Riforma Inps, dalla flessibilità alla pensione di garanzia: le proposte

L'Istituto di previdenza ha presentato delle proposte per la riforma delle pensioni allo studio del governo

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

A fine 2021 “Quota 100” arriverà al suo termine e senza una nuova riforma rientrerebbe a regime la legge Fornero, con il requisito dei 67 anni di età per accedere alla pensione. Allo studio del governo c’è un intervento sul sistema pensionistico da realizzare tramite il confronto con i sindacati, con diversi tavoli aperti, e con l’Inps, che all’esecutivo ha presentato le sue proposte.

Riforma Inps, dalla flessibilità alla pensione di garanzia: i punti

A fine ottobre, in occasione del XIX Rapporto annuale dell’Istituto il presidente dell’Istituto di previdenza, Pasquale Tridico, ha esposto in audizione alla Camera delle soluzioni in quattro punti.

Il primo è quello della flessibilità in uscita: la proposta sarebbe ridurre l’età di accesso alla pensione, a 62 anni con 20 anni di contributi, traguardo dal quale si dovrebbe poter chiedere un anticipo del trattamento pensionistico. Ma anche di utilizzare coefficienti più vantaggiosi per chi svolge lavori usuranti.

Al secondo punto, infatti, l’Inps ritiene necessario prestare attenzione a chi svolge lavori gravosi e a chi perde il lavoro dopo i 60 anni e sottolinea l’esigenza di l’Ape sociale e il trattamento anticipato per i precoci.