Veneto, ok all’esenzione del ticket per le vittime di violenza: coperte cure psico-fisiche

La Regione Veneto esenta dal pagamento del ticket tutti i cittadini del proprio territorio costretti a cure fisiche e psicologiche perché vittime di violenza: la misura sarà attiva dal 1° febbraio 2025

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 22 Gennaio 2025 19:13

La Giunta regionale del Veneto ha approvato la delibera proposta dall’Assessore alla Sanità della Regione, Manuela Lanzarin, che prevede l’esenzione del pagamento del ticket nelle strutture sanitarie del territorio per chi è stato vittima di violenza. L’intervento, più nello specifico, sarà attivo dal primo febbraio 2025 ed è collegato alle misure volte a tutelare le vittime di violenza residenti in Veneto che accedono alle strutture sanitarie, così come previsto dall’art. 21 della legge regionale 33/2024 a sua volta legata alla Legge di stabilità 2025. Il supporto, per i soggetti beneficiari, sarà sia di natura fisica che psicologica.

Niente ticket per le vittime di violenza

L’iniziativa della Regione Veneto, come detto, ha il principale fine di aiutare economicamente chi, non certo per colpa sua, si ritrova costretto a dover affrontare un percorso di natura psicologica o di riabilitazione fisica. L’unico requisito necessario per le vittime di violenza è essere residenti all’interno della Regione.

A rientrare nel beneficio, nello specifico, sono tutte le prestazioni mediche fruite dalla vittima di violenza dalla data di dimissioni dal Pronto Soccorso, ivi incluse quelle relative alle spese psicologiche e quelle di specialistica ambulatoriale connesse alla violenza subita.

Una decisione di civiltà e contrasto

A rivendicare l’importanza della scelta presa dalla Giunta regionale del Veneto sull’esenzione del ticket per chi è stato vittima di violenza, è stata la stessa promotrice Manuela Lanzarin che, senza mezzi termini, ha parlato di una “decisione di civiltà” con la quale l’amministrazione locale del Nord Est guidata da Luca Zaia punta a stare quanto più vicino possibile alla persone che si trovano nella non facile situazione di una riabilitazione, fisica ed emotiva, resasi necessaria per le riscontrate violenza subite.

“L’esenzione dal pagamento del ticket – ha aggiunto l’Assessore alla Sanità della Regione Veneto – è un modo concreto per occuparsi di loro, non solo attraverso la cura delle ferite. Infatti l’esenzione riguarderà l’intero percorso di cura, successivo alla dimissione dal Pronto soccorso. Le donne colpite da questi terribili traumi hanno anche necessità di sentire la vicinanza delle istituzioni e questo è un modo per creare fiducia e dare aiuto”.

La necessità di evitare che la violenza si verifichi

Con la sua misura, la Regione Veneto, oltre a fornire assistenza medica alle vittime, si prefigge anche l’obiettivo di trovare delle soluzioni che permettano di “riconoscere la violenza” e anticipare “la necessità di cure mediche”.

“Sarà l’obiettivo da raggiungere – ha aggiunto l’Assessore alla Sanità veneta Lanzarin – e lo potremo fare attraverso la consapevolezza dei singoli ed il lavoro e l’impegno comune di tutti gli attori istituzionali e della società nella sua interezza. Non voltare le spalle ai minimi segnali di prevaricazione e quando il rispetto della persona viene meno, può fare la differenza, perciò sarà importante lavorare assieme agli enti del territorio ed a tutte le operatrici impegnate nel contrasto alla violenza contro le donne”.