Costi di mantenimento della casa, +0,7% nel mese di gennaio

Rispetto al gennaio del 2023, però, continua il crollo, -14,6%, ma la tendenza per il 2024 è al rialzo. Accelera il calo dei prezzi degli elettrodomestici

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Gianni Balduzzi

Data journalist

Di formazione economica, da più di 10 anni utilizza numeri e statistiche per interpretare e cercare di raccontare la realtà come data journalist.

Il 2024 si apre come si era chiuso il 2023, con un netto calo dei costi di mantenimento della casa, almeno a livello tendenziale, ovvero confrontando un mese con quello dell’anno precedente. Il motivo? Continua a farsi sentire l’effetto statistico dovuto al crollo, lo scorso inverno, delle tariffe del gas e della luce. È sempre l’Istat a mettere nero su bianco i numeri dell’inflazione, ovvero l’andamento generale dei prezzi di un paniere di prodotti e servizi, tra cui vi sono anche quelli necessari a coloro che, come proprietari o affittuari, devono mantenere l’abitazione nella quale vivono.

Si tratta di costi quali la fattura dell’idraulico, dell’elettricista o del carpentiere, ma soprattutto della bolletta della luce e del gas, cui si aggiunge naturalmente quella dell’acqua, nonché delle tariffe per la manutenzione dei sistemi di riscaldamento. Fanno parte a pieno titolo di questo elenco anche i costi della gestione dei rifiuti, i prezzi del gasolio per riscaldamento, del pellet e le spese condominiali. A gennaio 2024 i costi di tali prodotti e servizi sono diminuiti in media del 14,6% rispetto al gennaio del 2023. È un calo importante, ma inferiore di quelli visti a ottobre, novembre, dicembre.

Il peso di gas e luce sui costi di mantenimento della casa

Come mai? Il motivo è che nel gennaio 2023 avevano cominciato a scendere in modo deciso i prezzi dei beni energetici che avevano toccato un picco in novembre. Le tariffe dell’ultimo mese, quindi, sono state confrontate con valori non più estremi come quelli precedenti. Non solo, un altro fattore importante è che i costi di mantenimento della casa nel gennaio 2024 hanno ripreso a crescere a livello congiunturale, ovvero mese su mese, salendo dello 0,7% rispetto a dicembre.

Le bollette della luce e del gas, comunque, vedono ancora una riduzione molto intensa, rispettivamente del 45% e del 26,1%. Questi dati influenzano in modo decisivo i numeri complessivi dei costi di mantenimento della casa facendo media con le tariffe degli idraulici e degli elettricisti, che sono cresciute del 3,2% e del 3,1%, all’incirca come nella seconda parte del 2023. Ancora più lieve è l’incremento della bolletta dei rifiuti che è cresciuta, sempre a livello tendenziale, dell’1,4%.

grafici numeri e percentuali
Fonte: Truenumbers
Cosa è accaduto a gennaio ai costi di mantenimento della casa

Gli elettrodomestici costano sempre meno

Buone notizie per proprietari di casa e affittuari provengono dagli aumenti più limitati del passato di altre voci di spesa. Si tratta delle tariffe dei carpentieri, +2,3% in gennaio, e delle bollette dell’acqua. Queste ultimi sono i costi che sono cresciuti di più nell’ultimo mese, ma l’incremento del 6,2% rappresenta comunque un rallentamento rispetto agli aumenti degli ultimi mesi dell’anno e un’inversione di tendenza in un ambito che nel corso del 2023 aveva visto un progressivo rialzo del carovita.

Ci sembra poi giusto considerare anche altri beni e servizi che pure formalmente l’Istat non inserisce nella categoria dei costi di mantenimento della casa. Dovremmo guardare, per esempio, anche a voci come gli elettrodomestici indispensabili nella vita quotidiana. Ebbene, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie costano sempre meno, nel gennaio del 2024 il loro prezzo è stato del 3,7% inferiore a quello di 12 mesi prima. Era dal 2019 che non si assisteva a una deflazione simile in questo capitolo di spesa, anzi, poco più di un anno fa gli aumenti erano in doppia cifra.

Per i servizi di pulizia gli aumenti sono solo dell’1,4%, molto meno che nel 2023

Altri dati positivi sono quelli che riguardano i servizi di pulizia della casa, che includono sia i costi dei collaboratori domestici sia quelli delle lavanderie. Nel primo mese del 2024 hanno registrato un incremento solo dell’1,4%, ovvero molto inferiore di quelli del 2023, quando mediamente queste spese erano salite del 7,1%. In sostanza nel gennaio 2024 non si è ripetuto quel balzo dei costi delle pulizie che si era verificato invece nel gennaio 2023. Sarà questa la tendenza di tutto il 2024?