Ricalcolo delle pensioni: cosa cambia sull’assegno

Operazione che riguarderà migliaia di pensionati con alcune caratteristiche ben precise

L’Inps dà il via al ricalcolo sulle pensioni, un’operazione che riguarderà migliaia di pensionati con alcune caratteristiche ben precise. Come riporta pensionioggi.it, l’istituto di previdenza sociale in questo momento sta effettuando due tipi di calcolo. Il primo applica il sistema contributivo a partire dall’anno 2012, l’altro invece applica in modo integrale il sistema retributivo.

L’obiettivo finale è quello di confrontare i due calcoli e poi erogare la pensione con una cifra più bassa.

CHI RIGUARDA – Il ricalcolo scatta per tutti i lavoratori, dipendenti e autonomi che dal 2012 hanno sommato nel calcolo della pensione sia il sistema contrbutivo che quello retributivo. Nel ricalcolo rientrano tutti coloro che al 31 dicembre 1995 avevano 18 anni di contrbuzione.

IL RICALCOLO – Per ricalcolare l’assegno vengono effettuate due procedure. Con la prima bisogna determinare l’importo della pensione con le regole di default, ovvero con il retributivo fino al 2012 e con il sistema contributivo fino al 2012. La seconda procedura invece prevede la verifica dell’assegno che sarebbe stato erogato applicando in modo integrale il retributivo anche dopo il 2011. Se il valore del calcolo con le norme attuali sarà inferiore rispetto al retributivo, la pensione non subirà sforbiciate. Nel caso in cui ci sia una differenza allora verrà applicato l’importo con il ricalcolo.

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