Forza Italia compie 30 anni, Tajani e gli azzurri celebrano l’eredità di Silvio Berlusconi

Alla festa per i 30 anni di Forza Italia, Gianni Letta ha ufficialmente rinnovato la fiducia degli eredi Berlusconi all'attuale segretario nazionale Antonio Tajani

Foto di Mauro Di Gregorio

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Forza Italia spegne 30 candeline: il 26 gennaio 1994 Silvio Berlusconi annunciò la sua discesa in campo con un messaggio di 9 minuti inviato ai telegiornali Rai e Fininvest (“L’Italia è il Paese che amo…”). I forzisti, capitanati dal segretario nazionale Antonio Tajani (vicepremier e ministro degli Esteri), hanno dato luogo a una kermesse presso il Salone delle Fontane all’Eur a Roma. Si tratta del primo anniversario azzurro dalla scomparsa del fondatore, avvenuta il 12 giugno 2023.

I parlamentari di Forza Italia celebrano Silvio Berlusconi

Tanti i nomi di peso presenti, fra i quali Antonio Tajani, Gianni Letta, Licia Ronzulli, Letizia Moratti, Elisabetta Casellati, Paolo Zangrillo Stefania Craxi. C’era anche Cesare Previti. Grandi assenti alcuni di quei manager di Publitalia che il partito lo fondarono materialmente innescando la “rivoluzione liberale”: Dell’Utri, Miccichè, Ghigo, Galan.

“Non esiste l’erede di Berlusconi, c’è un solo presidente. Ci sono tanti eredi e quelli siete voi”, ha dichiarato commosso Antonio Tajani.

L’eminenza azzurra Gianni Letta, pilastro del partito e consigliere di Berlusconi, nell’ascoltare il discorso della discesa in campo si è lasciato andare alla commozione: “È difficile vincere l’emozione dopo aver sentito quella voce, e ci vuole coraggio, forse incoscienza per dire anche solo una parola dopo un discorso che ha fatto la storia e conserva a 30 anni di distanza tutta la forza della sua ispirazione. Ci sono anche le radici del futuro perché lì c’è l’avvenire e il successo di Forza Italia dei prossimi trent’anni e ancora trenta. […] Mi consenta allora, caro presidente, di rompere per una volta il silenzio e di dire una parola: grazie“.

Il futuro di Forza Italia

Dal palco, Gianni Letta ha benedetto la guida di Antonio Tajani: “Quando Silvio il 12 giugno è scomparso, Antonio Tajani era il numero due di Forza Italia. E una delle ultime dichiarazioni che ha reso alla stampa dal San Raffaele fu quella per dire ‘in tanti anni che ho avuto vicino a me l’amico Tajani, non ha mai sbagliato una dichiarazione o un intervento. Può continuare così’. Questo è il messaggio che la famiglia vi manda per mio mezzo, continuate così, mettete a frutto questa grande intuizione”.

Il capogruppo di Forza Italia in Senato Maurizio Gasparri annuncia una nuova giovinezza del partito: “Qualcuno ha pensato che dopo la scomparsa del nostro leader, il partito sarebbe evaporato ma non è stato così. Abbiamo registrato tantissimi nuovi iscritti e stiamo vivendo una stagione congressuale molto partecipata in tutta Italia. Il 23 e il 24 febbraio si terrà il Congresso nazionale a Roma, che eleggerà Antonio Tajani come segretario di Forza Italia”.

Risposte di circostanza a chi domandi a Gianni Letta o ad altri se in futuro un erede Berlusconi, e nello specifico Pier Silvio, possa ereditare la guida del partito. Per il momento viene confermato quel “Io in politica? Per ora no”, pronunciato dal diretto interessato pochi giorni dopo la dipartita del padre.

Resta da capire quale sarà il futuro economico del partito, dal momento che Forza Italia ha i conti in profondo rosso.

La profezia di Marcello Dell’Utri

Qualcuno però la pensa diversamente: Marcello Dell’Utri, uno dei grandi assenti alla kermesse, dalla sua casa di Milano vede un futuro stazionario per il partito che al momento galleggia al 7% mantenendosi la gamba più fragile della coalizione di centro-destra. “È tanto se terrà”, dice Dell’Utri intervistato da Il Foglio. “Ma non crescerà come pensano alcuni dirigenti. Ci sono persone che la voteranno, sì. Perché è ancora vivo il ricordo di Silvio. Ma nulla più”.