Mentre fortissime critiche arrivano al Governo Conte per via di quella che è già stata bollata come una “beffa” in Manovra, prosegue anche per il mese di dicembre 2020 il pagamento scaglionato delle pensioni Inps da parte di Poste Italiane.
“Beffa” pensioni in Manovra
“Si profila l’ennesima beffa per i pensionati italiani con il prolungamento del blocco della rivalutazione degli assegni” denuncia lo Spi-Cgil, dopo aver visionato la bozza della prossima Legge di bilancio. Il riferimento nello specifico è all’articolo 61 che prevede lo slittamento al 2023 del sistema di rivalutazione in vigore prima dei molteplici blocchi messi ripetutamente in atto dal 2011.
Meccanismo che doveva essere ripristinato dal 1° gennaio 2022 e avrebbe garantito un maggiore recupero del potere d’acquisto delle pensioni, fortemente eroso negli ultimi dieci anni.
Il pagamento delle pensioni di dicembre 2020
Intanto, per quanto riguarda il pagamento delle pensioni di dicembre, per evitare assembramenti presso gli uffici postali e consentire il regolare funzionamento del meccanismo di ritiro della pensione, a partire da aprile, grazie a un accordo stipulato con Inps e Governo, Poste Italiane ha scelto di non concentrare il pagamento delle pensioni in un’unica data.
Come ormai da prassi nei mesi scorsi, i primi a poter beneficiare dell’assegno pensionistico sono i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution e i titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution, che potranno prelevare l’importo della propria pensione dagli oltre 7mila ATM Postamat già a partire dalla mattina del 25 novembre.
Per quanto riguarda invece il ritiro in sede presso gli sportelli di Poste, i pensionati dovranno seguire questo calendario predisposto da Poste Italiane, che partirà sempre il 25 novembre:
- cognomi dalla A alla B: mercoledì 25 novembre;
- cognomi dalla C alla D: giovedì 26 novembre;
- cognomi dalla E alla K: venerdì 27 novembre;
- cognomi dalla L alla O: sabato 28 novembre (solo mattina);
- cognomi dalla P alla R: lunedì 30 novembre;
- cognomi dalla S alla Z: martedì 1 dicembre.
Chi invece riceve l’importo sul proprio conto corrente bancario potrà vedere l’accredito a partire da martedì 1 dicembre 2020.
Ricordiamo che i cittadini con età pari o superiore a 75 anni possono richiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro all’arma dei Carabinieri.
A dicembre anche la tredicesima
Il mese di dicembre si prospetta più oneroso per numerosi pensionati italiani, poiché oltre alla consueta pensione mensile, riceveranno anche la tredicesima. Questo bonus aggiuntivo rappresenta un sostegno finanziario significativo per molti anziani, specialmente in un periodo dell’anno in cui le spese tendono ad aumentare, come durante le festività natalizie. La tredicesima pensione può essere infatti un aiuto prezioso per affrontare i costi aggiuntivi associati ai regali, alle cene festive e ad altre spese tipiche di questo periodo dell’anno
Il “bonus” tredicesima, introdotto dalla Legge di Bilancio 2001, spetta ai titolari di assegno sociale e viene annualmente rivalutato dall’ISTAT. Si tratta di una maggiorazione sulla mensilità aggiuntiva di fine anno che dipende dall’importo della pensione, e che riguarda i pensionati che percepiscono l’assegno minimo.
Il “bonus” tredicesima 2020 è pari a 154,94 euro e spetta a tutti coloro che prendono fino a 6.695,91 euro. Nel caso in cui il pensionato abbia anche altri redditi, i paletti sono i seguenti: 10.043,87 euro, oppure 20.087,73 euro nel caso in cui ci sia anche il reddito del coniuge.