Come le PMI possono risparmiare con lo smart working

Con l’approvazione del provvedimento sullo smart working, le PMI potranno risparmiare sull’affitto dei locali aziendali. Ecco come

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Dopo un iter parlamentare abbastanza lungo, il provvedimento denominato “Lavoro Agile” è stato finalmente approvato. Con le nuove norme è stato istituzionalizzato lo smart working, ovvero la possibilità di lavorare lontani dal luogo di lavoro. In molte aziende italiane lo smart working è già una pratica molto usata, ciò che mancava erano delle norme che tutelassero il lavoratore in caso di malattia o di pagamenti in ritardo. Per le PMI il provvedimento Lavoro Agile è una grande opportunità per risparmiare sui costi fissi dell’azienda: se il dipendente lavora da casa non è necessario acquistare una scrivania e affittare un locale molto grande.

Cosa prevede il Ddl Lavoro Agile

Il disegno di legge definisce per la prima volta in Italia il concetto di smart working, ovvero la possibilità di svolgere in modo flessibile il lavoro subordinato. Per poter definire “agile” la modalità di lavoro, il dipendente dovrà svolgere il proprio compito in parte nei locali aziendali e in parte all’esterno (casa, bar). Inoltre, lo smart working prevede dei requisiti da rispettare: per lavoro si dovranno utilizzare gli strumenti tecnologici (computer, tablet, smartphone) e non si dovrà superare il normale orario giornaliero o settimanale.

Risparmio sui costi fissi

Per le PMI il Ddl “Lavoro agile” rappresenta un’opportunità per risparmiare su alcuni costi fissi, come l’affitto dei locali aziendali. Se i dipendenti a turno lavorano da casa non è necessario affittare uno spazio molto grande, risparmiando anche sull’acquisto delle scrivanie e sul consumo di corrente e acqua, che incidono molto sui bilanci di una PMI.

Secondo una ricerca, il 53% delle piccole e medie imprese è intenzionata a tagliare i costi entro la fine del 2017 e le nuove norme sono un’occasione unica da sfruttare. E per abbattere i costi, è necessario affidarsi a soluzioni di smart-working e di co-working. Inoltre, il 32% delle piccole e medie imprese è interessata a sperimentare soluzioni di smart-working entro la fine dell’anno, nella speranza non solo di tagliare i costi ma anche di migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti.

Risparmio per dipendenti e PMI

Le possibilità di risparmio per PMI e dipendenti sono enormi e di seguito riportiamo un po’ di esempi. Partiamo dall’azienda:

  • risparmio energetico – Un ufficio tradizionale richiede un’illuminazione continua, riscaldamento e raffreddamento degli spazi. A ciò si aggiunge l’uso costante di dispositivi elettronici. Lo smart working consente di ridurre considerevolmente tutto ciò;
  • spese di affitto – Un’azienda completamente digitale può risparmiare su uno dei costi fissi maggiori, ovvero l’affitto dei locali o l’acquisto degli stessi. In alternativa, con una versione ibrida tra lavoro in ufficio e smart, è possibile optare per soluzioni ridotte in termini di mq, risparmiando allo stesso modo;
  • spese amministrative – La gestione degli spazi comporta una serie di costi amministrativi, come la manutenzione degli impianti e la pulizia. Una soluzione parzialmente in smart working limita l’usura dell’ufficio.

Passiamo ora ai lavoratori. Ecco come possono risparmiare:

  • trasporti – Il principale risparmio, di soldi e tempo, riguarda i trasporti. Che si tratti di auto o treno, le spese di carburante e biglietti sono evidenti e nel corso dell’anno notevoli. Se a ciò si aggiunge anche lo stress mentale, dovuto dal fatto che l’orario d’ufficio, in pratica, inizia prima e termina dopo (considerando gli spostamenti), la soluzione smart working è chiaramente benefica;
  • pranzo – Non tutti hanno il tempo di prepararsi un pranzo decente al mattino o alla sera, così da risparmiare. In tanti mangiano fuori o nella mensa aziendale, spendendo più del dovuto.