Stando agli ultimi dati ISTAT sono oltre 200.000 le PMI in Italia, un numero che dimostra senza dubbio come queste realtà rappresentino un asset ormai importante per tutta l’economia nazionale. A differenza di ciò che si tende a pensare sulle difficoltà di digitalizzazione all’interno delle piccole e medie imprese, una ricerca di Aruba e IDC che ha coinvolto un campione di 300 PMI nei diversi comparti (industria, commercio, finanza, servizi professionali, servizi alle persone e Pubblica Amministrazione locale) racconta esattamente il contrario.
L’indagine rivela una particolare attenzione e attitudine nei confronti dell’innovazione, soprattutto all’interno delle PMI più strutturate (6-20 dipendenti) che si dicono attente al tema nel 71,6% dei casi. Un dato inferiore (60,5%) si riscontra invece tra le aziende da 1 a 5 dipendenti. Inoltre, secondo questa ricerca, il 60% delle aziende coinvolte si adatta con rapidità a nuovi metodi di lavoro basati sul digitale e il 75% si focalizza sulla ricerca di nuove soluzioni per migliorare il proprio lavoro quotidiano.
Per analizzare e farci raccontare meglio questi dati, abbiamo intervistato Giancarlo Vercellino, Associate Director Research in IDC, che ha condotto in prima persona la ricerca.
In collaborazione con Aruba.