Aeroporto di Malpensa intitolato a Silvio Berlusconi, è ufficiale: messa in discussione la procedura

Con un'ordinanza dell'Enac, l'aeroporto di Malpensa è intitolato ufficialmente a Silvio Berlusconi: interrogazione del Pd al ministro Salvini per dubbi sulla procedura

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Da oggi l’aeroporto di Malpensa si chiamerà “Aeroporto internazionale Milano Malpensa – Silvio Berlusconi“. La decisione è diventata ufficiale, dopo giorni di polemiche da parte dei partiti di opposizione, della Cgil e di parte della società civile, grazie all’ordinanza dell’Enac con effetto immediato, annunciata con “grande soddisfazione” del titolare del ministero dei Trasporti, Matteo Salvini. Non arretra però il Pd, che nonostante il fatto compiuto ha presentato un’interrogazione al ministro, mettendo in dubbio la regolarità della procedura per la nuova denominazione.

L’intitolazione ufficiale a Silvio Berlusconi

“Questo riconoscimento rappresenta un omaggio alla sua memoria e al contributo inestimabile che ha dato al nostro Paese e a tutta la Lombardia. Proprio come l’iniziativa che la Regione, per prima, ha voluto dedicargli con l’intitolazione del Belvedere di Palazzo Lombardia” è stato il commento da parte del governatore Attilio Fontana a rivendicare l’intitolazione dell’aeroporto al fondatore di Forza Italia.

Come spiegato nella nota diffusa dal Mit, “la società di gestione Sea provvederà agli adempimenti di competenza connessi alla nuova denominazione”. L’intestazione non modificherà il codice aeroportuale Iata dello scalo di Malpensa, che resterà “Mxp“, così come del resto è “Lin” quello di Milano-Linate, intitolato al pioniere dell’aviazione Enrico Forlanini.

Proprio nei confronti della società che gestisce gli aeroporti milanesi, il sindaco meneghino Giuseppe Sala ha lamentato l’assenza di “garbo istituzionale” visto la mancata comunicazione della decisione alla partecipata del Comune.

“Se questo è il sistema ne prendiamo atto, certamente non è un sistema che è rispettoso del ruolo di ognuno. Vediamo cosa succederà, ad oggi Sea non ha una Pec che conferma la cosa” aveva dichiarato il primo cittadino milanese.

Un commento al quale Matteo Salvini aveva replicato sui social: “Non ci fermeremo di fronte a insulti, attacchi e offese – era stata la risposta del ministro – E al sindaco di Milano Sala, dico di dare un attimo di attenzione alla città, di tagliare l’erba nei prati, di chiudere le buche sulle strade, di sistemare il decoro urbano, di garantire la sicurezza evitando che i vigili urbani si occupino solo di tasse e multe”.

L’interrogazione del Pd

Nonostante l’ufficialità, proseguono le proteste della Cgil che chiedono con una petizione indirizzata a Enac, Sea, Comune di Milano, Regione Lombardia e ministero dei Trasporti di non procedere con l’intitolazione al Cavaliere in quanto nome “profondamente divisivo”.

Nella raccolta firme di Filt Cgil nazionale, Cgil Milano, Cgil Lombardia, a firma anche del sovrintendente del Teatro alla Scala, Dominique Meyer, si propone piuttosto di dedicare lo scalo a Carla Fracci, una scelta che “permetterebbe a Malpensa di diventare il primo aeroporto italiano e tra i pochissimi nel mondo, ad essere intitolato ad una figura femminile”.

Intanto il Partito democratico mette in dubbio l’iter, presentando un’interrogazione rivolta al ministro Salvini per “chiarire quale procedura sia stata seguita per l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi e quali siano le motivazioni per cui non sia stata rispettata la procedura prevista dalla legge 1188/1927, che richiede un periodo di 10 anni dalla morte della persona prima di intitolare un luogo pubblico”.

Gli interroganti, ricordando che la società Sea che gestisce lo scalo non ha ricevuto alcun avviso relativo alla procedura di intitolazione, chiedono inoltre “se il Ministro sia a conoscenza delle motivazioni che hanno portato alla richiesta di un parere al Segretario Generale di Palazzo Chigi, se corrisponde al vero che in tale parere si affermi che in assenza di una legge specifica la competenza per le intitolazioni degli aeroporti spetti a Enac” e “se sia stato acquisito il parere dei Comuni di Milano, Ferno, Lonate Pozzolo e Somma Lombardo, territori su cui insiste l’Aeroporto di Malpensa, in relazione all’intitolazione”.