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Successo della PEC tra le imprese italiane: i nuovi dati di Aruba

I dati raccolti da Aruba e IDC parlano chiaro: la PEC è lo strumento prediletto dalle PMI che hanno compreso i vantaggi della trasformazione digitale

Gli strumenti digitali stanno entrando sempre di più a far parte dell’organizzazione e della gestione aziendale, facilitando e snellendo i processi, in particolar modo quelli comunicativi, rivolti non solo all’esterno, ma anche all’interno della stessa azienda. E le imprese italiane, ormai, ne hanno ben compreso i vantaggi.

L’attenzione per l’innovazione, stando ad una ricerca condotta da Aruba in collaborazione con IDC nel 2021, società specializzata in market intelligence, servizi di advisory e organizzazione di eventi nell’ambito del digitale e ICT, è infatti sempre più elevata. Tra gli strumenti cardine che danno spinta alla trasformazione digitale, spicca la PEC.

PEC: il 98,5% delle PMI la usa in modo continuativo

I dati raccolti da Aruba e da IDC parlano chiaro, la spinta all’innovazione percepita dalle aziende italiane è concreta e i loro passi verso la trasformazione digitale sono sempre più sicuri e determinati. Il vantaggio che ne può derivare, infatti, viene percepito in maniera sempre più netta.

Oltre la metà della PMI intervistate è favorevole o propensa alla trasformazione digitale. Ciò significa che, pur di fronte ad ostacoli strutturali, la maggior parte delle realtà presenti sul mercato si sta attivando per innovare al fine di rendere più snelli i processi lavorativi con l’ausilio di strumenti digitali. Solo una percentuale minore, il 16%, è invece refrattaria all’idea di avvalersi di nuove soluzioni, vedendo in queste una minaccia.

Lo strumento utilizzato in maniera continuativa da quasi tutte le aziende analizzate, ben il 98,5%, è la PEC, che viene riconosciuta come elemento utile e vantaggioso per le comunicazioni sia verso l’interno dell’azienda stessa, che verso l’esterno, con interlocutori prevalenti altre aziende, Pubblica Amministrazione e, seppur in frequenza minore, i privati cittadini. Circa il 47% delle realtà prese in considerazione utilizza la posta elettronica certificata quotidianamente. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di aziende appartenenti ai seguenti settori: Finanza, PAL e Commercio. La frequenza più bassa, invece, si riscontra nei Servizi e nell’Industria.

Digitalizzazione dell’impresa: il ruolo della PEC

La PEC, insomma, è estremamente utilizzata dalle imprese che avvertono una forte spinta all’innovazione: dall’80% delle PMI intervistate è, infatti, ritenuto uno strumento che svolge un ruolo essenziale per i processi di digitalizzazione. D’altronde i vantaggi sono disparati. La velocità, l’immediatezza e la semplicità della comunicazione, la possibilità di fornire servizi sempre più rapidi, riducendo o eliminando i tempi di attesa, e la sostenibilità ambientale, ottenuta attraverso la riduzione dei costi di carta e archivi documentali, sono i benefici più evidenti.

L’indagine portata avanti da Aruba e da IDC mostra una elevata frammentazione nell’utilizzo della posta elettronica certificata, con un ampio ventaglio di scenari di impiego. Viene prediletta per le comunicazioni con INAIL, INPS e Fondi di Previdenza, con l’Agenzia delle Entrate, con Albi Professionali, per contratti, accordi, negoziazioni tra partner commerciali, per la trasmissione di documenti relativi a gare d’appalto e bandi di gara (sia pubblici che privati) e, infine, per inviare fatture e ricevute di pagamento.

Come attivare il domicilio digitale con la PEC

A partire dall’ottobre del 2020, tutte le imprese e tutti i professionisti hanno dovuto adattarsi a nuove normative che spingono verso la digitalizzazione e attivare il proprio domicilio digitale. Si tratta di un indirizzo elettronico specifico e certificato: un luogo virtuale, che sostituisce il domicilio fisico, individuato come recapito online per ricevere comunicazioni digitali da parte della Pubblica Amministrazione che hanno valore legale.

Per le imprese per i liberi professionisti, avere il proprio domicilio digitale è non solo essenziale per poter comunicare con la PA, ma anche obbligatorio. Non attivarlo, infatti, rende soggetti ad una sanzione amministrativa.

Attivare il domicilio digitale è estremamente semplice. Lo strumento necessario è la PEC. Dopo essersi dotati di un proprio indirizzo di posta elettronica certificata, sarà sufficiente comunicarlo al registro delle imprese o, nel caso dei professionisti, all’ordine o all’albo di appartenenza.

domicilio digitale
Fonte: Aruba
Aruba – Guida al domicilio digitale

 

I vantaggi del Domicilio Digitale

Perché eleggere un proprio domicilio digitale? Non solo perché per le imprese e per i professionisti è imposto dalla legge, ma anche perché dà vita ad una serie di vantaggi che facilitano le comunicazioni con la Pubblica Amministrazione e permettono di ottenere un concreto risparmio di tempo e denaro.

Con il domicilio digitale, si possono ricevere e inoltrare comunicazioni immediate da qualsiasi dispositivo (PC, smartphone, tablet, etc.) e in qualsiasi luogo. Una possibilità che permette un risparmio di costi, abbattendo quelli della carta, delle missive e degli archivi documentali, di tempo, riducendo le attese a fronte di un servizio sempre più veloce e efficiente. Infine, ma non meno importante, tutte le comunicazioni avranno la stessa valenza legale di una raccomandata A/R.