Dario Fo

Fonte: IPA

Dario Fo è l’autore teatrale italiano più rappresentato al mondo. La motivazione per il Premio Nobel per la Letteratura, conferitogli nel 1997, recitava “Perché, seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”.

BIOGRAFIA

Dario Fo nasce il 24 marzo 1926 a Leggiuno Sangiano, un piccolo paese in provincia di Varese, da Felice, ferroviere e attore amatoriale e Pina Rota, contadina e autrice di un libro, Il paese delle rane.

A Milano studia all’Accademia di Belle Arti di Brera e poi a frequenta la facoltà di Architettura al Politecnico di Milano.

CARRIERA

Nei primi anni di teatro, l'attività di Dario Fo è caratterizzata da una grande capacità di improvvisare e inventare storie.

Dal 1952 inizia a collaborare con la Rai: scrive e recita monologhi per la radio, che vengono poco dopo rappresentati al Teatro Odeon di Milano.

Nel 1953 nasce Il dito nell’occhio, spettacolo di satira sociale e politica, frutto della collaborazione con Franco Parenti e Giustino Durano.

Nel 1954 le polemiche suscitate da Sani da legare, altra commedia satirica scritta e interpretata con Parenti e Durano, lo spingono a lasciare l’emittente di Stato.

Nel 1959 crea un gruppo teatrale con la moglie Franca Rame, sposata nel 1954. Girano l’Italia recitando in case del popolo, palazzetti dello sport, cinema, piazze: l’idea è di dare vita a un teatro nuovo e libero.

Alla stagione teatrale 1969-1970 appartiene Mistero buffo, il suo testo più famoso, dove ricerca le origini della cultura popolare e utilizza un linguaggio, il Grammelot, che sembra contenere parole vere, ma in realtà è fatto di suoni e gesti senza senso.

Nel 1969 fonda il collettivo teatrale la Comune che dal 1974 ha sede a Milano nella Palazzina Liberty.

Dal 1977 ritorna in televisione e continua a produrre opere teatrali.

PREMIO NOBEL

Nel 1997, Dario Fo riceve il Premio Nobel per la Letteratura “per aver emulato i giullari del Medioevo, flagellando l’autorità e sostenendo la dignità degli oppressi. Con un misto di riso e di serietà ci apre gli occhi sugli abusi e le ingiustizie della società, aiutandoci a collocarli in una prospettiva storica più ampia”.

LAUREE

Dario Fo non ha portato a termine gli studi in Architettura iniziati al Politecnico di Milano, ma è stato insignito di diverse lauree honoris causa:

• Nel 1999 riceve la laurea honoris causa all’Università di Wolverhampton, in Inghilterra, insieme alla moglie Franca Rame.
• Nel 2005 ottiene una seconda laurea honoris causa, stavolta all’Università della Sorbona di Parigi.
• Nel 2007 riceve la stessa onorificenza presso l’Università romana La Sapienza.
• Nel 2012 è l’Università di Foggia a conferirgli la laurea honoris causa in Filologia, letterature e storia.

VITA PRIVATA

Dario Fo è il primogenito di tre figli. Durante la Seconda guerra mondiale, dopo l’8 settembre 1943 Dario Fo si unisce all’esercito della Repubblica Sociale Italiana come volontario.

Nel dopoguerra si trasferisce a Milano per studiare pittura, arte che coltiva fino in parallelo al teatro.

Nell’ambiente degli artisti cittadini stringe amicizia tra gli altri con Enzo Jannacci e Giorgio Gaber.

Incontra Franca Rame, attrice e collega che sposa il 24 giugno 1954 nella basilica di Sant’Ambrogio. La coppia ha un figlio, Jacopo, nato nel 1955, anche lui scrittore, attore e regista.

Alle elezioni politiche italiane del 2013 dà il proprio appoggio al Movimento 5 Stelle.

Dopo la morte di Franca Rame, nel 2013, la sua attività artistica prosegue. Muore a Milano il 13 ottobre 2016.