Oltre alle criticità legate all’andamento dell’economia, ai rapporti non sempre idilliaci con i partner europei e alle tormentate vicende private, il sonno della premier Giorgia Meloni viene agitato anche dalle vicende giudiziarie di importanti esponenti del governo. Vediamo di chi si tratta.
Andrea Delmastro rinviato a giudizio
L’ultimo in ordine di tempo ad essere finito nel mirino della magistratura è il sottosegretario alla Giustizia in quota Fratelli d’Italia Andrea Delmastro Delle Vedove. Delmastro è stato rinviato a giudizio dal Gup di Roma nell’ambito del caso Cospito, anche se il pm aveva chiesto il non luogo a procedere: al politico si contesta l’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio per avere raccontato dei colloqui in carcere fra l’anarchico Alfredo Cospito e alcuni camorristi al suo allora coinquilino, nonché amico e collega di partito Giovanni Donzelli. Donzelli chiese conto del fatto nel corso di un intervento in Aula.
Cospito è uno degli esponenti di spicco del Fai (Federazione anarchica informale). È stato condannato per la gambizzazione del dirigente di Ansaldo Nucelare Roberto Adinolfi e per i due ordigni piazzati all’ingresso della Scuola allievi carabinieri di Fossano. Cospito ha messo in atto un lungo e drastico sciopero della fame contro il 41bis. Alcune intercettazioni hanno registrato la volontà di alcuni malavitosi di sostenere la protesta di Cospito.
Vittorio Sgarbi e i guai col Fisco
Sono tre le grane che si trova ad affrontare il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, ma solo una ha avuto risvolti penali. Sgarbi rischia il processo per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Secondo quanto ipotizzato dalla procura di Roma, nel 2020 avrebbe acquistato un dipinto all’asta facendo figurare la fidanzata come acquirente. Secondo i pm, Sgarbi avrebbe inteso proteggere il quadro da eventuali aggressioni da parte del Fisco, dal momento che ha sulle spalle un debito che si aggira sui 715mila euro. Il sottosegretario sta saldando il dovuto in maniera dilazionata.
Sgarbi affronta poi un’altra vicenda (non giudiziaria) correlata alle sue consulenze e alle sue presenze presso eventi culturali, molto ben pagate. Su di esse indaga l’Antitrust per possibile conflitto di interessi.
Daniela Santanchè e il caso Visibilia
La ministra del Turismo Daniela Santanchè è sotto indagine a Milano per la gestione del gruppo Visibilia da lei fondato e del quale ha detenuto cariche fino al febbraio 2022. Santanchè e altri sono chiamati a rispondere di false comunicazioni sociali. Decaduta invece l’accusa di bancarotta.
La procura di Milano ha poi aperto altri filoni di inchiesta contro ignoti per altre vicende: c’è il caso della società Ki Group-Bioera per il quale i pm hanno chiesto il fallimento per “gravi omissioni in danno dei creditori”; c’è la presunta truffa ai danni dello Stato in relazione al ricorso, da parte di Visibilia Editore, della cassa integrazione a zero ore nel periodo del Covid per alcuni dipendenti; e c’è un filone che riguarda il caso Negma, fondo con base negli Emirati Arabi e alle British Virgin Islands.
Il figlio di Ignazio La Russa
Ignazio La Russa non ha un ruolo politico, ma istituzionale: è il presidente del Senato, la seconda carica dello Stato. Ma è comunque uno storico esponente della destra italiana ed è stato eletto fra le fila di Fratelli d’Italia.
Suo figlio Leonardo Apache è indagato, insieme a un amico, per una presunta violenza sessuale avvenuta ai danni di una ex compagna di scuola nella notte del 19 maggio 2023.