Ecco il programma M5s: 2 Superbonus, 2 Cashback e pensione giovani

Dopo il centrodestra, anche il Movimento 5 Stelle chiude il suo programma elettorale in vista del voto del 25 settembre. Ecco i punti principali

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Dopo il centrodestra, anche il Movimento 5 Stelle chiude il suo programma elettorale in vista del voto del 25 settembre (qui il programma di Fdi, Lega e Forza Italia). In sostanza, sono i 5Stelle di sempre, con gli storici cavalli di battaglia, ma anche con qualche novità. Il partito guidato dall’ex premier Giuseppe Conte si presenta al voto di fine estate con lo slogan “Dalla parte giusta”.

“Questo è un momento cruciale, bisogna scegliere da quale parte stare: se dalla parte dei pochi, dei pochissimi che comandano in Italia oppure se scegliere di stare dall’altra parte”. Inizia così il video di lancio della campagna elettorale stellata, che punta in particolare su giovani, donne, lavoratori sottopagati, partite Iva, personale sanitario, insegnanti.

Reddito di cittadinanza

Eccoli dunque i punti cardine del programma: c’è prima di tutto la conquista pentastellata per antonomasia, il Reddito di cittadinanza. Che non solo viene confermato, ma anche potenziato nel progetto 5S (eppure, il suo flop è stato decretato nei numeri: ogni nuova assunzioni (poche) è costata allo Stato il doppio (ne avevamo parlato approfonditamente qui).

Per il centrodestra l’assegno deve invece essere cancellato, mentre il Pd di Enrico Letta non lo vorrebbe eliminare del tutto, ma sottoporlo a una seria riforma, visto che l’evidenza ha dimostrato che così non funziona, perché non aiuta davvero il reinserimento lavorativo – la figura dei navigator è naufragata rapidamente – e non estirpa il problema del lavoro nero. Per il neonato Terzo Polo di Renzi e Calenda l’Rdc dovrebbe invece decadere in caso di rifiuto del lavoro.

Cashback

Altro punto fondamentale del programma 5S è il Cashback di Stato, tanto spinto da Conte durante il suo governo, che aveva concesso agli italiani la possibilità di vedersi riaccreditare una minima parte di quanto speso in acquisti cashless. Piccolo contentino che poco incideva, ma mediaticamente “venduto” bene e molto potente.

Lavoro

Sul tema lavoro, i 5 Stelle vogliono la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, vogliono misure per le donne – come l’equiparazione dei tempi di congedo di paternità e maternità e la pensione anticipata per le mamme lavoratrici – e aiuti per i giovani: tra questi, la pensione garanzia giovani e il riscatto gratuito della laurea, di cui si discute da un po’.

Altro tema caldo riguarda il taglio del cuneo fiscale per imprese e lavoratori – che però sappiamo essere una delle realizzazioni più importanti e incisive del governo Draghi (qui abbiamo parlato di quanto aumentano ora gli stipendi) -, il salario minimo e la cancellazione definitiva dell’Irap.

Sul piano internazionale si riafferma la “solida” collocazione dell’Italia nell’alleanza atlantica e nell’Unione europea, con “un atteggiamento proattivo e non fideistico”, nonostante dentro al M5s ci siano state in passato chiare manifestazioni anti-americane. In piena guerra alle porte dell’Europa, con l’Ucraina ancora in fiamme, no anche alla corsa al riarmo.

Riforme politiche

Diverse anche le riforme politiche che i 5 Stelle mettono sul tavolo: l’estensione del diritto di voto ai 16enni, il potere del presidente del Consiglio di revocare i ministri, la legge sul conflitto di interessi, lo stop ai “cambi di casacca” in Parlamento. nonché l’estensione del limite dei due mandati a tutti i partiti.

Ambiente

Poi c’è l’ambiente. Grande assente nei discorsi di questa campagna elettorale già fiacca, che a sinistra vede ancora smottamenti e ricomposizioni ardite, come spesso accade da quella parte, l’ambiente torna ad essere un tema per il Movimento 5 Stelle.

Oltre allo stop a nuove trivellazioni e a nuovi inceneritori, c’è la difesa a spada tratta del Superbonus, nonostante gli innumerevoli errori e ridefinizioni per via di risorse troppo esigue e carichi insostenibili per lo Stato. Ma non solo: nel Movimento è stato messo a punto anche un nuovo “Superbonus energia imprese”, che si fonderebbe come l’altro sui crediti fiscali.

Società

Sul fronte scuola, l’introduzione dello ius scholae, l’insegnamento dell’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, e la creazione di una “scuola dei mestieri” per “valorizzare e recuperare la tradizione dell’artigianato italiano”, si legge nella bozza del programma di Conte.

Sul piano sociale, la regolamentazione della coltivazione della cannabis per uso personale, il “matrimonio egalitario” e la legge contro l’omotransfobia.

Animali

Infine, un altro aspetto cruciale per i grillini, che tanti voti aveva portato alle prime elezioni: gli animali. I 5 Stelle chiedono la progressiva abolizione della caccia, a partire dal divieto di accesso ai terreni privati, e lanciano il “Cashback veterinario” per ottenere direttamente sul proprio conto corrente le detrazioni legate alle spese veterinarie e ai farmaci dei propri cani, gatti e c’è da capire se anche altri pet.

101 simboli depositati

Intanto, si sono chiusi i termini per la presentazione e il deposito dei simboli elettorali. Sono 101 i simboli unici depositati al Viminale.

Tra le new entry, D.A.I.N.O-Difesa animalista indipendente nazionale organizzata, Rinascimento di Vittorio Sgarbi, che mostra un dettaglio della Cappella Sistina di Michelangelo, la famosa creazione di Adamo per mano di Dio, e i Cattolici popolari uniti, su cui compare – come per altri 4 partiti – uno scudo crociato, in questo caso in parte coperto da un cuore che ricorda quello del Ppe, e un’aquila.

Ci sono poi i vecchi nostalgici della Prima Repubblica, tipo il Partito comunista italiano e il Partito comunista dei lavoratori, con falce e martello, la foglia di edera per il Partito repubblicano, la rosa nel pugno per la lista Pannella e il garofano del Nuovo Psi. E qualche “stranezza” tipo il partito di Draghi che di Draghi non è: è già arrivata la smentita di Palazzo Chigi.

L’elenco di tutti e 101 i simboli depositati al Viminale lo trovate qui.