti gli altri titoli di Stato, inoltre, la tassazione dei redditi di capitale e diversi è al 12,5%.

Nuova emissione BTP Italia a marzo: cosa sapere

Dopo la diciottesima emissione andata letteralmente a ruba, a marzo, arriverà una nuova emissione del BTP Italia. Il collocamento avverrà sempre sulla piattaforma elettronica MOT: come banche dealers ci saranno Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Il nuovo BTP Italia, che presenta le stesse caratteristiche dei precedenti, avrà una durata di 5 anni e, come già avvenuto, è previsto un premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza.

Come di consueto, il titolo sarà collocato sul mercato in due fasi:

  • la prima fase si svolgerà da lunedì 6 a mercoledì 8 marzo, salvo chiusura anticipata, e sarà riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (il cosiddetto mercato retail) dove verranno soddisfatte tutte le richieste pervenute
  • la seconda fase avrà luogo nella mattinata del giorno 9 marzo e sarà riservata solo agli investitori istituzionali.

Potranno sottoscrivere il BTP Italia tutti i risparmiatori ovunque detengano un conto titoli, in banca o presso gli uffici postali, anche utilizzando il proprio home banking se abilitato alle funzioni di trading.

La scadenza del nuovo titolo è fissata per il 14 marzo 2028. I tassi minimi garantiti saranno comunicati venerdì 3 marzo.