Vaccino Covid, cambia tutto per la quarta dose: chi deve farla e quando

I motivi per cui il Ministero della Salute ha esteso la platea delle persone che possono sottoporsi al secondo richiamo di vaccino anti Covid

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Redazione

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Il Ministero della Salute ha esteso la platea vaccinale destinataria della seconda dose di richiamo, o second booster, della campagna vaccinale contro il Sars-Cov-2. Cambiando dunque la fascia di età per cui è consigliabile sottoporsi alla “quarta dose” di vaccino anti Covid. La decisione è arrivata dopo la nota congiunta dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, e l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Sulla questione si è prima espressa la Commissione consultiva tecnico scientifica dell’Aifa.

Perché il Ministero della Salute ha cambiato idea sulla quarta dose

Alla base del cambio di rotta ministeriale c’è l’analisi dell’attuale situazione, in cui l’aumento della circolazione del virus e la ripresa della curva epidemica sta portando sempre più posti letti a essere occupati in area medica e, seppure in misura più ridotta, in terapia intensiva.

Il dicastero ha anche valutato, come spiegato nella circolare dell’11 luglio, tutte le evidenze scientifiche disponibili sull’efficacia della seconda dose di richiamo – la quarta dose di vaccino anti Covid – nel prevenire le forme gravi di Covid-19 causate dalle varianti attualmente in circolazione.

Quando deve essere fatto il secondo richiamo di vaccino anti Covid

Le indicazioni non differiscono particolarmente da quelle decise in precedenza, se non per l’età dei pazienti per cui è consigliato sottoporsi all’iniezione. Il Ministero della Salute raccomanda la somministrazione di una seconda dose di richiamo, o second booster, di vaccino anti Covid a mRna, nei dosaggi che seguono.

  • Per il Comirnaty di Pfizer e BioNTech: 30 microgrammi diluiti in 0,3 millilitri di soluzione.
  • Per lo SpikeVax di Moderna: 50 microgrammi diluiti in 0,25 millilitri di soluzione.

In entrambi i casi devono essere passati almeno 120 giorni, circa 4 mesi, dalla prima dose di richiamo o da un eventuale tampone positivo successivo al booster primario.

Per chi è consigliata la quarta dose: over 60 e pazienti fragili over 12

La “quarta dose” è ora consigliata a tutte le persone di età uguale o superiore ai 60 anni e per i soggetti fragili di età pari o superiore ai 12 anni (solo il Comirnaty può essere somministrato nella fascia tra i 12 e i 17 anni, mentre entrambi i vaccini a mRna possono essere somministrati dai 18 anni in su).

Cambiano dunque le indicazioni dello scorso aprile, che potete trovare qua, quando il secondo richiamo anti Covid era consigliato solo ai soggetti con età uguale o superiore agli 80 anni e ai pazienti fragili con età uguale o superiore ai 60 anni.

Chi sono i pazienti fragili: la lista delle patologie e dei quadri clinici

I pazienti fragili sono identificati dalla presenza di una o più di queste condizioni cliniche.

  • Malattie respiratorie: fibrosi polmonare idiopatica e patologie per cui è necessaria l’ossigenoterapia.
  • Malattie cardiocircolatorie: scompenso cardiaco in classe avanzata, pazienti post shock cardiogeno.
  • Malattie neurologiche: sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone, sclerosi multipla, distrofia muscolare, paralisi cerebrali infantili, miastenia gravis, patologie neurologiche disimmuni.
  • Endcrinopatie: diabete di tipo 1, diabete di tipo 2 in terapia con almeno due farmaci o con complicanze, morbo di Addison e panipopituitarismo.
  • Malattie epatiche: cirrosi epatica.
  • Malattie cerebrovascolari: evento ischemico-emorragico cerebrale con compromissione dell’autonomia neurologica e cognitiva, stroke nel biennio 2020-2022, strofe di ranking pari o superiore a 3 antecedente al 2020.
  • Emoglobinopatie: thalassemia major, anemia e cellule falciform, altre anemie gravi.
  • Altri quadri come fibrosi cistica, sindrome di Down, grave obesità con BMI superiore a 35, disabilità grave ai senti della legge 104/1992.

Vi avevamo già anticipato qua la possibilità di un ampliamento della platea del second booster. Il resto della popolazione under 60, se non peggiorerà ulteriormente la situazione epidemiologica, dovrà aspettare con tutta probabilità i vaccini di seconda generazione, come quello “incredibile” di cui vi abbiamo parlato qui.