Pensioni di aprile, assegno più alto e pagamento ancora in anticipo?

Anche per il mese di aprile le pensioni vengono pagate prima: ecco il calendario di Poste. E l'assegno sarà più alto, ecco perché

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Ancora per il mese di aprile le pensioni vengono pagate in anticipo? E’ la domanda che in tantissimi state facendo a QuiFinanza. Vediamo di fare chiarezza. Come sappiamo, il 31 marzo finirà lo stato di emergenza Covid (ad essere stato prorogato fino al 31 dicembre è quello legato alla guerra in Ucraina, che nulla c’entra con questo), e quindi l’ipotesi più probabile era che, a partire da maggio, tutto sarebbe tornato come prima della pandemia e gli assegni pensionistici sarebbero tornati ad essere pagati nuovamente il primo giorno bancabile del mese di riferimento.

Invece, un po’ a sorpresa, Poste ha deciso di dire addio al pagamento in anticipo già a partire dal mese di aprile, e non invece proseguire con il consueto sistema a scaglioni anticipato, a seconda dell’iniziale del proprio cognome.

Inizialmente era stata ipotizzata un’altra decisione da parte di INPS e Poste. Il pagamento delle pensioni di aprile sembrava sarebbe arrivato in maniera anticipata come sempre per chi ritira la pensione presso gli uffici di Poste italiane. Per tutti gli altri, invece, cioè per coloro che ricevono direttamente l’accredito sul conto, postale o bancario, il giorno del pagamento sarebbe come sempre stato il primo giorno bancabile del mese, che in questo caso è venerdì 1° aprile.

Pensioni, il calendario dei pagamenti in anticipo di aprile

Era anche stata approntata dai media una ipotesi di calendario di pagamento per aprile, che però, come detto, non vale più:

  • dalla A alla B a partire da venerdì 25 marzo;
  • dalla C alla D a partire da sabato 26 marzo;
  • dalla E alla K a partire da lunedì 28 marzo;
  • dalla L alla O a partire da martedì 29 marzo;
  • dalla P alla R a partire da mercoledì 30 marzo;
  • dalla S alla Z a partire da giovedì 31 marzo.

Importi più alti e delega

Anche se salta il pagamento in anticipo, una buona notizia però c’è: anche per il mese di aprile gli importi delle pensioni saranno più alti. Dopo l’entrata in vigore della riforma fiscale, sono infatti scattati i nuovi scaglioni Irpef, che sono stati semplificati e sono passati da 5 a 4.

Il solo adeguamento all’inflazione ha portato nelle tasche dei pensionati italiani un aumento dell’1,7% dell’importo della pensione.

Per chi fosse interessato, ricordiamo che si possono scaricare le tabelle aggiornate con gli importi del trattamento minimo, delle prestazioni assistenziali e i limiti di reddito per il diritto alle diverse prestazioni collegate al reddito.

Ricordiamo che i pensionati di 75 anni o più, soliti ricevere la pensione in contanti e non avendo già delegato altri soggetti per il ritiro, possono richiedere la consegna a domicilio dei pagamenti in contanti. Questo servizio, offerto gratuitamente, consente ai Carabinieri di essere delegati per il ritiro delle somme in denaro direttamente presso il domicilio del pensionato. Tale opzione è pensata per garantire la comodità e la sicurezza degli anziani, evitando loro l’incombenza di recarsi presso gli uffici postali o altri luoghi di pagamento. Inoltre, la possibilità di delegare i Carabinieri per il ritiro della pensione offre una maggiore tranquillità agli anziani, eliminando il rischio di rapine o furti durante lo spostamento verso gli uffici postali. È importante sottolineare che questo servizio è reso disponibile su richiesta e che i pensionati interessati devono seguire le procedure specifiche stabilite dalle autorità competenti per attivare la delega al ritiro dei Carabinieri.