Guerra in Ucraina, in arrivo gli F-16, ma non sono sufficienti. Si rompono i rapporti col Mali

Gli F-16 migliorano la difesa dell'Ucraina, ma Kiev ne schiererà solo 10 entro l'anno. Intanto il Mali rompe i rapporti diplomatici con l'Ucraina

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 5 Agosto 2024 08:48

Con l’ingresso degli F-16, l’Ucraina entra in una nuova fase della guerra contro la Russia. Anche se il numero di questi caccia non è ancora sufficiente a garantire una svolta decisiva nel conflitto, la difesa ucraina è pronta a dispiegarli nei cieli.

Il presidente Zelensky ha riconosciuto questo importante risultato e ha osservato che il supporto dei paesi occidentali è stato importante per rafforzare la posizione dell’Ucraina sulla scena mondiale. Da mesi, i piloti ucraini si stanno addestrando all’estero per padroneggiare questi jet.

Analisi delle capacità di Kiev

Secondo quanto riportato dal New York Times, l’Ucraina non sarà in grado di schierare più di dieci caccia F-16 entro la fine di quest’anno. Questo dato emerge da dichiarazioni di funzionari occidentali che hanno parlato in modo anonimo. Durante l’annuncio ufficiale sull’arrivo degli F-16, il presidente Volodymyr Zelensky non ha furbescamente specificato il numero esatto di velivoli consegnati.

Fonti informate suggeriscono che entro la fine dell’estate arriveranno in Ucraina soltanto sei di questi caccia, con un totale di venti piloti ucraini pronti a operare con i nuovi jet. Ogni F-16, infatti, richiede almeno due piloti, il che limita la possibilità di dispiegare più di una decina di aerei sul campo.

La preparazione dei piloti ucraini

I piloti ucraini, che hanno affrontato intensi programmi di formazione all’estero, ora sono pronti a combattere per la difesa del paese. Durante un discorso tenuto in una base aerea nei pressi di Kiev, Zelensky ha espresso il suo apprezzamento per i progressi fatti, sottolineando gli sforzi compiuti per potenziare le capacità aeree e difensive del Paese. Ha menzionato le difficoltà iniziali e come queste siano state superate grazie all’impegno costante.

Zelensky ha inoltre espresso gratitudine verso i partner internazionali, in particolare Danimarca, Paesi Bassi e Stati Uniti, che sono stati tra i primi a rispondere alla richiesta di supporto di Kiev. Ha anche riconosciuto che il numero di aerei e piloti addestrati rimane limitato, chiedendo ulteriori investimenti per rafforzare la difesa del paese.

Crisi diplomatica: il Mali rompe i rapporti con Kiev

Sul fronte diplomatico, si è aperta una nuova frattura: il Mali ha deciso di interrompere le relazioni diplomatiche con l’Ucraina. La decisione segue le dichiarazioni di un funzionario ucraino che avrebbe confermato il coinvolgimento di Kiev in una sconfitta subita dall’esercito maliano e dal gruppo paramilitare russo Wagner durante gli scontri con separatisti e jihadisti alla fine di luglio.

Il colonnello Abdoulaye Maïga, portavoce del governo di transizione del Mali, ha annunciato la rottura immediata dei legami diplomatici.

Chasiv Yar: un altro centro strategico del Donetsk preso dai russi

Mentre gli F-16 rappresentano un potenziamento della difesa aerea, la situazione sul terreno continua a essere complessa. Le forze russe stanno concentrando i loro sforzi nella città di Chasiv Yar, situata nella regione di Donetsk. Questo centro è strategicamente importante per entrambe le parti a causa della sua posizione geografica e del suo valore logistico.

Secondo l’Institute for the Study of War (Isw), un think tank americano che monitora il conflitto, le truppe russe hanno attraversato il canale Seversky Donets-Donbass e ora stanno cercando di stabilire posizioni solide sulla sponda occidentale. Questa mossa strategica ha costretto le forze ucraine a ritirarsi dalla sponda orientale per consolidare le loro difese.

Gli aggiornamenti dello stato maggiore ucraino indicano che i combattimenti nell’area di Chasiv Yar sono intensi. La città è situata a ovest di Bakhmut, un’altra località che la Russia ha conquistato nel 2023 dopo una lunga battaglia. Le operazioni militari russe nella regione di Kharkiv hanno costretto l’Ucraina a ridistribuire le proprie forze verso nord, creando vulnerabilità in altre aree del fronte.

Chasiv Yar è da mesi al centro delle operazioni russe, che cercano di utilizzarla come trampolino di lancio per ulteriori avanzate verso ovest. Il controllo della città potrebbe consentire alla Russia di lanciare offensive verso Kostiantynivka e Kramatorsk.