Msc sospende passaggio delle navi dal Mar Rosso dopo attacco Houthi

La compagnia ha dirottato le sue portacointainer in seguito all'attacco del gruppo armato yemenita, che sta mettendo in crisi il traffico mercantile mondiale

Foto di Claudio Carollo

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

La più grande compagnia di spedizioni di container al mondo, l’italiana Msc Mediterranean Shipping Co., ha comunicato di aver sospeso il transito delle sue navi dal canale di Suez dopo l’ennesimo attacco a un cargo nel Mar Rosso da parte del gruppo armato yemenita Houthi. È uno degli effetti collaterali della guerra tra Israele e Hamas, che rischia di mettere in crisi il traffico mercantile mondiale.

L’attacco

La decisione della compagnia arriva dopo che la portacontainer Msc Palatium III è stata bersaglio di razzi provenienti dallo Yemen nella giornata di venerdì 15 dicembre, mentre transitava nel Mar Rosso, riportando danni ma nessun ferito.

L’attacco è stato rivendicato dal governo degli Houthi insieme a quello contro un’altra nave cargo della Msc: “La marina militare yemenita ha attaccato con due missili due navi, Msc Alanya e Msc Palatium, dirette verso Israele perché i loro equipaggi non hanno risposto agli ordini delle nostre forze armate”, ha detto il portavoce delle forze ribelli sciite che, con il sostegno dell’Iran, controllano da quasi 10 anni la capitale Sanaa.

Obiettivi dei lanci missilistici da parte degli Houthi sono le portacontainer della Msc, da non confondere con le navi da crociera dell’altra società del gruppo.

Dall’inizio dell’offensiva di Israele sulla Striscia di Gaza, il gruppo armato filo-Teheran ha dichiarato guerra a Tel Aviv, lanciando missili sia contro lo stato ebraico sia contro le navi commerciali di passaggio di fronte alle coste dello Yemen. Un quadro che per le compagnie mercantili sta facendo diventare il canale di Suez troppo rischioso (qui abbiamo parlato delle indagini sulle speculazioni in borsa da parte di Israele poco prima dell’attacco di Hamas mentre qui le ipotesi su come Hamas abbia preparato l’attacco).

I rischi per il traffico mercantile

Con lo stop al transito dal Mar Rosso, le navi Msc saranno dirottate sull’itinerario che circumnaviga l’Africa aggirando il Capo di Buona Speranza, estremo sud del continente, causando un prolungamento del “tragitto di 7-10 giorni“, secondo i calcoli della piattaforma di spedizioni Flexport.

Proprio a causa degli attacchi Houthi, altre quattro delle maggiori società di navigazione al mondo, come Maersk, Cma Cgm e Hapag-Lloyd, hanno ora cambiato le rotte delle proprie portacontainer.

Per i ministri della Difesa di Usa e Gran Bretagna, Lloyd Austin e Grant Shapps, “la portata e la frequenza di questi attacchi costituiscono un problema internazionale significativo che deve essere affrontato”.

Anche nella giornata di sabato 16 dicembre i ribelli Huthi hanno colpito una nave portacontainer in navigazione nel Mar Rosso: “Quello che sappiamo è che qualcosa è stato sparato da un’area controllata dagli Huthi nello Yemen e ha colpito una nave danneggiandola e innescando un incendio”, ha detto all’AFP un funzionario militare americano.
Secondo l’agenzia di intelligence Ambrey, la nave colpita mentre attraversava lo stretto di Bab Al Mandab è una nave portacontainer battente bandiera liberiana di proprietà della Hapag-Lloyd AG, che ha uffici nei porti israeliani di Ashdod, Haifa e Tel Aviv. Anche in questo caso i ribelli Houthi avevano ribadito la minaccia che avrebbero preso di mira qualsiasi cargo in navigazione al largo delle coste dello Yemen e con collegamenti con Israele, in risposta alla guerra tra Israele e Hamas.