Concorsi pubblici, posti riservati ai volontari: la novità

Nel decreto PA è stata inserita una norma che prevede un 15% dei posti dei bandi della pubblica amministrazione destinato a chi ha concluso senza demerito lo SCU

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

I candidati che hanno preso parte alle attività del Servizio Civile avranno la priorità sul 15% dei posti nei concorsi pubblici. È una delle novità introdotte con il decreto PA bis, appena riconvertito in legge. La nuova norma, che prevede appunto una corsia preferenziale per i volontari che abbiano concluso senza demerito lo Scu, è stata proposta dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, per il quale si tratta di un “riconoscimento concreto e tangibile” per le ragazze e i ragazzi “con motivazioni che vanno ben oltre il corrispettivo economico che assicuriamo nell’arco dell’anno di servizio”.

Il decreto PA bis

“L’obiettivo che abbiamo è quello di rendere la pubblica amministrazione più moderna, innovativa e digitale” ha dichiarato il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo commentando il via libera definitivo al Senato della conversione in legge del decreto PA bis. Il provvedimento ha l’obiettivo di riformare la macchina statale, dalla riorganizzazione di alcune strutture centrali e al potenziamento degli organici, all’accelerazione sui concorsi per l’assunzione di docenti e del personale scolastico (qui abbiamo riportato le nuove regole dei concorsi pubblici).

“L’impegno del governo è massimo – ha assicurato il ministro – per mettere a terra i progetti del Pnrr serve uno Stato moderno che sappia rispondere in tempi brevi alle richieste degli utenti, cittadini e imprese. Stiamo quindi compiendo ogni sforzo per dotare la macchina amministrativa, sia in termini quantitativi che qualitativi, delle competenze necessarie e per adeguarne il funzionamento ai migliori standard, certi che una Pa veloce ed efficace rappresenti uno strumento indispensabile per il successo di qualunque politica” (qui avevamo parlato delle novità del decreto PA).

I concorsi con la riserva

La riserva per i volontari del Servizio Civile riguarderà tutti i concorsi per l’assunzione di personale non dirigenziale, banditi per tutte le amministrazioni dello Stato:

  • Gli istituti e le scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative
  • Le aziende e le amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo;
  • Le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni;
  • Le istituzioni universitarie;
  • Gli Istituti autonomi case popolari;
  • Le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
  • Tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali;
  • Le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.

In un’intervista a ‘Il Messaggero’, il ministro Abodi ha annunciato, inoltre, di essere a lavoro anche a “una lettera che invierò a tutti i presidenti della società a partecipazione pubblica, perché ogni azienda possa trarre spunto da questa norma per valutare se considerare il servizio civile come un elemento distintivo e valutabile in fase di selezione, unitamente ai titoli e alle competenze. Dopodiché, intendo fare la stessa cosa con Confindustria”.

La nuova norma servirà come incentivo per spingere ragazze e ragazzi verso il Servizio Civile: l’ultimo bando prevede la selezione di 4.629 giovani volontari tra i 18 e 28 anni, da impiegare in 213 progetti, legati a 76 programmi di intervento di Servizio civile digitale da realizzarsi in Italia dietro un compenso di poco più di 500 euro. I candidati interessati dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) entro le 14 del 28 settembre.