Tumori, i migliori ospedali in Italia per curarsi: l’elenco per tipologia

Il ROPI, la rete oncologica pazienti italiani, ha aggiornato la mappa dei migliori ospedali in Italia specializzati nel curare i tumori, dividendoli per patologia

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

L’Istituto Superiore di Sanità registra circa 2 milioni e 250 mila malati oncologici in Italia, che rappresentano circa il 4% della popolazione. La battaglia contro il cancro è una sfida prioritaria per innumerevoli pazienti in Italia, la domanda cruciale “Dove mi curo?” si pone come il punto di partenza fondamentale verso la speranza di una guarigione completa. Il ROPI fornisce online una versione aggiornata dei migliori centri in Italia, suddivisi per sede tumorale.

La mappa è ideata per offrire un sostegno ai pazienti nel loro viaggio attraverso i complessi percorsi di cura. Il suo obiettivo è chiaro: aiutare le persone a individuare con precisione e sicurezza i centri di eccellenza per la terapia delle malattie oncologiche più diffuse, offrendo così una guida affidabile verso la migliore cura possibile.

Che cos’è la mappa “Dove mi curo” per scegliere l’ospedale migliore

Questo strumento è stato sviluppato dalla Rete oncologica dei pazienti d’Italia (ROPI), un’organizzazione impegnata nel miglioramento dell’accesso alle cure e nella promozione della consapevolezza sui diritti dei pazienti oncologici. La mappa “Dove mi curo?” si basa sui dati forniti dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), garantendo così una solida base informativa per le decisioni dei pazienti.

Un principio fondamentale su cui si basa questa iniziativa è l’importanza dei numeri nell’analisi dell’attività chirurgica oncologica di un ospedale. Come sottolinea il ROPI, i volumi di interventi eseguiti in un anno rappresentano un indicatore chiave di qualità, con numerosi studi che hanno evidenziato una correlazione tra volumi di attività più elevati e migliori risultati terapeutici. Questo principio è stato applicato nella definizione dei volumi-soglia di intervento per ciascuna patologia, basati su una meticolosa analisi della letteratura scientifica e delle banche dati ufficiali.

Il metodo utilizzato per misurare i dati e creare la classifica è stato considerare il numero degli interventi effettuati in un anno, perché, come si legge nel documento del ROPI, sempre più spesso i pazienti richiedono questo tipo di dato per stabilire qual è la struttura più specializzata nella cura dei tumori. I centri inoltre sono stati scelti in base alla certificazione dei percorsi assistenziali da parte dell’OECI (Organization of European Cancer Institutes). Un numero più alto di interventi rappresenta, in questa classifica, l’indicatore più affidabile dell’affidabilità della struttura in questione.

Il tema degli interventi sotto soglia

L’aggiornamento del 2024 mostra che in Italia, circa il 46% degli ospedali esegue un numero insufficiente di interventi di chirurgia oncologica, cadendo al di sotto della soglia definita come ottimale per garantire la sicurezza e la qualità dei risultati. Per questo motivo si parla di “interventi sotto soglia”.

Solamente 13 strutture ospedaliere italiane sono certificate dall’OECI per la qualità del percorso di cura offerto. La notizia positiva è che questo trend è in calo, infatti i dati mostrano che dal 2017 al 2022 il numero di ospedali che operano al di sotto della soglia minima è diminuito del 16%, passando da 5.670 a 4.747. Allo stesso tempo, si è registrata una riduzione dei volumi complessivi di interventi di chirurgia oncologica negli ospedali che operano al di sotto della soglia: da 57.419 interventi nel 2017 (pari al 29% degli interventi totali) a 47.230 nel 2022 (pari al 23% degli interventi totali).

La classifica dei migliori ospedali per curarsi dai tumori

Una panoramica dei risultati evidenzia un netto divario tra le diverse regioni italiane, con il Nord del Paese costantemente in testa alla classifica e il Sud che fatica a emergere. La classifica evidenzia una varietà di istituti ospedalieri che eccellono in diverse specializzazioni oncologiche. Per esempio, c’è la presenza ricorrente di alcune strutture, come l’Istituto europeo di oncologia (IEO) a Milano, l’Istituto Humanitas di Rozzano e l’Istituto nazionale dei tumori di Milano, fondazione IRCCS, che emergono come punti di riferimento in diverse categorie di tumori. In particolare, l’Istituto Humanitas di Rozzano si colloca al primo posto in diverse categorie, posizionandosi tra le prime strutture che effettua un numero maggiore di operazioni annuali.

La distribuzione geografica non è uniforme, con un predominio delle strutture settentrionali rispetto a quelle del Sud Italia, sebbene alcune istituzioni meridionali, come la Fondazione G. Pascale di Napoli, dimostrino un elevato numero di operazioni per quanto riguarda il tumore a fegato, polmoni, tiroide, reni, stomaco.

Tumore al cervello

  1. Istituto Humanitas di Rozzano
  2. Policlinico San Martino di Genova
  3. Istituto in Tecnologie Avanzate e Modelli Assistenziali in Oncologia di Reggio Emilia

Tumore al colon

  1. Policlinico Gemelli di Roma, con 505 interventi
  2. Policlinico Sant’Orsola di Bologna, 288 operazioni
  3. Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Pisa (248 interventi)

Tumore all’esofago

  1. Istituto Humanitas di Rozzano
  2. Istituto europeo di oncologia IEO a Milano

Tumore al fegato

  1. Istituto nazionale dei tumori di Milano, fondazione IRCCS
  2. Istituto Humanitas di Rozzano
  3. Istituto nazionale tumori di Napoli

Tumore alla laringe

  1. Policlinico San Martino di Genova
  2. Regina Elena di Roma
  3. Istituto europeo di oncologia IEO a Milano

Tumore al seno

  1. Istituto europeo di oncologia IEO a Milano con 2635 interventi
  2. Policlinico Gemelli di Roma, con 1344 interventi in un anno
  3. IRCCS Humanitas di Milano, dove si calcolano 879 operazioni per tumore al seno

Tumore all’ovaio

  1. Istituto europeo di oncologia IEO a Milano
  2. Istituto nazionale dei tumori di Milano, fondazione IRCCS
  3. Istituto in Tecnologie Avanzate e Modelli Assistenziali in Oncologia di Reggio Emilia

Tumore al pancreas

  1. Istituto Humanitas di Rozzano
  2. Policlinico San Martino di Genova
  3. Istituto nazionale dei tumori di Milano, fondazione IRCCS

Tumore ai polmoni

  1. Azienda Ospedaliera Sant’Andrea a Roma con 572 interventi
  2. Istituto europeo di oncologia IEO a Milano (538 operazioni)
  3. Az. Ospedaliero-Universitaria Careggi a Firenze (462 operazioni)

Tumore alla prostata

  1. Az. Ospedaliero-Universitaria Careggi a Firenze, con ben 726 inet
  2. Istituto europeo di oncologia IEO a Milano
  3. Regina Elena di Roma
  4. Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (VR)

Tumore ai reni

  1. Regina Elena di Roma
  2. Istituto europeo di oncologia IEO a Milano
  3. Fondazione G. Pascale di Napoli

Tumore al retto

  1. Fondazione G. Pascale di Napoli
  2. Istituto Humanitas di Rozzano
  3. Istituto europeo di oncologia IEO a Milano

Tumore allo stomaco

  1. Policlinico Gemelli di Roma, con 142 interventi in un anno
  2. AOUI Verona di Borgo Trento, 89 operazioni
  3. San Raffaele di Milano con 88 interventi

Tumore alla tiroide

  1. Istituto in Tecnologie Avanzate e Modelli Assistenziali in Oncologia di Reggio Emilia
  2. Fondazione G. Pascale di Napoli
  3. Istituto europeo di oncologia IEO a Milano

Tumore all’utero

  1. Istituto europeo di oncologia IEO a Milano
  2. Regina Elena di Roma
  3. Istituto nazionale dei tumori di Milano, fondazione IRCCS

Tumore alla vescica

  1. Regina Elena di Roma
  2. Fondazione G. Pascale di Napoli
  3. IOV di Castelfranco Veneto (TV)